La Rua, nostalgia nostalgia canaglia nel nuovo singolo “I 90”
Dopo il duetto con Federica Carta, la band marchigiana torna con un pezzo che anticipa il nuovo EP

«E’ un brano che ha l’ambizione di creare un portale emozionale tra l’ascoltatore e la generazione che ha potuto godere di uno dei decenni più belli di sempre – racconta il frontman della band – ho scritto questa canzone insieme a Dario Faini pensando a quanto potessimo definirci “ricchi” nell’avere vissuto gli anni ‘90. Gli anni dei Mondali Usa ‘94 e del grande Milan, quelli del Ciao e del Fifty Top, gli anni di Mtv e di Beverly Hills. Abbiamo volutamente cercato di avvicinare il brano alle sonorità di alcuni artisti di quel tempo creando un mix sonoro viscerale ed esplosivo allo stesso tempo».
Insieme al precedente singolo “Sull’orlo di una crisi d’amore”, realizzato in collaborazione con Federica Carta, il brano sarà presente nell’EP “Nessuno segna da solo” in uscita il 6 luglio. Con questo album, I La Rua trovano finalmente il loro baricentro nella fusione tra nu-folk e tutto l’immaginario pop odierno, nel loro mondo vivono parallelamente le atmosfere mediterranee contaminate dal calore delle corde del banjo, dalla contemporaneità dei tamburi e dalla ricerca di un suono internazionale che fa guardare al futuro.
I 90 | Video
https://www.youtube.com/watch?v=M-KqaGg8WGs
I 90 | Testo
Ma che belli i ‘90
la gente ai semafori che parla
la luna in cielo d’estate
senza le luci degli iPhone
ma che belli gli anni ‘90
Roberto Baggio con la fascia
quando si guardava il mare all’alba
ed era già in 4K
E tu, e tu, e tu, e tu che cos’eri tu?
e la notte, la notte, la notte era tutta per noi
Noi che diventeremo supereroi
sui banchi o lungo i corridoi
se oggi siamo ancora noi
non è per la matematica
Ma che belli i ‘90
Checco dei
il Milan di Sacchi, che splendore
ed i mondiali americani nel videoregistratore
ma che belli gli anni ‘90
io e te insieme ad una Fanta
in sella ad un Ciao modificato
davanti ad un muro di liceo e senza scritte sulla pelle
E tu, e tu, e tu, madonna cos’eri tu?
e la notte, la notte, la notte era tutta per noi
Noi che diventavamo supereroi
dietro uno schermo di un Game Boy
sotto i fristelle Polaroid
e la notte, la notte, la notte era tutta per noi
noi che diventeremo supereroi
sui banchi o lungo i corridoi
se oggi siamo ancora noi
non è per la matematica
ma per l’anima
ma per l’anima
Correvamo come frecce in BMX
con le riponpam sotto ai blue jeans
e chi ha ucciso Laura Palmer
ti ricordi quella strada era tutta per noi
Noi che diventeremo supereroi
sui banchi o lungo i corridoi
se oggi siamo ancora noi
non è per la matematica
ma per l’anima
ma per l’anima
se oggi siamo ancora noi
non è per la matematica