A tu per tu con i due giovani artisti in uscita con il singolo “Avec moi”, disponibile dal 26 aprile
Perdersi e ritrovarsi, questo il significato contenuto nel nuovo singolo di Emma Muscat e Simone Baldasseroni, meglio conosciuto come Biondo. Due mondi musicali più simili di quanto si potesse auspicare si incontrano e danno vita ad “Avec moi“, inedito che li vede per la prima volta duettare insieme, a un anno di distanza dalla loro congiunta partecipazione ad “Amici” di Maria De Filippi. Il brano ripercorre gli alti e bassi tipici della vita di coppia, le incomprensioni e il desiderio di evadere, staccare tutto e fuggire dalla routine quotidiana per riscoprire il valore delle cose importanti.
Ciao Emma, ciao Simone, partiamo da “Avec moi”, il vostro nuovo singolo, cosa racconta?
Emma: «Ho scritto questa canzone nella mia cameretta, buttando giù tutti i miei pensieri. Quando ho riletto il testo, ho pensato che sarebbe stato perfetto coinvolgere Biondo, era da tempo che volevamo realizzare un duetto insieme, ci è sembrata l’occasione giusta».
Biondo: «Il brano nasce come rappacificazione tra noi due, Emma lo ha scritto nel momento in cui ci eravamo allontanati, una volta riavvicinati me lo ha fatto ascoltare e mi ha colpito subito al punto da scriverci qualcosa anch’io, il risultato ci è piaciuto e abbiamo deciso di realizzare questo inedito».
Perché proprio Parigi e cosa vi piace particolarmente della cultura francese?
Emma: «E’ la città del nostro cuore, ci siamo stati due volte insieme, sei mesi fa e poi per il nostro anniversario, per noi rappresenta un luogo d’amore e di ricordi felici».
Biondo: «Parigi è sempre stata la città che ci ha accomunato, perché rispecchia entrambe le nostre personalità. Ogni volta che ci andiamo stiamo bene, è diventato il nostro posto sicuro».
Rotture e rappacificazioni sono il tema di questo brano, la musica vi ha più unito o diviso?
Emma: «Assolutamente unito, non abbiamo mai discusso per motivi lavorativi. Questa canzone ci ha fortificato perché è maturata insieme a noi, inizialmente il sound era più malinconico, una volta tornati insieme ha assunto questa veste così solare e positiva».
Biondo: «La musica ci ha legati ancora di più, infatti il senso della canzone è racchiuso nella frase “allora spegni tutto baby vola avec moi”, che è stata un po’ la nostra risposta al gossip, alle chiacchiere e alle notizie non vere. A volte è necessario allontanarsi da tutto e staccare il cellulare, per capire le priorità e vivere al meglio la propria relazione».
Vi siete conosciuti tra i banchi della scuola di “Amici”, ad un anno dalla vostra partecipazione cosa ricordate di quell’esperienza?
Emma: «Tante cose, abbiamo vissuto sei mesi della nostra vita in quella scuola. Il serale è stato in assoluto un bel traguardo, perché mi ha permesso di esibirmi con grandi artisti e di cantare in diretta davanti a milioni di persone. Gli ostacoli per me sono stati sempre uno stimolo».
Biondo: «Anche per me il serale è il ricordo più importante, è stato come vivere cinque anni di vita insieme, un’esperienza che non avrei mai immaginato di fare. Che dire? Wow!».
Dal punto di vista musicale “Avec moi” rappresenta per voi un giusto compromesso? Vi siete trovati entrambi a vostro agio con questo tipo di sonorità?
Emma: «Abbiamo unito i nostri rispettivi stili ed è venuta fuori una bomba, siamo stracontenti di questa canzone e di aver lavorato finalmente insieme».
Biondo: «Assolutamente sì, con tutta la modestia è proprio una hit, più l’ascolto e più mi la trovo bella. A me piace virare sul sound un po’ più alternativo, per essere apprezzato e riconosciuto, realizzando qualcosa di nuovo che spesso qua in Italia manca».
Qual è il vostro personale bilancio di questi ultimi dodici mesi di conoscenza e di successo? Non deve essere facile far combaciare pubblico e privato
Emma: «Il bilancio è naturalmente positivo, è bello avere il pubblico che ti segue e ti sprona a dare il meglio di te, a superare anche i tuoi limiti, così come è determinante avere nel privato degli affetti importanti, persone su cui poter contare e fare sempre riferimento».
Biondo: «Le due cose non vanno di pari passo, spesso c’è bisogno di distinguerle perché, secondo me, i sentimenti non devono mescolarsi troppo con il lavoro, anche attraverso i social il rischio è quello di creare situazioni ambigue, un po’ come è successo a noi prima di questa canzone. D’altra parte avere la luce dei riflettori è importante perchè hai una libertà intellettuale che nessun altro può avere al mondo».
Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro prossimo futuro? Immagino stiate lavorando entrambi a nuovi progetti
Emma: «Sì, da gennaio ho iniziato a lavorare al mio prossimo disco, per la prima volta sto scrivendo in italiano, è una cosa nuova per me, non vedo l’ora di poter farvi ascoltare la mia musica futura. Sono sempre in viaggio tra Italia e Malta, sto collaborando con tante persone, sono molto felice di quello che stiamo costruendo».
Biondo: «Dopo aver rilasciato l’estate scorsa “Dejavu” e dopo quattro mesi “Ego”, sono al lavoro del mio terzo disco, quarto in realtà se consideriamo “Cocktail Cafè – Lounge Bar” che avevo realizzato quando ero più bambino. Ho già scritto cinque canzoni, in più ho rilasciato qualche featuring, non solo quello con Emma, più avanti uscirà qualcos’altro, nel frattempo non mi fermo un attimo e continuo a produrre».
Per concludere, come vi siete trovati a lavorare per la prima volta l’uno con l’altra?
Emma: «Benissimo, anche se proveniamo da background diversi spesso ci ritroviamo molto vicini a livello di ascolti, capita che ci piacciano le stesse canzoni. Abbiamo cercato di unire i nostri due mondi in questo pezzo e siamo soddisfatti del lavoro svolto».
Biondo: «Professionalmente parlando siamo due opposti, aspetto che torna a nostro vantaggio perché colmiamo reciprocamente le nostre mancanze individuali, questa è la reale forza sia nostra che del brano».
Nico Donvito
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