sabato 23 Novembre 2024

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Lucio Battisti, quarantacinque anni di “Io tu noi tutti”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Dopo aver celebrato i cinquant’anni dell’omonimo disco d’esordio, i quarant’anni di Una giornata uggiosa, i trent’anni de La sposa occidentale” e i venticinque di Hegel, torniamo a parlare di un altro capolavoro discografico di Lucio Battisti, vale a dire “Io tu noi tutti”, il suo undicesimo album in studio rilasciato nel marzo del 1977 dalla storica etichetta Numero Uno.

Questo lavoro, traghettato dai singoli di successo “Amarsi un po” e “Sì, viaggiare”, è rimasto ai vertici delle classifiche per quattordici settimane consecutive, diventando il secondo disco più venduto dell’anno, alle spalle di “Burattino senza fili” di Edoardo Bennato, superando i lavori di Angelo Branduardi, Claudio Baglioni, Mina, i Pooh e Roberto Vecchioni.

Si tratta del terzultimo album della coppia Mogol-Battisti, un disco di passaggio che riflette delle varie correnti dell’epoca (dal rock progressivo alla disco-music), ma senza snaturare la cifra stilistica che ha contraddistinto i precedenti lavori. Il risultato è un disco concreto che cerca nuove soluzioni e nuovi linguaggi, attraverso una ricerca sempre attenta orientata verso il concetto di pop internazionale.

Reduce dal buon riscontro ottenuto con “Anima latina”, Lucio Battisti si conferma un musicista estroso e pieno di inventiva. La ritmica è il massimo comune divisore di “Io tu noi tutti”, la melodia viene sporcata da sonorità funky grazie ad utilizzo mirato e sperimentale delle chitarre. Ancora una volta nulla è lasciato a caso, le parole e le note fanno da tappeto ad una vasta prateria di emozioni.

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Io tu noi tutti | Tracklist e stelline

  1. Amarsi un po’ ★★★★★
    (Mogol, Lucio Battisti)
  2. L’interprete di un film ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  3. Soli ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  4. Ami ancora Elisa ★★★☆☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  5. Sì, viaggiare ★★★★★
    (Mogol, Lucio Battisti)
  6. Questione di cellule ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  7. Ho un anno di più ★★★☆☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  8. Neanche un minuto di “non amore” ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.