venerdì 22 Novembre 2024

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Luca Carboni, dieci anni di “Musiche ribelli”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Il disco di cover è sempre un banco di prova importante nella carriera di un artista, specie per un cantautore unico e personale come Luca Carboni che, nel corso dei suoi trentacinque anni di carriera, si è sempre imposto con il suo inconfondibile stile. Registrato all’Isola d’Elba negli ultimi mesi del 2008, “Musiche ribelli” viene pubblicato il 16 gennaio 2009 e contiene alcune delle canzoni più rappresentative degli anni ’70 che hanno segnato e influenzato la crescita dell’artista bolognese.

Diversi gli omaggi ad alcuni padri della nostra canzone d’autore, dal conterraneo Claudio Lolli (“Ho visto anche degli zingari felici”, interpretata in duetto con Riccardo Sinigallia) al Maestro Francesco De Gregori (“Raggio di sole” e “La casa di Hilde”), passando per Edoardo Bennato (“Venderò”), Enzo Jannacci (“Vincenzina e la fabbrica”), Eugenio Finardi (“Musica ribelle”), Franco Battiato (“Up patriots to arms”) e Francesco Guccini (“L’avvelenata”).

Tra le rivisitazioni più riuscite, spiccano le nuove versioni di “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli e “Quale allegria” di Lucio Dalla. Nonostante la certificazione disco d’oro, questo progetto non strizza certo l’occhio al pubblico generalista e commerciale, piuttosto valorizza e cerca di far riscoprire alle nuove generazioni un certo tipo di composizione musicale che sembra ormai lontano anni luce dalla mancanza di ispirazione tipica di oggi. Per l’occasione vengono rispolverati alcuni brani minori dei nostri migliori cantautori, il merito di queste scelte azzeccate ed intuitive è tutto da attribuire a Luca Carboni, artista fino al midollo.

Musiche ribelli | Tracklist e stelline

  1. Ho visto anche degli zingari felici
    con Riccardo Sinigallia
    (Claudio Lolli)
  2. Raggio di sole 
    (Francesco De Gregori)
  3. Venderò 
    (Edoardo Bennato, Eugenio Bennato)
  4. Eppure soffia 
    (Pierangelo Bertoli, Alfonso Borghi)
  5. Vincenzina e la fabbrica 
    (Enzo Jannacci)
  6. Musica ribelle 
    (Eugenio Finardi)
  7. La casa di Hilde 
    con Riccardo Senigallia

    (Francesco De Gregori, Edoardo De Angelis)
  8. Up patriots to arms 
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  9. Quale allegria 
    (Lucio Dalla)
  10. L’avvelenata 
    (Francesco Guccini)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.