“Ladra di libri”, alla scoperta di “Cazzi miei” di Gianna Nannini

Cazzi miei Gianna Nannini

Alla scoperta dei libri che raccontano la musica: storie, approfondimenti, recensioni e curiosità ogni settimana. A cura di Carola Piluso

Ladra di libri” è la rubrica settimanale dedicata ai libri che parlano di musica, di artisti, di voci, di dischi e di storie che meritano di essere raccontate. Questa settimana Carola Piluso ci racconta “Cazzi miei” (edito Mondadori) di Gianna Nannini, pubblicato nel novembre 2024.

L’obiettivo di “Ladra di libri” è proporvi una selezione curata di volumi (biografie, saggi, romanzi a tema musicale) da leggere, scoprire o riscoprire. Non solo recensioni, ma anche approfondimenti, aneddoti e curiosità per orientarsi tra le tante pubblicazioni dedicate all’universo sonoro. Perché la musica si ascolta, ma si legge anche.

“Ladra di libri”, alla scoperta di “Cazzi miei” di Gianna Nannini

Una delle rocker italiane più amate, ribelle, appassionata di Janis Joplin, dotata di una sensibilità fuori dal comune che le ha permesso di incidere nella storia della musica italiana capolavori che hanno stregato il pubblico. Avete capito di chi sto parlando? Naturalmente di Gianna Nannini. Di lei si è detto di tutto… Ma quanto ne sappiamo realmente di lei? Per conoscere la vita di una persona è meglio farsela raccontare da chi la vive. Gianna, infatti, con il libro “Cazzi miei. Sei nell’anima” (edizione 2024 edita da Mondadori) si racconta in tutte le sue sfumature senza nascondere i difetti e i difficilissimi momenti vissuti. 

“Questo libro è sempre lo stesso, è quello del 2016. Quello che inizia con me che dico di essere troppo veloce e che prima o poi mi schianterò, e che finisce con me che sfido il mondo a prendermi perché ho ammazzato QUALCUNO” spiega la Nannini. Il libro è molto più di una semplice autobiografia, è come scavare nell’anima, nella mente dell’artista che ci lascia immergere in tutte le sue emozioni. È schietto, crudo, reale di una verità che fa male.

Troviamo la Nannini innocente e vulnerabile dei primi anni Ottanta, travolta dal successo di Fotoromanza. Un brano diventato subito cult, ma che ha anche segnato l’inizio di un periodo turbolento. Le luci della ribalta non bastavano a nascondere le ombre: tra pressioni dell’industria discografica, incubi, paranoie e una scia di incidenti, la rocker senese ha dovuto affrontare sfide durissime, anche sul piano familiare. L’artista ci racconta di un misterioso “Qualcuno” deciso a metterla in ginocchio.

Ma Gianna Nannini non si è mai arresa. Ma questa non è solo una storia di dolore: è un percorso di rinascita. Pagina dopo pagina, vediamo Gianna rialzarsi, trovare un nuovo equilibrio, riconciliarsi con sé stessa e con la vita. Fino al capitolo più emozionante: la maternità, che arriva come un dono inaspettato e meraviglioso. Da leggere assolutamente per chi vuole scoprire il lato più umano (e indomabile!) di una delle voci più amate della musica italiana. Insomma, una lettura che resta nell’anima.

Scritto da Carola Piluso
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