lunedì 14 Ottobre 2024

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Irene Grandi ritrova il centro del suo “Universo” – RECENSIONE

Irene Grandi è tornata con il nuovo singolo inedito intitolato “Universo”, un viaggio sonoro tra malinconia e grinta, in un mondo che sembra aver perso la propria autenticità

Il nuovo singolo di Irene Grandi, dal titolo “Universo”, rilasciato lo scorso 11 ottobre, segna un significativo ritorno della cantautrice, che riallaccia il consolidato sodalizio artistico con Francesco Bianconi dei Baustelle, già autore per lei di “Bruci la città” e “La cometa di Halley”. In questo nuovo brano, scritto insieme a Kaballà e prodotto da Pio Stefanini, emerge un travolgente mix tra sonorità elettro pop e testi profondi, intensi e capaci di risvegliare emozioni assopite.

Di fatto, “Universo” è un brano che non solo brilla per la sua energia contagiosa, ma anche per lo spessore dei suoi contenuti. Con un tappeto musicale grintoso e dalle sfumature malinconiche, il pezzo affronta temi universali come l’alienazione e il dolore nascosto, offrendo uno spaccato di vita contemporanea. Le prime immagini evocative, con riferimenti a “pioggia, moda e vanità”, ci catapultano in una realtà fatta di superficialità, ma è nel contrasto con la fragilità umana che emerge la vera essenza della canzone.

I versi descrivono una società in cui le maschere sono all’ordine del giorno, e ci invitano a riflettere su quanto dolore si possa nascondere dietro un’approssimativa apparenza. La ripetizione della metafora dell’universo “immaginabile” che non riesce a contenere l’immenso che esiste in ogni individuo, sottolinea l’unicità e la vulnerabilità di ciascuno di noi.

Il ritornello, potente e curativo, ci ricorda che la vera speranza per resistere a questa deriva sociale della realtà, risiede nell’amore autentico. “Sei diverso e così fragile” diventa un mantra che esprime la necessità di riconnettersi con ciò che di buono trapela dai rapporti umani.

La frase finale, “Tu sei il mio motore immobile”, racchiude l’essenza di questo singolo: un amore che funge da antidoto all’incertezza di questo tempo. Irene Grandi riesce a trasmettere una sensazione di comunità e di accettazione, invitandoci a non arrenderci e a continuare a cercare la bellezza anche nei momenti di difficoltà.

In conclusione, “Universo” è un brano che arricchisce il già vasto repertorio della cantautrice toscana, un brano che non solo celebra al meglio i trent’anni di carriera dell’artista, ma che apre una nuova fase, che potrebbe favorire la sesta partecipazione sanremese della Grandi, che in questo stato di grazia meriterebbe di ritrovare grazie al Festival la giusta visibilità.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.