venerdì 22 Novembre 2024

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“La differenza”, purezza ed essenzialità per il ritorno di Gianna Nannini – RECENSIONE

Disponibile da venerdì 11 ottobre il nuovo singolo della cantautrice toscana, intitolato “La differenza

Essenzialità e melodia sono i due pilastri portanti della nuova “navata” discografica di Gianna Nannini, che anticipa l’omonimo album di inediti, il ventesimo in carriera, in uscita il prossimo 15 novembre per Sony Music. Si intitola “La differenza” la canzone che ci restituisce il talento dell’artista senese nella sua forma migliore, senza troppi fronzoli, con immediatezza emotiva e schiettezza interiore. Arriva a due anni di distanza da Amore gigante, dopo un periodo di silenzio e di ricerca, che è servito per ritrovare quella purezza che possiamo ascoltare nei suoi primi lavori, oltre che la stessa attitudine con la quale nel 2004 aveva rivisitato i suoi successi in “Perle”, uno dei dischi più belli che siano mai stati incisi.

Una ballatona analogica, di quelle che non si sentivano da tempo, dove al centro del discorso ci sono soltanto le parole e la voce di Gianna Nannini, ispirata e toccante più che mai. Una timbrica unica, riconoscibile e sempre in grande spolvero, a servizio di un testo che parla d’amore, di un rapporto ormai logoro, dove l’incomunicabilità, la confusione e l’indifferenza sembrano aver preso ormai il sopravvento.

“E hai ragione tu / in questo gioco vince solo chi si arrende / non te lo ricordi più che me lo dicevi tu” recita l’inciso, arioso e aperto anche senza un predominante ed arzigogolato sostegno orchestrale. In tal senso, La differenza si mostra come una bella sorpresa sotto tutti i punti di vista, stupisce perché non cerca di compiacere il mercato, non strizza l’occhio al mondo delle radio, non si uniforma al resto, bensì regala una chimerica toccante visione: la speranza che il pathos e la poesia possano tornare ad ingentilire, ancora una volta, la nostra benemerita musica leggera italiana.

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La differenza | Video

La differenza | Testo

Ma dove vai senza di me
hai mai visto quanta confusione
le strade tornano da noi
ma è proprio vero che siamo qui
e chi lo sa meglio di te
che male fa l’indifferenza
mi manca solo una domanda sai
mi porti via se te ne vai
e poi non so chi sei
ma forse amare
non sapere mai abbastanza
e ti credo un po’ di più
quando non mi parli più

E hai ragione tu
in questo gioco
vince solo chi si arrende
non te lo ricordi più
che me lo dicevi tu

Ho abbracciato il deserto
fuori e dentro di me
tutto quello che avevo
io l’ho dato a te
sei ancora tu
ma tra noi due
la faccio io la differenza
non te lo dirò mai più
non te lo dirò mai più

Amore mio sei tu
ancora tu
nei giorni lenti
io ti porto via nei sogni
non te lo dirò mai più
questo lo sai solo tu

Sai come sei tu
ma tra noi due
la faccio io la differenza

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.