giovedì 21 Novembre 2024

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“Arrogante”, Irama e la capacità di cambiare pelle (con protezione solare) – RECENSIONE

In radio dal 24 maggio il nuovo singolo estivo del talentuoso cantautore, intitolato “Arrogante”

Si lascia andare alla leggerezza dell’estate Filippo Maria Fanti, alias Irama, artista che abbiamo più volte apprezzato in intense ballate come Bella e rovinata o la sanremese La ragazza con il cuore di latta, capace di risultare molto incisivo anche nei brani più spensierati. Dopo aver dilagato lo scorso anno con “Nera”, il giovane cantautore torna in rotazione radiofonica con Arrogante, uno dei brani candidati al titolo di tormentone estivo 2019.

Piazzare hit in classifica significa tener conto delle condizioni climatiche, utilizzare le sonorità consone a ciascuna stagione, possibilmente senza snaturare il proprio percorso per non perdere credibilità. Il vincitore della 17esima edizione di “Amici” riesce a convincere ancora una volta, rispettando le aspettative e tutti questi nobili intenti. La versatilità è un elemento fondamentale nella carriera di qualsiasi artista, saper fotografare uno stato d’animo e riproporlo in maniera fedele sottoforma di canzone non è mai un’impresa facile, si rischia di ripetersi, di diventare schiavi della retorica, soprattutto in questo determinato momento storico in cui vige la regola del “formula che vince non si cambia”.

Cambia pelle Irama e lo fa con una disinvoltura atipica per i ragazzi della sua età, con la consapevolezza e l’esperienza di chi ha vissuto appieno la vita, comprendendone fino in fondo sia la complessità che la meraviglia. Così le sonorità latine diventano un pretesto per parlare di un tema importante, come quello delle maschere che quotidianamente cambiamo per nascondere la nostra reale personalità.

Dietro la superbia, infatti, spesso si celano una qualche difficoltà e una spiccata sensibilità. “Arrogante” ci invita a riflettere, a guardare oltre l’apparenza, il tutto con un sound sbarazzino e “caciarone” che acchiappa ascolto dopo ascolto. L’arpeggio di chitarra e la melodia sensuale rappresentano il valore aggiunto di un pezzo destinato a far cantare/ballare nel corso dei prossimi caldi mesi che ci attendono, al ritmo coinvolgente e spassionato di un corale “oh-eoh”.

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Arrogante | Audio

Arrogante | Testo

Sono stato troppo crudo
come un taglio con il sale
ma la voglia che ho di prenderti
e di farti mia non mi fa ragionare
e mi hai detto: “con me hai chiuso”
sono stanco di aspettare
ma se la bocca è fatta per tradire
il cuore per restare

E sono un arrogante
e non mi importa più
se non sei più dalla mia parte
non è importante
e sono un arrogante
tutte le volte che eri qui
e ti ho messo da parte
non è importante

Balla lentamente
senza dire niente
con la faccia al sole
la tua pelle che sa di sale
fallo lentamente
come fossimo io il giorno, tu la notte
tu viso pulito, il mio pieno di botte
io e te

Come un cabaret
sembri un cabaret e tu
sembra quasi che non vuoi scherzare
io sopra di te, tu sopra di me, tu
come Monnalisa, ma con la mia camicia
mi ricordo la tua amica, sembra una calamita
ora allaccia la cintura che entriamo nella mia vita
ti riporto a casa dopo che ti ho servita

Dai vieni più vicino, si muove quel bacino
la mano tra i capelli, sì, ancora ancora
dai vieni più vicino, sul collo il tuo respiro
la mano tra i capelli, ma l’altra dove va
e lo so, la bocca è per tradire, ma il cuore no

E sono un arrogante
e non mi importa più
se non sei più dalla mia parte
non è importante
e sono un arrogante
tutte le volte che eri qui
e ti ho messo da parte
non è importante

Balla lentamente
senza dire niente
con la faccia al sole
la tua pelle che sa di sale
fallo lentamente
come fossimo io il giorno, tu la notte
tu viso pulito, il mio pieno di botte
io e te

Ora ho capito per te
che sei importante

E sono un arrogante
e non mi importa più
se non sei più dalla mia parte
non è importante
e sono un arrogante
tutte le volte che eri qui
e ti ho messo da parte
non è importante

Balla lentamente
senza dire niente
con la faccia al sole
la tua pelle che sa di sale
fallo lentamente
come fossimo io il giorno, tu la notte
tu viso pulito, il mio pieno di botte
io e te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.