Recensione del nuovo album di Marracash che sta dominando tutte le classifiche
Quando Marracash decide di tornare con un nuovo progetto discografico il rumore mediatico è sempre tanto. Lo è stato due anni fa con “Persona” (di cui qui la nostra recensione), l’album che lo ha consacrato definitivamente anche al grande pubblico (disco più venduto del 2020). La storia si è riputa anche con “Noi, loro, gli altri”, il settimo progetto di inediti in carriera per il rapper di Barona uscito lo scorso 19 novembre per Island Records / Universal Music Italy. Con un tour nei palazzetti sold-out rimandato causa pandemia e quindi l’impossibilità di portare live la propria musica, l’artista di origine siciliana si è chiuso in studio per realizzare questo nuovo progetto che in qualche modo completa il lavoro iniziato con il precedente.
Se con “Persona” Marra ha passato in rassegna soprattutto la sua parte interiore, con una lunga analisi che parte dall’interno, qui il contesto descritto è decisamente diverso. La visione in questo caso si allarga e, pur non mancando i lati introspettivi, la scelta è quella di puntare su un’analisi della società e delle persone che ne fanno parte. “Noi, loro, gli altri”, ovvero tre entità differenti ma legate da un filo invisibile. Lo si può intuire facilmente dalle tre copertine del disco. “Noi”, dove Marra posa affianco ad alcuni amici e membri della sua famiglia, compresi la sua manager Paola Zukar e la sua ex compagna Elodie. “Loro”, insieme allo staff di Universal a Milano. “Gli altri”, dove il rapper è l’unico personaggio visibile e riconoscibile in mezzo a una folla di gente.
Essere noi, loro e gli altri |
Con questo lavoro Marracash ci tiene a raccontare prima di tutto che lui stesso può essere “noi”, ma anche “loro” e “gli altri”. L’occhio critico con cui viene descritta la società di oggi è il punto di partenza necessario per capire l’intento del rapper. Si parla tanto della società come qualcosa di frammentato e sempre più frenetico. Un insieme di tanti piccoli pezzi che danno vita a qualcosa di incontrollabile. La rabbia c’è ed è tanta. Lo si intuisce già dall’intro affidata a “Loro” ma anche dalla successiva “Pagliaccio” che contiene un campionamento tratto dall’opera lirica “I pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. Due “sberle” iniziali che introducono l’ascoltatore all’interno del primo mood dell’album che, come successo per altro con “Persona”, mette in risalto più lati della personalità del suo autore.
Una menzione speciale va sicuramente fatta alle produzioni. La maggior parte di queste sono curate da Marz e Zef, coppia d’oro già al lavoro con Marracash nel disco precedente e qui capace di replicare in maniera esemplare con un’assoluta qualità.
Il tema dei campionamenti, presente da sempre nella discografica del rapper siciliano, viene qui portato all’estremo con una serie di scelte che risultano azzeccate come si sente in “∞ LOVE” insieme all’amico Guè, brano già in vetta a tutte le classifiche digitali che nasce dal campione della celebre “Infinity” di Guru Gosh. Altro “prestito” arriva con “Noi”, dove il riff di chitarra iniziale viene preso da “Gli angeli” di Vasco Rossi. Un tappeto sonoro perfetto per permette al rapper di legarlo a un testo sentito e introspettivo in cui canta “la verità non santifica, la verità non giustifica / tempo di farsi domande, mettere l’ego da parte”. Altri campionamenti si trovano in “Cosplyer” (“Honeybee” di New Birth) e “Gli altri (Giorni stupidi)”, che prende il ritornello da “Giorni stupidi” dei Rokas con EDONiCo.
“Noi, loro, gli altri” non è sicuramente un progetto rap al 100%. Marracash non ha paura di osare e mischia rap a cantato collocandosi al di fuori di un genere specifico. La parte più introspettiva esce allo scoperto con “Noi”, storytelling sulla falsa riga del brano “Il nostro tempo” contenuto nell’album “Status” e soprattutto con “Dubbi”, uno dei pezzi più riusciti dell’intera discografia del rapper che qui si mette a nudo descrivendo in maniera lucida e commovente il senso di infelicità insito nella natura umana. Così come accaduto con “Tutto questo niente” (da “Persona”), anche qui Marracash parla dello smarrimento e dell’angoscia portati dal successo e dalla fama, mettendo in relazione il tutto con la propria vita privata.
L’amore? L’amore di cui parla
Cioè stringere una cosa forte fino a soffocarla?
Un gioco in cui mi faccio male o faccio male a un’altra
Ho quarant’anni e mai visto un legame che rimanga
Tutti i lati di Marracash |
Lo spazio per le hit è occupato dal singolo radiofonico con “Crazy love” (ne abbiamo già parlato qui) e dagli altri due featuring all’interno dell’album, ovvero “Laurea ad honorem” con Calcutta (prossimo singolo per le radio?) e “Nemesi” insieme a Blanco, brano in cui l’artista di fatto se la prende con sè stesso in un lungo conflitto interiore. Il fatto che questo sia un lavoro curato nei minimi dettagli lo si capisce dall’incredibile serie di collaborazioni non accreditate ufficialmente tra le varie tracce. Accade con Mahmood ed Elodie in “Crazy love”, Salmo e Joan Thiele in “Cosplayer” e Fabri Fibra nella skit “Noi, loro, gli altri (Skit)”.
Il lato più crudo è garantito dalla violenza di un brano come “Cosplayer”, in cui senza troppi giri di parole il rapper se la prende con una serie di personaggi e atteggiamenti da lui poco apprezzati. Impossibile non pensare a Fedez sentendo “dal biondo patriota, sui social si prodiga per noi, ma in realtà è il più merda come il Patriota in The Boys / Vabbè, al massimo si scatena, tanto ambassador non porta pena”. Il finale è affidato a “Cliffhanger”, brano che, oltre a contenere parti musicali prese dall’ “Aida” di Giuseppe Verdi, chiude il cerchio e in qualche modo getta le basi già verso nuova musica. “Mi sono ripreso. Okay. Sono pronto”.
Migliori tracce | Loro / Dubbi
Voto complessivo | 8.5/10
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Noi, loro, gli altri | Tracklist e stelline
- Loro ★★★★★★★★½☆
[Marracash, Marz, Zef – Marz, Zef] - Pagliaccio ★★★★★★★★★☆
[Marracash, Ruggero Leoncavallo, Marz, Zef – Marz, Zef] - ∞ LOVE ft. Guè ★★★★★★★½☆☆
[Marracash, Marz, Zef, Guè – Marz, Zef] - Io ★★★★★★★★☆☆
[Marracash, Marz, Zef, Davide Petrella, Vasco Rossi – Marz, Zef, Tullio Ferro] - Crazy love ★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef – Marz, Zef] - Cosplayer ★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef – Marz, Zef] - Dubbi ★★★★★★★★★☆
[Marracash, Marz, Zef – Marz, Zef] - Laurea ad honorem feat. Calcutta★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef, Calcutta – Marz, Zef] - Noi ★★★★★★★★☆☆
[Marracash, Marz, Zef – Marz, Zef] - Noi, loro, gli altri (Skit) ★★★★★★★☆☆☆
[Fabri Fibra, Luca Bergomi – Dumbo Gets Mad] - Gli altri (giorni stupidi) ★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef, Rokas, EDONiCO, Alessandro Benzi, Gianluca Marangon, Luca Bergomi – Marz, Zef, Granato] - Nemesi feat. Blanco★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef, Michelangelo – Marz, Zef, Michelangelo] - Dumbo Gets Mad (Skit) ★★★★★★☆☆☆☆
[Marracash, Marz, Zef – Dumbo Gets Mad] - Cliffhanger ★★★★★★★☆☆☆
[Marracash, Giuseppe Verdi, Marz, Zef – Marz, Zef]
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