venerdì 22 Novembre 2024

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Noemi prova a “Guardare giù” per l’autunno 2021 – Testo

Il testo del nuovo singolo della rossa leonessa romana

Dopo aver conquistato l’ultima estate musicale insieme a Carl Brave con la loro “Makumba“, certificata triplo disco di platino, Noemi torna in radio con un nuovo brano inedito che arricchisce il percorso di rinascita della cantautrice romana dopo la pubblicazione dell’album “Metamorfosi“.

Noemi - Guardare giù

Guardare giù” è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 12 novembre. La canzone racconta di una donna alle prese con le incertezze della relazione che sta vivendo, una donna consapevole che guarda in faccia i problemi, abbastanza lucida e sicura di sé per sapere cosa sta rischiando e guardare giù seduta sul filo su cui è sospesa.

Il brano, di cui di seguito trovate il testo, è stato scritto da Alessandro La Cava che lo ha anche prodotto insieme a Francesco “Katoo” Catitti.

Guardare giù | Testo

Forse non ho mai capito se la tua è paura solo di rischiare
Se mangiare lacrime col pane ti fa stare male e non lo vuoi più
non lo vuoi più

Camminare per le strade coi lampioni accesi sopra al cuore,
Respirare polvere e catrame, farsi male, non parlare più

Forse un po’ sui tuoi ‘Boh’ ci penserò
non finirò l’ossigeno perché
non sai che

Sono anche capace di restare con le gambe a penzoloni e di guardare giù
Anche se poi soffro di vertigini per te
e guarda non mi importa, importa, importa
Di stare su una corda ferma e di guardare giù

Sarei anche capace di mandare indietro il tempo
e riprovare a riaggiustare tutti quanti gli ingranaggi arrugginiti che son rotti da un po’, rotti da un po’
Camminerò duemila metri sopra al mare in bilico su questa corda irregolare
Ed ho paura di cadere e farmi male ma…

Non sai che
Sono anche capace di restare con le gambe a penzoloni e di guardare giù
Anche se poi soffro di vertigini per te
guarda non mi importa, importa, importa
Di stare su una corda ferma e di guardare giù

Ottimo,
passano
cambiano le stagioni nell’Antartico se poi
ci sfioriamo per un attimo

E mi troverò duemila metri sopra questo mare in bilico su questa corda irregolare
ed ho paura di cadere e farmi male ma…

Non sai che
Sono anche capace di restare con le gambe a penzoloni e di guardare giù
Anche se poi soffro di vertigini per te
E guarda non mi importa, importa, importa
Di stare su una corda ferma e di guardare giù