Il cantautore italo-britannico torna dal vivo per una serata live
Torna ad esibirsi dal vivo in una data davvero speciale in quella che è anche la “sua” Portofino il cantautore italo-inglese Jack Savoretti (a cui qui la nostra ultima intervista) che questa sera, venerdì 4 settembre 2020, terrà nella cittadina ligure un concerto davvero unico ed irripetibile.
A proposito del suo legame con Portofino il cantante racconta di come “non ho mai sentito un’appartenenza particolarmente forte ad un qualche luogo ma con Portofino c’è un legame davvero speciale: sono cresciuto qui quand’ero un bambino ed ho davvero tantissimi ricordi che mi legano a questo posto”.
Negli ultimi mesi Jack Savoretti è stato particolarmente attento alla situazione italiana legata all’emergenza sanitaria del Covid-19 e anche in quest’occasione ci ha tenuto a raccontare come ha personalmente vissuto questi ultimi mesi: “All’inizio del lockdown ho deciso di fare una live su Instagram per sostenere i miei fans italiani che, prima di ogni altra parte d’Europa, ha vissuto l’emergenza del Covid-19. Tanti artisti italiani hanno usato in quel momento Instagram per entrare in contatto con gli altri creando una forma di comunità. Era per me la prima Instagram Live ed ero un po’ nervoso all’idea perché non sapevo che cosa avrei potuto dire. Da lì è nata l’idea di provare a scrivere una canzone insieme: ci sono state 27 persone che con me hanno scritto questo brano dandomi idee, suggerimenti e sensazioni. Non ho scritto la canzone pensando ad una finalità di beneficenza ma poi è arrivata l’idea di coinvolgere l’ospedale San Martino di Genova a cui abbiamo destinato tutti i ricavati che siamo riusciti a raccogliere con quest’iniziativa”.
Per la sua One night in Portofino Jack dice di non sapere ancora cosa aspettarsi: “Faccio questo mestiere da quindici anni ma questa volta non so davvero cosa mi aspetta ma credo che sarà una serata davvero emozionante per chi sarà lì con me e la mia crew. Questo concerto nasce dall’esigenza di tornare a suonare, di raccogliere nuovi fondi per l’ospedale San Martino e, soprattutto, per dare la possibilità alla musica di uscire fuori dalle stanze e dai teatri vuoti che hanno caratterizzato i tanti concerti in streaming in queste ultime settimane”.
Sguardo rivolto al presente ma sicuramente un po’ anche al futuro riguardo al quale tanti sono ancora i dubbi ma, contemporaneamente, anche le speranze ed i primi segnali direttivi: “Spero che la musica dal vivo torni quanto prima ad essere quella di prima ma credo che sia un mondo destinato a cambiare. Questa situazione ci ha catapultato nel futuro permettendoci di immaginare un modo diverso di offrire la musica dal vivo. Le possibilità tecnologiche e le esigenze ecologiche cambieranno necessariamente anche la musica dal vivo”.
In tutto ciò s’inserisce di diritto anche il futuro artistico e della produzione dello stesso artista che in questo 2020 avrebbe dovuto e voluto scrivere il suo prossimo album d’inediti: “E’ un momento che ha condizionato anche la mia scrittura: non voglio scrivere brani incentrati sulla solitudine e sull’ansia che questo momento mi ispirava. Ho voglia di tornare a scrivere canzoni positive che possano dare alle persone la possibilità di tornare a pensare con fiducia al futuro. Credo che le canzoni, quando le si ascolta, riportano al momento in cui le si hanno scritte e, personalmente, sono convinto che le persone, io in primis, abbiano invece voglia di pensare ad altro”.
Ilario Luisetto
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