venerdì 22 Novembre 2024

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Nuovi singoli: arriva in radio Giorgia e una nuova ondata di sanremesi

Settimana succulenta quella che aspetta le radio che da oggi ricevono per la rotazione radiofonica tanti singoli interessanti e che, sicuramente, sentiremo suonare per un bel po’ in questa stagione tardo-primaverile. Vediamo insieme quali sono le novità più interessanti con le nostre abituali mini-recensioni:

  • TE LO LEGGO NEGLI OCCHI – Alice Paba

Prima uscita autonoma per l’ultima vincitrice di The Voice dopo l’esperienza sanremese in coppia con Nesli. Ufficialmente è questa la sua dimensione musicale più appropriata ed effettivamente si percepisce una certa dimestichezza con questi suoni che giocano con le sue note più basse per poi portare alla crescita vocale per il ritornello. Il sound è quello retrò che caratterizza la giovane cantautrice e che per le radio viene rivestito da un arrangiamento più pop-rock risultando azzeccato grazie alla maestria di Brando che la produce e che in questi territori è di casa. Decisamente meglio qui che a Sanremo; piacevole, fresca e con un’anima interessante che si può raccontare bene con il tempo. VOTO: 6.5

  • CREDO – Giorgia

Dopo un secondo singolo abbastanza sottotono (qui la recensione) la Todrani si sposta verso un sound up-tempo e perfetto per la tarda primavera in cui il ritmo si fa elemento essenziale. Tony Maiello, che firma il brano, è un abile costruttore di brani orecchiabili e ad effetto. Giorgia fa il suo con una voce mai troppo impegnata (se non in un piccolo acuto finale) e sempre espressiva mentre canta “credo in un amore che vince sempre sulle tenebre” destreggiandosi anche in un piccolo inciso parlato prima del nuovo ritornello che si farà canticchiare. Canova alla produzione continua a farsi sentire (come in tutto l’album Oronero di cui qui la video-recensione) mettendo dentro doppie voci, tastiere e qualche sintetizzatori che sono il suo marchio di fabbrica. Singolo azzeccato anche se siamo lontani dalla migliore Giorgia: andrà bene per una stagione. VOTO: 8

  • AMICI NON NE HO – Loredana Bertè e Amiche in Arena

Altro capitolo della saga del disco-evento di Loredana Bertè (qui la video-recensione) che insieme alle più illustre voci femminili della nostra musica ha reinterpretato i suoi classici portati poi dal vivo nel concerto evento andato in scena all’Arena di Verona l’ultima estate e trasmesso poche settimane fa su Canale 5. Per questo classicone andato in scena al Festival di Sanremo del 1994 la Bertè si è affidata di tutte le artiste coinvolte nel progetto (Amoroso, Atzei, Cooper, Elisa, Elodie, Emma, Fornaciari, Grandi, Lo Coco, Mannoia, Nannini, Noemi, Pravo, Turci, Zilli) confezionando una corale in cui tutte cantano insieme trasformando un testo punk e duro, come l’animo di Loredana vuole, in un canto che celebra l’amicizia femminile e la sua forza. Bella collaborazione che rispolvera un brano che tutti dovrebbero conoscere (tra i tanti della carriera dell’immensa Bertè) ma il senso originario del brano regge giusto nell’apertura quando la voce dell’unica vera punk-rocker italiana apre la strada per poi lasciar spazio a voci pop che non hanno vissuto ciò che ha vissuto lei e che dunque non possono reggere il confronto sul piano interpretativo in un pezzo denso come questo. VOTO: 7

  • PLANES – Sergio Sylvestre

Nuovo singolo per il gigante buono reduce da Sanremo ma già in forte declino nelle classifiche. Si ritorna all’inglese conservando, però, quell’animo soul e black che caratterizza il vocione di Sergio che a delle strofe incedenti, in cui una possente batteria sancisce la cadenza, sostituisce un ritornello che si apre con tanto di falsetto prima di chiudersi un brevissimo bridge intimo essenziale per una nuova esplosione. Una certa ricerca di modernità esce allo scoperto ed il risultato è gradevole, sempre potente a livello vocale e trascinante nelle sue tinte ritmiche. Dal vivo impressionerebbe pure con questo ma il suo problema rimangono essenzialmente le radio dove voci come le sue oggigiorno faticano. VOTO: 7-

  • L’AMORE ANCORA ESISTE? – Michele Zarrillo

Anche Zarrillo archivia definitivamente il brano sanremese procedendo il percorso con un nuovo estratto dal nuovo album “Vivere e rinascere”. Ovviamente Zarrillo rimarrà Zarrillo ora e per sempre e dunque sorprese non ce ne sono ma agli amanti del genere piacerà anche questo nuovo singolo poggiato tutto su leggeri accordi di chitarra acustica e su di una batteria accompagnata da qualche eco di sintetizzatore. Rimane comunque uno Zarrillo in gran forma sia vocalmente che a livello di scrittura dove, pur continuando a evocare immagini ultra-sfruttate, rimane credibile ed efficace. Un buon pop d’autore nel suo pieno stile romantico ed eterno. VOTO: 6/7

  • LA DISCO MI RILASSA – Tommaso Pini e I Koko

Rimane eccentrico e incentrato nei suoni più estremi, ma anche più attuali, l’eclettico Tommaso Pini che qui incontra i Koko gettandosi a capofitto nella disco music. Non è uno dei suoi migliori episodi per quanto riguarda canticchiabilità e testo (a Sanremo aveva ben altro pezzo) ma conserva quelle sue caratteristiche di originalità e spensieratezza che lo contraddistinguono da sempre. Nel suo genere funziona anche se ha saputo fare di molto meglio. VOTO: 5.5

  • L’ANNO DELL’AMORE – Zucchero

Zucchero non lo si scopre certo ora e questo “capitolo sei” di Black Cat lo conferma assoluto re della ricerca di sonorità trascinanti e spensierate da accompagnare a testi non banali e scontati. Logicamente non è questo il miglior episodio di questo progetto ma è normale che sia così al sesto singolo estratto il che testimonia l’affetto che il pubblico continua a dimostrare a quest’artista capace sempre di risultare attuale. Non si distanzia dal suo genere continuando a fare quello che sa fare bene. Convince, come al solito, ma non stupisce. VOTO: 6-

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.