venerdì 22 Novembre 2024

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“Scusa”, malinconia e romanticismo per gli Ex-Otago – RECENSIONE

Disponibile a partire dallo scorso 6 dicembre il nuovo inedito della band genovese, intitolato “Scusa

Il 2019 degli Ex-Otago si conclude con la pubblicazione di un nuovo singolo, dal titolo “Scusa”, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali a partire dal 6 dicembre. Si tratta di un brano inedito che non fa parte dell’ultimo album in studio Corochinato, pubblicato lo scorso 8 febbraio in concomitanza con la loro partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Solo una canzone. Anche in questo caso si tratta di un pezzo d’amore, che racconta gli alti e i bassi di una relazione, tra silenzi e gelosie, tra sguardi e incomprensioni, tra stanchezza e complicità, tra conflitti e tregue, tra cuore e orgoglio. Una ballad che ben si sposa con il periodo invernale, sia per sonorità che per le tematiche affrontate, con il solito stile riconosciuto e riconoscibile della band.

A metà tra indie e pop, gli Ex-Otago continuano a proporre pezzi interessanti, in tutta la loro immediatezza e semplicità, in cui è facile ritrovare un po’ del nostro vissuto e immedesimarsi. “Scusa” è un brano elegante e orecchiabile, ben strutturato melodicamente, romantico ma non smielato. Insomma, uno spaccato di vita di coppia, intesa come un viaggio emotivo in cui certe volte ci si sente soli e altri in compagnia, ciò che conta è riuscire a prendersi meno sul serio, ammettere i propri errori e rimettersi in carreggiata.

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Scusa | Video

Scusa | Testo

Scusa
dimmi cosa c’è non lo so
dimmi perché lo sguardo no
dico davvero

Scusa
non dirmi che sei gelosa
oppure forse un’altra cosa
che hai stasera
niente… manco rispondi

Sai com’è?
Io me ne vado
rimango solo… per un po’
sai che c’è?
Mi prendo un treno
fino a Milano
poi mangio qualcosa
dolce o salato
provo a chiamarti
dà sempre occupato
allora mi perdo
in un finestrino

Scusa
se non ho pulito casa
ma non ti dico che giornata
non ho avuto un attimo di tregua
scusa
pensavo fossi complice
che mi facessi ridere
forse mi sbaglio
forse… sono solo stanco

Sai com’è?
Io me ne vado
rimango solo… per un po’
sai che c’è?
Mi prendo un treno
fino a Milano
poi mangio qualcosa
dolce o salato
poi provo a chiamarti
dà sempre occupato
allora mi perdo
in un finestrino, eh

Il sole scende
sulla nostra pelle
infreddolita, ancora nuda
bevi qualcosa?
Tra le lenzuola
nessuno mai ci troverà
sapevi che sui treni regionali
mancano le prese elettriche
lo sai cosa succede se mi chiami?
Risponde la segreteria

Nessuno mai
nessuno mai
nessuno mai ci troverà
nessuno mai
nessuno mai
nessuno mai

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.