venerdì 17 Gennaio 2025

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Gazzelle e la nostalgica confessione d’amore di “Noi no” – RECENSIONE

Analisi dell’ultimo singolo di Gazzelle, “Noi no”, fuori dal 3 gennaio, edito da Maciste Dischi, è una nostalgica confessione d’amore

Gazzelle sforna il nuovo singolo “Noi no”. Una nostalgica confessione d’amore che ci fa compiere un salto nel passato: tra richiami agli anni novanta, la ricerca della felicità di un trascorso che non può tornare e l’immancabile affetto alla sua città, Roma.

“Quante volte hai visto andarsene la felicità. E il 2017, sai, non ritornerà. Ma io voglio solo scomparire nei tuoi occhi come il Tevere” recita una prima strofa già ricolma della malinconia poc’anzi descritta.

“Che eravamo belli come l’imbrunire, come i film degli anni Novanta, come i caschi in testa pieni di adesivi” ascoltiamo nei primi versi della seconda, a conferma di quanto dichiarato.

Ma è il ritornello a far esplodere quella vena melanconica, essenziale per ogni anima sensibile. “Come una domenica calma, come guardare da dietro a una tenda qualcuno che dà una festa e noi no, noi no, noi no” decanta questa ripresa pregna di inquietudine, solitudine, tristezza e buio.

Gazzelle, dopo “Come il pane” ci regala questa “Noi no”. Un pezzo che segue lo stesso filo logico e rimane coerente con il percorso cantautorale dell’artista romano. Un ritmo cadenzato si unisce a parole semplici ma significative. Piena di malinconia, ricordi del passato, metafore e odi alla sua città.

Il protagonista di “Noi no” è un amore perso, perduto, imprescindibile ma che non può tornare. Ed è così che non resta altro che affacciarsi alla finestra, guardare il cielo mentre la città dorme e viaggiare con la mente alla ricerca di un posto che ci accolga. Cercando qualche attimo di serenità prima di tornare alla triste realtà. Un rifugio sicuro, accogliente e che ci abbracci, almeno per un po’…