lunedì 25 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Luca Tudisca: “Non ascoltare è il problema più grande di oggi” – INTERVISTA

A tu per tu con l’artista siciliano classe ’88, fuori con il singolo “Silenzio” prodotto da Zibba

Tempo di nuova musica per Luca Tudisca, cantautore che abbiamo conosciuto nel corso della quattordicesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi. “Silenzio” è il titolo del suo nuovo singolo, che si avvale della produzione artistica di Zibba. Dopo essersi aggiudicato nel 2016 il Premio IMAIE figurando tra gli otto vincitori di Musicultura, l’artista torna sul mercato con un singolo che segue di circa dodici mesi il lancio del precedente “Quando ti manca qualcosa”, distribuito sempre dall’etichetta Platonica. In occasione di questo nuovo rilascio, abbiamo raggiunto l’artista per scoprire maggiori dettagli sul brano e sui suoi prossimi progetti in cantiere.

Ciao Luca, “Silenzio” è il titolo del tuo nuovo singolo, che sapore ha per te?

«Ha un sapore di qualcosa che nasce per caso da una chiacchierata tra due persone davanti al Carrefour».

Quali tematiche e quali sonorità hai voluto abbracciare?

«La tematica é quella del silenzio, di come è sempre più difficile ascoltarsi o capirsi. Penso che il “non ascolto” sia il problema più grande di oggi. Ho cercato di riprodurre una sonorità che rispecchiasse il senso del pezzo. Molto intimo in modo da far risaltare il significato del testo».

In un’epoca in cui ognuno tende sempre a dire la sua, quanto è importante recuperare il valore dell’ascolto?

«Penso che sia importante dire la propria ed altrettanto importante ascoltare punti di vista diversi. Ascoltarsi davvero».

Come ti sei trovato a lavorare in studio con Zibba?

«Con Zibba mi sono trovato benissimo. Lui è uno che ascolta. La cosa che mi piace di più di lui é la sua sensibilità e capacità di lettura dei brani. Lavora su quello che serve».

Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come ti sei avvicinato alla musica?

«Sono sempre stato vicino alla musica sin da quando ero piccolo. Dopo il diploma mi sono trasferito a Milano per frequentare un’accademia di musica e da lì ho iniziato a scrivere canzoni».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato il tuo percorso?

«Uno dei cantautori che ha influenzato il mio percorso é stato Niccolò Fabi. Mi rivedo molto in quello che fa, così come De Gregori. Sono loro i due cantautori che mi hanno ispirato di più».

Nel 2014 partecipi ad “Amici” di Maria De Filippi, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

«”Amici” é stata un’esperienza importante dove ho avuto modo di conoscere persone importanti tra cui Elisa, con la quale è rimasto un bel rapporto».

Con quale spirito ti affacci al mercato e come valuti l’attuale scenario discografico italiano?

«Mi affaccio al mercato con lo spirito di chi vuole condividere la propria musica e con tutto l’entusiasmo che comporta far ascoltare le proprie canzoni, cercando sempre di fare ciò che mi appartiene».

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo prossimo futuro?

«“Silenzio” anticipa l’inizio di un nuovo progetto discografico. Sto lavorando al mio nuovo album e posso dirvi che tra non molto uscirà un nuovo singolo».

Per concludere, dove e a chi desideri arrivare con la tua musica?

«Mi piacerebbe tantissimo partecipare al Festival di Sanremo. Sarebbe un sogno ovviamente. Vorrei che la mia musica arrivasse a più persone possibili».

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.