domenica 12 Gennaio 2025

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Il Volo, uno show completo per il tour nei palazzetti – RECENSIONE CONCERTO

Buona la prima per Il Volo, in scena al Forum di Assago con uno show completo che apre il tour nei palazzetti. La recensione del concerto dell’11 gennaio

È ufficialmente partito ieri sera dall’Unipol Forum di Assago, dopo la data zero di venerdì a Jesolo, il nuovo tour de Il VoloTutti per uno – Ad Astra – Live nei palasport”. tour palazzetti

Il trio composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble continua i festeggiamenti per i loro quindici anni di carriera sigillati anche dall’uscita, a marzo 2024, del loro primo disco di inediti “Ad Astra”.

Da quando Il Volo nacque in tv di tempo ne è quindi passato parecchio, tempo che è servito a costruire un progetto solido, unico nel suo genere, frutto di un intenso lavoro supportato da un eccezionale team.

Si spengono le luci e il pubblico sussulta, la favolosa orchestra diretta dal Maestro Edmondo Mosè Savio è posizionata sul palco ed ecco che si sentono le voci del trio, che non vediamo però fino a che l’enorme velo che li copre non cade e così appaiono elegantissimi al centro del palco.

Si inizia con un medley di tre brani, tutte e tre inediti appartenenti all’ultimo disco: “Per aspera”, “Chiaro di luna” e “Opera”. Arriva poi la prima cover, “Who wants to live forever” che finisce con un’ovazione e i primi saluti al pubblico milanese da parte dei tre ragazzi.

Si prosegue con “Capolavoro” che fa cantare tutto il pubblico prima di aprire il capitolo delle esibizione soliste: ognuno si prende il tempo di una canzone per mettere in mostra le proprie caratteristiche vocali e stilistiche e così troviamo Gianluca alle prese con “Rocket man”, Ignazio con “The show must go on” e Piero con “E lucevan le stelle”. 

Tre personalità, tre vocalità, tre bambini diventati uomini insieme che adesso scherzano sul palco, prendendosi in giro per aver impiegato quindici anni a far uscire un disco di soli inediti “ce la siamo presa con calma” dicono, aggiungendo poi che il loro obiettivo era sempre stato quello di “portare il bel canto nel mondo” ma che proporre un repertorio inedito era per loro importante arrivati a questo punto della carriera. E così, dopo “Il mondo all’incontrario” si passa a un momento dedicato a quel genio immenso di Ennio Morricone: ad accompagnarli in “E più ti penso” è Cecille, giovane cantante che ha aperto il concerto. 

Avanti quindi, fra inediti e successi senza tempo, durante il secondo medley della serata scendono addirittura in platea, fra lo stupore del pubblico che esaltato cerca di toccarli come se fossero entità divine. E in effetti il momento ultraterreno sembra arrivare su “Hallelujah”, quando Ignazio chiede di accendere le luci dei telefoni e il forum si illumina sulle note di una delle canzoni più celebri di Leonard Cohen.

È andando verso il finale che Il Volo ringrazia il proprio manager Michele Torpedine, sia per il lavoro svolto al loro fianco che per quell’intuizione avuta con “Miserere” di mixare per la prima volta pop e opera, brano che poi eseguono e che regala loro una standing ovation. C’è ancora tempo per un altro momento in cui ognuno dei tre ragazzi si esibisce singolarmente, ma quando tocca a Gianluca ecco che chiama sul palco i Santi Francesi, per dare vita a un duetto emozionante sulle note di “Wicked game“.

Il rush finale prevede i “brani più importanti per noi”, i primi che hanno cantato insieme come “Un amore così grande” e “Il mondo” e culmina con tutto il pubblico in piedi a cantare la sanresissima “Grande amore” valsagli la vittoria nel 2015. Il trio esce di scena ma non può fare a meno di tornare, richiamato a gran voce dalla gente che ora si gode le ultime note del concerto, che si conclude con “Ad Astra” brano che da il titolo al loro già citato album.

La scaletta ha visto quindi alternarsi brani inediti, fughe nella musica lirica, standard rock e grandi classici: Il Volo fa il suo mestiere e lo fa bene, consapevole di portare avanti una tradizione italiana che fa ancora breccia nel cuore di molti. È con una punta d’orgoglio che mi viene poi da dire che siamo nati nel paese dove sono state scritte alcune fra le più belle melodie al mondo e non è un peccato ogni tanto ricordarselo. Vedi il concerto e dici: due ore di belle canzoni cantate innegabilmente bene, con una potenza e una pulizia canora difficili da non notare.

Il loro “viaggio musicale senza confini” – come lo chiamano loro – è pulito e sa di genuino, poco importa se il repertorio è fin troppo rassicurante, loro strizzano l’occhio a ciò che il pubblico vuole e flirtano con l’estero come pochi altri.

Il Volo, la scaletta del tour 2025 nei Palasport

  • Medley intro:
    Per aspera
    Chiaro di luna
    Opera
  • Who want to live forever
  • Capolavoro
  • Rocker man / eleonor rigby – solo Gianluca
  • The show must go on – solo Ignazio
  • E lucevan le stelle / amor de mi vida – solo Piero
  • Il gladiatore
  • Il mondo all’incontrario
  • E più ti penso – con Cecille
  • Medley:
    Se (nuovo cinema Paradiso)
    se telefonando
  • Succede
  • My way
  • Medley:
    Per te ci sarò
    Vicinissimo
    Musica che resta
    L’amore si muove
  • The sound of silence
  • Hallelujah
  • Tra le onde
  • Saturno e Venere
  • Miserere
  • Wicked game
  • E penso a te – solo Ignazio
  • No puede ser – solo Piero
  • Frammenti di universo
  • Ad Astra
  • Un amore così grande
  • Il mondo
  • Grande amore
  • Nessun dorma
  • Ad Astra