giovedì 21 Novembre 2024

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J-Ax: guida pratica per l’ascolto di “ReAle”, istruzioni per l’uso

Disponibile da venerdì 24 gennaio il nuovo album del rapper milanese, scopriamo insieme i dettagli

Si intitola “ReAle” il nuovo album di inediti di Alessandro Aleotti, meglio conosciuto con lo pseudonimo di J-Ax, pioniere del rap italiano e “zio” della musica italiana. Disponibile nei digital store e nei negozi di dischi tradizionali dal 24 gennaio, si tratta del suo sesto disco di inediti da solista, che arriva a cinque anni di distanza dal precedente Il bello d’esser brutti e a tre anni esatti dall’uscita di Comunisti col Rolex, realizzato in coppia con Fedez. All’interno di questo progetto ben diciotto tracce, tra cui i precedenti estrattiTutto sua madre,Ostia Lido e La mia hit, il tutto impreziosito dalla presenza di vari featuring realizzati con diversi ospiti: da Max Pezzali, Paola Turci, passando per Annalisa con Luca Di Stefano, i Boomdabash, Chadia Rodriguez, Enrico Ruggeri, Il Cile, Il Pagante, Jake La Furia, Sergio Sylvestre e il Coro della scuola di musica Cluster Milano.

Fedele a se stesso e al proprio percorso, il rapper milanese si mostra in tutta la sua versatilità artistica, mettendosi anche a nudo con brani più intimi e intensi, ma anche attuale e irriverente con canzoni che mettono in risalto la sua verve precisa e istintiva. «Essere reale significa tenere in alto il dito medio quando il potere prova a schiacciarti, significa – spiega Axgiocare una partita onestamente, quando sai che le carte sono truccate, significa cadere sette volte e rialzarsi otto… e non sono gli aerei privati, i tappeti rossi, le sfilate, i milioni di like o pisciare dal terrazzo più alto di Milano… è la vita che ti chiede il conto quando sei in rosso ed è come reagisci quando ogni cellula del tuo corpo ti dice che sarebbe meglio scappare, salire su una moto e sparire. Essere ReAleconclude l’artista è avere fame anche quando hai la pancia piena, è il rispetto che non può essere battuto in cassa, essere ReAle è guardarsi finalmente dopo tanto tempo e dire sono un perdente che ha vinto».

Prodotto e distribuito da Sony Music Italy, l’ascolto del disco si apre con “Mainstream (La scala sociale del rap)”, una lettura ironica di quella che è la parabola della vita di un artista, declinato in questo caso alla scena hip hop, ma riferito all’artista 2.0 che inizia oggi a muovere i passi nel mondo della musica, fortemente influenzato dai social, il tutto raccontato attraverso quelli che sono, secondo l’artista, i venti punti cardine del  successo. “Qui tocca essere mainstream se no a quest’ora lavoravo per Just Eat” canta nell’inciso, sottolineando: «Al momento mi sento al numero due, proprio come dico nel pezzo, un artista a tutto tondo, il popolo mi ama ma la gente più alla moda mi dà contro. Diciamo pure che in Italia un numero uno lo diventi solo quando schiatti».

Poi c’è “Supercalifragili” con Annalisa e Luca Di Stefano, un brano che spiega come non basti ingerire la pillola di Mary Poppins per trovare la spensieratezza, gli ostacoli della vita vanno affrontati con forza anche quando si è fragili, perché la felicità prima o poi arriva per tutti. Difficoltà raccontate anche attraverso la terza traccia Quando piove, diluvia”, un pezzo autobiografico che descrive un momento delicato del suo percorso: «Ho voluto raccontare ciò che ho provato in una precisa settimana della mia vita, ovvero quella successiva alla mia chiusura del rapporto con Newtopia. sviscerando la paura di perdere il futuro. Non voglio fare quello che si lamenta del successo e del proprio lavoro, non sopporto quando altri lo fanno, per questo ero indeciso se inserire questo pezzo nel disco, ma alla fine il titolo dice il vero, è giusto che io mostri chi sono davvero in vari momenti, non solo in quelli dove sto bene».

L’ascolto prosegue con “Beretta“, realizzato insieme ai Boomdabash, un brano di denuncia: «In questa canzone parlo della legittima difesa di una donna che subisce abusi per anni dal marito, dopo che non è riuscita ricevere l’aiuto più volte richiesto. La mia visione è grigia, cambia a seconda dei casi, ma non sono contrario alla legittima difesa, anche se lo considero un argomento troppo complesso che andrebbe analizzato caso per caso»Due mondi, quello maschile e femminile, pieni di pregiudizi e di stereotipi perfettamente sviscerati insieme a Chad Rodriguez in “Pericoloso”: «Qui parlo della radicalizzazione della guerra dei sessi sui social, volevo fare un pezzo in cui una donna femminista dialoga e litiga con un uomo affetto da misoginia. Nel pezzo io interpreto un ruolo, l’idea che mi sono fatto è che bisognerebbe, come in tutti i casi, continuare a parlarsi, la digitalizzazione ha fatto nascere questo tipo di dinamiche, sempre più complesse».

Si parla d’amore ne “La mia hit”, brano che si avvale della presenza e dell’amicizia di Max Pezzali, proprio come in “Siamesi”, pezzo arricchito dal talento di Paola Turci, in cui viene denunciato il razzismo dilagante e l’ipocrisia di tanti italiani in questo delicato momento storico, prendersela con chi è apparentemente “diverso” non è mai una soluzione. Ottava canzone in scaletta è la title-track ReAle”, manifesto di un re senza corona ma con un cappello da giullare e che si mette a nudo per quello che è veramente, senza maschere e menzogne acchiappa like. Si torna a parlare di sentimenti in compagnia di Sergio Sylvestre in “Cristoforo Colombo”, riflettendo sul fatto che, proprio come il navigatore genovese, un uomo trova la sua America nella donna di cui si innamora. 

Ritmo decisamente più sbarazzino ed estivo per “Fiesta!”, dove torna a collaborare con Il Cile a cinque anni di distanza dal grande successo di “Maria Salvador”, mentre si tratta di un duetto inedito nel caso di “Cuore a lato”, cantato in coppia con Enrico Ruggeri, brano in cui si parla di Milano, una città complessa dove frenesia e solitudine vanno a braccetto, di cui comunque ci si innamora. Ha una storia molto particolare anche “Per sempre nell’83” feat. Il Pagante: «Ad un certo punto mi è stato proposto di fare la colonna sonora di un film per bambini, ho chiesto di fare una base apposta, poi il film non mi è piaciuto ma mi è rimasta la base che invece mi piaceva molto. così ho pensato ad un testo che parlasse delle abitudini di casta dei paninari. Ho pensato di coinvolgere i ragazzi de Il Pagante, perché fanno satira musicale sulla borghesia milanese, quindi erano perfetti per un pezzo di significato travestito da pezzo leggero».

https://www.youtube.com/watch?v=A9uxYq8MonM

Alla traccia numero tredici troviamo “RedNeck” con Jake La Furia, un pezzo che inneggia l’orgoglio del mondo contadino partendo dalla storia dei suoi nonni, specchio di una generazione affamata che si rimbocca le maniche con il valore del proprio lavoro. Decisamente di un’altra pasta Il terzo spritz”, leggero e volutamente scanzonato, che fa da contraltare a “Sarò scemo”, una di quelle canzoni che dallo zio non ti aspetti, ma che ti spettinano nel vero senso della parola, una ballad che inneggia la capacità di cadere e di sapersi rialzare. Si prosegue a ritmo incessante con “A me mi” cantato con il Coro della scuola di musica Cluster Milano, un brano che descrive dettagliatamente il mondo che conosciamo, pieno di contraddizioni e di piccole imperfezioni che lo rendono unico e meraviglioso. Chiudono la tracklist i singoli apripista “Ostia Lido” e “Tutto tua madre”, che già conosciamo.

Insomma, un disco dalle molteplici sfaccettature, impreziosito dalle numerose contaminazioni dei suoi ospiti, che abbraccia mondi musicali diversi, al punto che mentre sembra che l’ascolto stia andando in una precisa direzione all’improvviso sterza e si dirige altrove, spiazzandoti completamente. Un plauso a J-Ax che ha saputo ancora una volta raccontarsi, ma anche raccontare storie che non lo riguardo direttamente e che lo hanno semplicemente toccato, con la semplicità di un eterno ragazzo e la consapevolezza di chi è diventato padre. Momenti giocosi e seriosi si alternano a turno, in maniera brillante e improvvisa, regalando all’ascoltatore un’esperienza autentica e più che mai “ReAle”.

ReAle | Tracklist

  1. Mainstream (La scala sociale del Rap)
  2. Supercalifragili feat. Annalisa e Luca Di Stefano
  3. Quando piove, diluvia
  4. Beretta feat. Boomdabash
  5. Pericoloso feat. Chadia Rodriguez
  6. La mia hit feat. Max Pezzali
  7. Siamesi feat. Paola Turci
  8. ReAle
  9. Cristoforo Colombo feat. Sergio Sylvestre
  10. Fiesta! feat. Il Cile
  11. Cuore a lato feat. Enrico Ruggeri
  12. Per sempre nell’83 feat. Il Pagante
  13. RedNeck feat. Jake La Furia
  14. Il terzo spritz
  15. Sarò Scemo
  16. A me mi feat. Coro della scuola di musica Cluster Milano
  17. Ostia Lido
  18. Tutto tua madre

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.