A tu per tu con Lola Ponce per parlare del singolo “Stelle cadenti”, che anticipa l’EP “Anima importante”. La nostra intervista alla cantante argentina
Tempo di nuova musica per Lola Ponce, che è tornata a cantare in italiano con “Stelle cadenti” (qui la nostra recensione), brano pubblicato da Dischi dei Sognatori e distribuito da Ada Music Italy, che anticipa l’uscita dell’EP “Anima importante” che racchiude sei tracce.
La cantante, attrice e showgirl argentina propone una ballata in parte autobiografica che racconta la possibilità di tradurre desideri e aspirazioni per lasciare un segno e risplendere. “Stelle cadenti” è stato scritto da Tony Maiello, Marco Rettani, Enrico Palmosi, Sabatino Salvati e dalla stessa Lola Ponce, che ritroviamo con piacere per questa nostra intervista
Lola Ponce presenta il singolo “Stelle cadenti”, l’intervista
So che era un po’ di tempo che cercavi delle canzoni che ti regalassero emozioni, ci racconti cosa hai provato quando per la prima volta hai ascoltato “Stele cadenti”?
«Guarda, è stato incredibile. Come hai detto, desideravo ardentemente di trovare autori e canzoni che facessero al caso mio. Tutto è nato per caso, dall’incontro casuale con Marco Rettani, in maniera molto naturale. Lui mi ha fatto sentire i pezzi che stavo cercando. Credo alle costellazioni e all’energia positiva che si muove nella nostra direzione nel momento in cui sogni qualcosa, nel desidero profondo, quello vero. Quando sei genuino, quando veramente vuoi qualcosa fortemente, prima o poi accade. E mi ha successo così mille volte».
Ciò che sognavi da bambina è poi così diverso da quello che sogni oggi che sei mamma?
«C’è stato un momento nella mia vita in cui ho iniziato a sognare a occhi aperti e penso anche che questo fa la differenza, perché fai in modo che il desiderio si realizzi, perché ci lavori per ottenerlo. Ci lavori praticamente, ma ci lavori anche con il pensiero. Bisogna crederci ogni giorno, vivendo in armonia spirituale con ciò che desideri. La carriera di un artista è fatta spesso di incertezze, di alti e bassi, e spesso si dà troppa importanza l’apparenza. Io ho scelto di concentrarmi sull’aspetto interiore».
“Stelle cadenti” anticipa l’uscita dell’EP “Anima importante”, composto da sei tracce. Cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?
«Sono molto onorata di aver interpretato “Anima importante”, perché proprio come “Stelle cadenti” è una canzone con un messaggio meraviglioso e che ci invita a guardare più in là. Non siamo solo questa materia splendida, siamo anche un’anima. Per il resto dell’EP ci saranno delle sorprese. A me piace sorprendere, per cui ci saranno dei pezzi che magari andranno fuori dal mio stile, con più ritmo diciamo. Amo le ballate, ma prediligo anche i pezzi più energici».
Per concludere, qual è l’insegnamento più importante che pensi di aver appreso dalla musica fino ad oggi?
«Di insegnamenti ce ne sarebbero tantissimi, visto e considerato che non ci riesco a vivere senza musica. Poi, naturalmente, cerco di crearmi anche i miei spazi di silenzio, che sono fondamentali, però la musica è un motore, è come il nostro primo palpito del cuore, che non a caso è il suono che ascoltiamo sin dalla nascita. La musica mi ha insegnato tutto, a partire dal rispetto, passando per l’amore profondo. La musica è fatta con il cuore, con l’anima, è qualcosa di tuo che rimarrà per sempre. Penso che sia una delle arti più belle in assoluto, sono molto grata di aver ricevuto questo dono, attraverso il quale cerco di realizzare tutti i miei sogni. Come dicevo all’inizio, bisogna crederci, sempre. Ciò che pensiamo è di fatto il primo canale che ci permette di realizzare quello che desideriamo».
Nico Donvito
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