venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Malika Ayane: guida all’ascolto di “Malifesto”, istruzioni per l’uso

Disponibile da venerdì 26 marzo il nuovo album della cantautrice milanese, scopriamone insieme i dettagli

Reduce dalla sua quinta partecipazione al Festival di Sanremo con “Ti piaci così”, per Malika Ayane è tempo di rilasciare il suo nuovo progetto discografico, intitolato semplicemente malifesto, disponibile per Sugar Music dal 26 marzo. Dieci tracce in scaletta prodotte insieme ad Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo, composte tra gli altri con Pacifico, Colapesce, Antonino Di Martino, Leo PariAlessandra Flora e Rocco Rampino.

Si tratta del mio terzo album incentrato sul presente, figlio di Naif del 2015 e Domino del 2018: «Se dal primo eredita l’immediatezza, del secondo prende la cura certosina della scelta di ogni suono, di ogni immagine da raccontare – spiega l’artista – dal primo il sudore da dancefloor, dal secondo la lucida e distaccata osservazione delle cose. Il presente in cui è nato questo album è quello dilatato e infinito che stiamo attraversando. Non parla di pandemia ma sarebbe sciocco pensare che questo galleggiare nelle incertezze non influisca sul nostro modo di muoverci nella vita, senza muoverci affatto». 

«Ecco perché memoria, immaginazione e immedesimazione sono i mezzi che abbiamo a disposizione e, retorica a parte, non poter scappare altrove con troppa facilità mi ha in qualche modo obbligata a scavare in profondità nei miei stati d’animo e ho finalmente guardato con indulgenza amarezza, senso di inadeguatezza, rabbia, delusione, fragilità, nostalgia e non mi sono sentita troppo in colpa nell’euforia, nella gioia, nella leggerezza. Avere qualche anno e qualche disco alle spalle sicuramente aiuta. “Malifesto” è un album sul presente, scritto nel presente mentre si vive il presente».

Un disco di cooperazione, ma anche di interpretazione: «È stato emozionante scrivere con persone nuove, scrivere in un modo nuovo. Partire da zero, da idee avute in cucina la sera precedente, da dei loop o da brani già pronti ma che ho avuto bisogno di smontare per scrivere lo stesso argomento con il mio linguaggio, per essere credibile, per essere libera, per essere me. Ho mescolato le mie parole con quelle di artisti e autori straordinari, fatto scommesse. Sognavo di fare l’album in Bretagna o in Normandia perché sono nel pieno della mia storia d’amore con la Francia». 

«Abbiamo provato a ricreare la stessa atmosfera in via Cermenate e nonostante il grigio del mese di gennaio fosse la sola cosa in comune con la cote d’opale, Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo sono riusciti a darmi quello che desideravo. Fidarsi è bene, fidarsi è meglio. Abbiamo corso contro il tempo per completarlo nei tempi e modi giusti, dividendoci spazi e, mentre in una stanza si scriveva, nell’altra si mandavano avanti suoni e a fine giornata ci si ritrovava e cantavo. Sempre all’ora dell’aperitivo, sempre con una mano sul fianchetto e l’attitudine di chi sa dove si trova e perché. Abbiamo fatto capriole per concederci il meglio. Abbiamo lavorato sodo e ci siamo pure divertiti». 

malika-ayane-malifesto

malifesto | Tracklist

  1. Peccato originale
  2. Ti piaci così
  3. Telefonami
  4. Come sarà
  5. Per chi ha paura del buio
  6. Mezzanotte
  7. A mani nude
  8. Brilla
  9. Formidabile
  10. Senza arrossire

© foto di Cosimo Buccolieri 

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.