mercoledì 16 Ottobre 2024

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Lucio Dalla, venticinque anni di “Ciao”

Album Amarcord, i dischi più belli da riascoltare: un viaggio nel tempo nei ricordi di progetti che hanno lasciato il segno e che vale la pena riportare alla nostra attenzione

Sono trascorsi venticinque anni dal lancio di “Ciao”, il ventiquattresimo progetto discografico di Lucio Dalla, pubblicato il 9 settembre  del 1999. Prodotto da Mauro Malvasi, l’album arriva a distanza di tre anni dai positivi riscontri ottenuti con “Canzoni“, uno degli ultimi lavori di maggior successo del cantautore bolognese.

Un disco ermetico, per certi versi criptico, che sottolinea l’innata e spasmodica voglia di reinventarsi, senza adagiarsi in alcuna zona di comfort. D’altronde, Dalla è noto per aver sempre voluto perseguire strade diverse, innovative e mai comode, cito come esempio la pluririconosciuta “Caruso”, alla quale è seguita una più scanzonata e leggera “Attenti al lupo”. Spiazzare è sempre stato l’obiettivo di Lucio, pur rispettando e mantenendo la propria distinguibile cifra, non ha mai voluto bissare qualcosa che aveva precedentemente proposto.

Ne rappresenta una prova inconfutabile l’omonimo singolo apripista, un brano che contrappone la frenesia tipica delle vacanze alle problematiche più comuni della nostra attuale società, analizzando in maniera cruda e pertinente il grande gioco della nostra esistenza, perché mentre prendiamo il sole in spiaggia c’è qualcuno che nasce e qualcun altro che muore. Un inno alla vita, al suo scorrere veloce e inesorabile, che ci invita a riflettere e a non soffermarci sulle cose futili, affrontando al meglio il tempo che viene messo a nostra disposizione.

Tra le altre canzoni degne di nota, spiccano le ballad “Non vergognarsi mai”, “Io tra un’ora sono lì”, “Là” e “Scusa”, che mostrano il lato più intimo e profondo del cantautore, mentre brani come “Trapiantoperso”, “What a Beautiful Day” e “Trash”. fanno emergere il suo aspetto più critico e passionale. Presente anche una nuova versione di “1999”, pezzo che ha dato il nome al suo primo album pubblicato nel lontano ’66, reinciso per salutare il vecchio millennio e dare il benvenuto al nuovo.

Di sicuro non si tratta di uno dei lavori migliori o più rappresentativi di Lucio Dalla, bensì dell’ennesimo spaccato in grado di fotografare un momento, un periodo di vita dell’artista, in maniera nitida, lucida e ben definita. Un lavoro genuino, estemporaneo e per certi versi anticonvenzionale, che merita di essere ricordato e riascoltato con l’attenzione che si è soliti prestare alle cose belle.

Ciao | Tracklist e stelline

  1. Ciao
    (Tullio Ferro, Lucio Dalla)
  2. Non vergognarsi mai
    (Mauro Malvasi, Lucio Dalla)
  3. Io tra un ora sono lì
    (Mauro Malvasi, Lucio Dalla)

  4. (Leonardo De Bernardi, Lucio Dalla)
  5. What a beautiful day
    (Leonardo De Bernardi, Lucio Dalla)
  6. Trapiantoperso
    (Leonardo De Bernardi, Lucio Dalla)
  7. Hotel
    (Lucio Dalla)
  8. Trash
    (Angelo Messini, Riccardo Majorana, Roberto Costa)
  9. Scusa
    (Lucio Dalla)
  10. 1999
    (Sergio Bardotti, Gian Franco Reverberi, Lucio Dalla)
  11. Born to be alone
    (Lucio Dalla)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.