Recensione del singolo del ritorno del cantautore romano
“Sotto il cielo di settembre” è tornato Tommaso Paradiso con un singolo, intitolato Magari no, che, dopo qualche variazione di percorso, pare essere stata capace di riproporre il cantautore romano alle prese con una scrittura nostalgica ed affine alle proprie origini discografiche e musicali. Il tutto accade mentre “le foglie, la strada, tua madre che si è fatta male” fanno da sfondo ad un racconto in cui io e lei ricopriamo il ruolo di protagonisti di una storia d’amore che vive “un brutto tempo, o magari no”.
Senza mai dirlo apertamente la voce di ‘Questa nostra stupida canzone d’amore‘ riesce a raccontare di un amore che vive una stagione di crisi e pare non essere più capace di trovarsi e capirsi. Il tutto succede tra la quotidianità della vita, i suoi momenti ed i suoi oggetti eppure non smette mai di creare quel doppio filo che unisce, a livello di testualità, la concretezza e l’apparenza, la realtà e la metafora. Ciò che resta, alla fine, è la certezza che “tanto domani il sole arriverà”. E’ una certezza che si palesa solo sul finale. Quasi a voler consolare l’ascoltatore, Tommaso Paradiso sceglie di offrirgli l’assicurazione che l’amore non è ancora finito, avrà ancora una chance per rinascere.
Con la novità della produzione affidata per la prima volta a Federico Nardelli, Tommaso Paradiso sceglie di confermare anche per “Magari no” quella sua devozione musicale agli anni ’80, ad un indie-pop fatto di tastiere, elettronica ed una ritmica sempre ben presente. Non mano i cori sullo sfondo, le doppie voci, la creazione di una dinamica vocale pronta a variare ed un ritornello facilmente fischiettabile per ricordarsi che le radio rimangono strumento essenziale per una canzone. E per un amore.
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Magari no | Testo
Guido piano
Tanto non voglio arrivare
E se si stanca pure il freno, capirai
Sotto il cielo di settembre
Quello che ti piace a te
Per andare via di corsa nel weekend
Le foglie, la strada
Due moto che mi fanno i fari
E una casina sul fiume
Con gli amici in barca sulle bici
Ti sei presa le stelle
Le notti che giro e non dormo
I sogni che faccio di giorno
Le parole che ti ho scritto
E già che ci sei
Allora prenditi pure ‘sta canzone
Mentre bevo una Coca all’Autogrill
Col volume a cannone per restare sveglio
E un po’ di hangover per sentirmi meglio
E non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì
Senza un casino nel petto, un casino nel letto
L’ultimo pacchetto e poi magari smetto
O magari no
Vorrei solo distrarmi un po’
Perdermi in un disco pop
Sì, perdermi senza senso
In un ballo che si muove lento
Le foglie, la strada
Tua madre che si è fatta male
Ti sei presa le stelle
Le notti e allora tanto vale
Allora prenditi pure ‘sta canzone
Mentre bevo una Coca all’Autogrill
Col volume a cannone per restare sveglio
E un po’ di hangover per sentirmi meglio
E non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì
Senza un casino nel petto, un casino nel letto
L’ultimo pacchetto e poi magari smetto
O magari no
Magari è solo brutto tempo
O magari no
Magari è solo brutto tempo
Allora prenditi pure ‘sta canzone
Mentre bevo una Coca all’Autogrill
Col volume a cannone per restare sveglio
E un po’ di hangover per sentirmi meglio
E non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì
Senza un casino nel petto, un casino nel letto
L’ultimo pacchetto e poi magari smetto
O magari no
Magari è solo brutto tempo
O magari no
Magari è solo brutto tempo
Tanto domani il sole arriverà
Tanto domani il sole arriverà
Ilario Luisetto
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