domenica 24 Novembre 2024

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“Andalusia”, i Negrita fanno centro senza snaturarsi – RECENSIONE

Reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo, il gruppo musicale toscano lancia “Andalusia

Tempo di nuova musica per Paolo “Pau” Bruni, Enrico “Drigo” Salvi e Cesare “Mac” Petricich, alias i Negrita, band che ha da poco celebrato le proprie nozze d’argento con la musica pubblicando la raccolta “I ragazzi stanno bene 1994-2009”, un doppio cd contenente ben trentadue brani storici rimasterizzati più tre inediti, tra cui spicca il pezzo presentato all’ultimo Festival di Sanremo, intitolato I ragazzi stanno bene, la ballad “Adesso basta” e Andalusia, singolo estratto per questa stagione estiva. Il brano, in rotazione radiofonica dallo scorso 31 maggio, incarna al 100% la poetica del gruppo, ricordando in modo particolare alcune delle loro maggiori hit piazzate d’estate, da “Rotolando verso sud” a “Radio Conga”, passando per “Gioia infinita”.

Impreziosita dalla collaborazione con i Django Bros, “Andalusia” è una canzone fresca e spensierata, dal profumo di salsedine e dal sapore di evasione, libertà e leggerezza. Tra i tanti poteri evocativi da attribuire alla musica, c’è quello di darti la possibilità di viaggiare, partire senza una meta, lasciarti alle spalle la noia e le difficoltà della vita quotidiana per trovare rifugio altrove. Un plauso ai Negrita che, ancora una volta, sono riusciti nell’intento di colpire nel segno senza snaturarsi.

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Andalusia | Video

Andalusia | Testo

E sono qui a cercare un nesso
tra Paco De Lucia, Seneca e Picasso
in questo caldo che ci soffoca
e che se guardi bene vedi l’Africa
e tu lo sai, questa è casa mia
tra un passo di fandango e una bulerìa
blu cobalto e rosso sangre
e dune di sabbia dentro le mutande
una gitana mi legge la mano
mentre affogo in un tinto de verano
vento, fuoco e contraddizioni
‘che di lavoro io scrivo canzoni

Come se fossi un artista
con le palle di un precario
e l’hangover di una festa
voglio tutto e non mi basta
voglio un camion di coraggio
e una vita di vantaggio sul mondo

Nero fumo e luna araba
sulla via da Tarifa verso Malaga
sotto questa luna che ci illumina
e che se guardi bene vedi l’anima
e tutto questo è già magia
nel mezzo di Triana c’è una teteria
mentre il cielo è un ricamo di stelle
penso a Colombo e alle sue caravelle
volando vengo, volando voy
tra quello che ho avuto e quello che vorrei
ma amore mio, siamo liberi
io e te in questa notte da brividi

Come se fossi un artista
con le palle di un precario
e l’hangover di una festa
io voglio tutto e non mi basta
voglio un camion di coraggio
e una vita di vantaggio sul mondo

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.