Recensione dell’ultimo singolo della cantautrice veneta in compagnia di Vasco Brondi
Deve sicuramente avere tanta voglia di fare Francesca Michielin che, dopo l’annuncio della sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo con l’amico Fedez per il brano ‘Chiamami per nome’, prosegue sulla scia dell’ultimo progetto discografico ‘Feat – Stato di natura’ (di cui qui la nostra recensione) e pubblica il singolo ‘Cattive stelle’ in compagnia del cantautore Vasco Brondi, scritto dagli stessi interpreti e prodotto da Taketo Gohara.
Il brano, distribuito da Sony Music Italy, è stato reso disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le canoniche piattaforme digitali di streaming e download a partire dalla mezzanotte di venerdì 22 gennaio (ne abbiamo parlato anche qui).
Nel 2020 la discografia della giovane cantautrice veneta si è arricchita di un nuovo capitolo: ‘Feat – Stato di natura’, un progetto nato con un concept ben preciso: la condivisione. E così 11 brani con 11 collaborazioni differenti, alle quali si andranno ad aggiungere, oltre quest’ultimo singolo, anche il brano che sarà portato in gara al Festival e, forse, qualche altro contenuto inedito. Un’idea che dunque prosegue e che con tutta probabilità porterà, in concomitanza con la partecipazione a Sanremo o poco più in là, alla pubblicazione di una nuova edizione dell’album.
A dare nuove tonalità di colore, in questo nuovo singolo, ci pensano la penna e la voce di Vasco Brondi, cantautore che, conclusa l’esperienza del progetto Le Luci della Centrale Elettrica, è pronto a dedicarsi a nuovi capitoli della sua musica. ‘Cattive stelle’ è un duetto nel vero senso della parola, in cui i due artisti si dividono equamente le parti con una strofa a testa e un finale in crescendo cantato all’unisono.
Parte Francesca e subito si ha la sensazione che il suo timbro sia in grado di rendere molto meglio collegato a questo tipo di sonorità, molto più minimaliste e capaci di riportare alla memoria certi (ottimi) capitoli appartenenti, ad esempio, alla saga ‘2640‘, quello che può essere definito come il disco della sua maturità.
Più che una canzone d’amore, ‘Cattive stelle’ può essere definita comodamente una canzone/viaggio, un continuo accorciare e allungare le distanze. Le immagini che si susseguono sono suggestive e, come spesso accade nelle produzioni di Brondi, si collegano l’un l’altra senza la necessità di avere legami “fisici”. Il vento di cui si parla nel testo fa da collante nella narrazione, ma si parla anche di nuvole, dune del deserto, pianeti e città straniere: in un climax ascendente che per forza riporta con la testa a quell’immaginario, fatto di viaggi e connessioni, esplorato da Vasco Brondi nel suo ultimo disco di inediti ‘Terra’.
La Michielin, dalla sua, che in questo “mood” ci ha sguazzato con successo in numerosi episodi, coglie la palla al balzo per mostrarsi nella sua versione più sensibile. Il ritornello contribuisce a dare forza al brano e risulta il perfetto terreno d’incontro tra i due artisti, capaci di mischiarsi ed influenzarsi senza tuttavia perdere la propria essenza artistica. Questo singolo sembra a tratti una dichiarazione romantica e ad altri un grido disperato uscito dalla bocca di chi ha capito che la condivisione resta l’unica arma per salvarsi dal mondo.
Un ultimo appunto sul testo va fatto anche in base al contesto: è interessante notare che, come dichiarato dalla stessa artista veneta, la scelta di questo singolo non è casuale. In un periodo come questo, infatti, dove la possibilità di comunicare e condividere sembra ridotta all’osso, è bello sapere che c’è chi utilizza l’arte per esprimere vicinanza e voglia di condividere, ricordandoci ancora una volta il grande potere della musica di saper creare viaggi e connessioni tra mondi apparentemente lontani.
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Cattive stelle | Testo
C’è un vento forte che mi porta da te
sposta le nuvole cambia il tempo
sposta le dune del deserto e finalmente mi perdo
in questo vento che mi porta da te
porta via le impronte le cose dette di notte
io e te sotto cattive stelle bellissime
Darò il tuo nome a centinaia di vie
a milioni di viali
a migliaia di fiori
darò i nostri nomi
a centinai di fiumi
a milioni di uragani
a migliaia di canzoni
C’è un vento forte che mi porta da te
mi porta il tuo odore di temporale
mi porta su stelle molto lontane
su pianeti ancora senza nome
è un vento forte che mi porta sempre da te
a proteggerci farci del male in città straniere
io e te sotto cattive stelle bellissime
Darò il tuo nome a centinaia di vie
a milioni di viali
a migliaia di fiori
darò i nostri nomi
a centinai di fiumi
a milioni di uragani
a migliaia di canzoni
Guarda tramonta ora
guarda tramonta un’era
prega per le navi in mare
per gli amori sparsi nella stratosfera
Darò il tuo nome a centinaia di vie
a milioni di viali
a migliaia di fiori
darò i nostri nomi
a centinai di fiumi
a milioni di uragani
a migliaia di canzoni
Ai miei giorni migliori
ai miei giorni migliori
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