Analisi sull’inedito di Pino Daniele, dal titolo “Again”, che verrà presentato per la prima volta allo Stadio Maradona prima di Napoli-Roma e che sarà disponibile sulle piattaforme da venerdì 29 novembre
Un’ode all’intimità e alla memoria: così potremmo definire al primo ascolto l’inedito di Pino Daniele, intitolato “Again”. Il brano inaugura una serie di progetti che arricchiranno il prossimo 2025, anno in cui si annoverano il decennale dalla scomparsa dell’artista, il 4 gennaio, e il settantennale dalla nascita, il 19 marzo.
Si tratta di un omaggio alla sua arte che ha saputo intrecciare le radici partenopee con il blues, la world music in una sensibilità che ancora oggi possiamo considerare universale, oltre che senza tempo. Nato nel 2009, “Again” è stato concepito all’interno di un progetto che avrebbe dovuto prendere il nome di “Acoustic Jam”, un EP di brani acustici che avrebbe seguito la pubblicazione di “Electric Jam“, uscito nello stesso anno.
Sebbene la casa discografica dell’epoca abbia poi deciso di puntare su un altro tipo di progetto (la raccolta “Boogie Boogie Man”), il pezzo è rimasto a riposare in un cassetto per più di dieci anni, per poi tornare a regalarci emozioni che, forse, all’epoca non avremmo nemmeno saputo cogliere.
Il testo è un esempio perfetto di come Pino Daniele fosse in grado di parlare dell’amore, della vita, delle sfide quotidiane con una naturalezza disarmante. Con la sua timbrica unica e inconfondibile, La semplicità di questi versi cattura la bellezza di un momento di felicità pura, ma contestualmente anche l’effimero di questa stessa felicità. Eppure c’è sempre una battaglia da combattere, come il citato muro di Berlino, un simbolo di come certe barriere possano sembrare ormai lontane lungo il nostro cammino, il tutto arricchito da un senso di consapevolezza e di speranza. L’amore di cui parla l’artista è un amore che non ha confini, che va oltre la dimensione fisica e che si fa sostanza nella memoria, in un modo che solo le grandi canzoni sanno fare.
“Again” conserva in sé l’essenza pura di ciò che Pino Daniele ha sempre voluto comunicare nel corso della sua carriera. Non a caso, ai tempi, era stato individuato dallo stesso artista come un ipotetico singolo promozionale del progetto incompiuto, proprio perché è, a tutti gli effetti, un inno all’autenticità, un brano che affida l’intera sua forza all’incontro tra la voce indimenticabile di Pino e il suono della chitarra acustica con quella elettrica, in un dialogo a tre che, dalle corde vocali a quelle dello strumento, arriva toccare le corde dell’anima.
La ripetizione del verso “on the road again” è l’elemento ipnotizzante dell’intero ascolto, una sorta di mantra che suggerisce la continua ripresa, la resilienza, la capacità di rialzarsi e ricominciare, pur mantenendo vivo il ricordo di ciò che è stato. Artisticamente parlando, si tratta di un piccolo gioiello che, pur nella sua apparente semplicità, cattura tutta l’essenza di Pino Daniele. La chitarra acustica accompagna dolcemente le parole, ma quando la chitarra elettrica entra in gioco, lo fa con delicatezza, senza mai sopraffare la dimensione intima del brano. L’equilibrio tra questi due strumenti è il cuore pulsante della canzone, e la scelta di un arrangiamento minimalista è un omaggio alla capacità del cantautore di raccontare tanto con poco.
Il risultato è una canzone che non ha bisogno di fronzoli o di effetti speciali per emozionare, perché la sua forza sta nella sua verità. La scelta di pubblicare “Again” come episodio inaugurale del progetto 70/10 Anniversary è un modo per celebrare la memoria di Pino Daniele e per ricordarci che la sua musica ha ancora tanto da dire/dare.
Nico Donvito
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