A tu per tu con il trio milanese, in uscita con il loro terzo progetto discografico intitolato “Devastante“
A qualche mese di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Roberta Branchini, Federica Napoli ed Eddy Veerus, alias Il Pagante, per parlare del loro nuovo album “Devastante“, rilasciato lo sorso 21 gennaio. Approfondiamo la loro conoscenza.
Ciao ragazzi, bentrovati. Partiamo da “Devastante“, a cosa si devono la scelta del titolo e l’idea della copertina?
«Abbiamo scelto San Siro perché per noi è un simbolo importante della nostra città e anche nelle copertine dei precedenti album avevamo incluso un elemento milanese. Lo scenario è rappresentato in modo post apocalittico per sottolineare ed esorcizzare il periodo che stiamo vivendo. Per quanto riguarda il titolo, abbiamo pensato di chiamare il disco in questo modo considerandola una parola per noi positiva, che utilizziamo per descrivere qualcosa che ci piace oppure anche per una situazione assurda».
Non è un concept album ma una raccolta di canzoni e di stati d’animo, quanto tempo avete impiegato alla realizzazione di questo lavoro?
«Abbiamo cominciato a lavorarci da marzo 2020, esattamente ad inizio pandemia. Ovviamente alcune tracce sono state scritte con la speranza che questa situazione sarebbe durata giusto qualche mese. Poi ci sono stati tanti cambiamenti in corso, abbiamo anche rimandato l’uscita, perchè inizialmente era prevista lo scorsa anno. Questo ci ha permesso di lavorare a qualche pezzo in più. quindi magari questa situazione ha avuto un suo aspetto positivo. Oltretutto siamo ruisciti a coinvolgere i featuring che volevamo senza imporci nessuna scadenza».
Stash, J-Ax, Carl Brave, Lorella Cuccarini, Vegas Jones e Chadia Rodriguez, Jake La Furia e Miss Keta è il parterre di ospiti presenti all’appello. Con quale criterio sono stati selezionati i feat?
«Noi cerchiamo di collaborare sempre con artisti con cui c’e stima reciproca, perché facendo un genere particolare è fondamentale avere la fiducia di chi sta dall’altra parte. Fondamenta è anche il rapporto umano, per poter realizzare il prodotto al meglio. Con tutte le persone coinvolte c’è stato un lavoro di questo tipo, eccetto con Lorella Cuccarini che non conoscevamo prima di persona. Per ogni brano abbiamo voluto coinvolgere il personaggio più adatto».
Per concludere ragazzi, quali elementi e quali caratteristiche vi rendono soddisfatti di un disco come “Devastante”?
«Questo è un disco che ci piace molto anche ascoltare, il risultato finale ci convince molto e speriamo possa piacere anche ai nostri seguaci e alle persone che si avvicineranno in futuro alla nostra nuova musica».
Intervista Il Pagante | Podcast
Nico Donvito
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