martedì 3 Dicembre 2024

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Ligabue, lo spettacolo si riaccende con “Polvere di stelle” – RECENSIONE

Da venerdì 24 maggio disponibile il nuovo singolo del cantautore emiliano, terzo estratto da “Start”

Dopo aver tracciato un nuovo inizio con i precedenti singoli Luci d’America e Certe donne brillano, per Luciano Ligabue è tempo di conferme. Si intitola “Polvere di stelle” il pezzo scelto per accompagnare l’imminente “Start Tour 2019”, nove concerti nei principali stadi italiani che ci terranno compagnia per tutta l’estate, a partire dallo show in programma al San Nicola di Bari il prossimo 14 giugno (qui il calendario delle date al completo). Prodotto da Federico Nardelli, il brano rappresenta un ulteriore passo in avanti del cantautore emiliano, che non tradisce le aspettative e nemmeno il suo ingombrante passato, fatto di hit memorabili e di canzoni entrate di diritto nel museo della musica leggera italiana.

Dopo l’esperimento poco riuscito rappresentato dal precedente progetto “Made in Italy”, Ligabue recupera il suo spirito migliore, quello che ha contraddistinto i suoi esordi. Ritmica ed energia si mescolano ad una ritrovata orecchiabilità, il tutto impreziosito da un testo semplice, ma denso di significato, e da un ritornello che si lascia ricordare con estrema facilità.

Ognuno di noi ha bisogno di qualcuno per cambiare il mondo, da soli non ne siamo capaci, pur sforzandoci non potremmo mai riuscirci. Questo il senso che si cela dentro Polvere di stelle, una canzone analogica, di quelle in cui riusciamo a riconoscere ogni singolo strumento, con le chitarre elettriche in grande spolvero, come a dare il benvenuto al nuovo rock 2.0.

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Polvere di stelle | Video

Polvere di stelle | Testo

Io non ti conosco, tu non conosci me
hai mai conosciuto qualche d’uno per davvero?
Non è una scusa buona, non è una scusa e basta
hai mai conosciuto qualche d’uno che ti conosca?

Vieni a vedermi in mano se pensi che sia un bluff
ma c’è qualcosa ancora, giuro, sotto questa pelle
non morirà nessuno, morire poi perché
dicono che siamo tutti polvere di stelle

Ho bisogno di te
che hai bisogno di me
per cambiare il tuo mondo
hai bisogno di me
che ho bisogno di te
per cambiare il mio mondo

È sempre testa o croce
è sempre a lotteria
però come si dice
ne vedremo delle belle
non serve troppa luce
per la nostra fotografia
ti ricordi o no che siamo polvere di stelle?

Ho bisogno di te
che hai bisogno di me
per cambiare il tuo mondo
hai bisogno di me
che ho bisogno di te
per cambiare il mio mondo

La luna è quasi piena, il sangue nelle vene
c’è un cerchio che si chiude

Ho bisogno di te
che hai bisogno di me
diamo senso ad un giorno
coi tuoi trucchi senza inganni
vuoi le cose come stanno
eccoti, eccomi, eccoci
ho i tuoi piedi ben piantati
e poi i sogni più agitati
muoviti, muovimi, muovici

Ho bisogno di te
che hai bisogno di me
per cambiare il tuo mondo
hai bisogno di me
che ho bisogno di te
per cambiare il mio mondo

La luna è quasi piena, il sangue nelle vene
c’è un cerchio che si chiude

Ho bisogno di te
che hai bisogno di me
diamo senso ad un giorno

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.