venerdì 22 Novembre 2024

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Nuovi singoli, settimana 11 del 2018: Michielin, Zilli e Scanu tornano in radio

Tutte le recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica

  • DENUNCIALO – Andrea Febo

Dopo la vittoria dell’ultimo Festival di Sanremo in qualità di co-autore del brano Non mi avete fatto niente e centro del vortice mediatico sollevatosi con le polemiche sul presunto plagio, Andrea Febo torna in scena anche come interprete dei propri brani con questa canzone dedicata al racconto della violenza. L’espressione del cantato richiama il mondo interpretativo ed espressivo del collega e amico Fabrizio Moro che, per tutto il corso del brano, non si fatica ad immaginare dentro questo brano. Il bridge con la continua ripetizione della parola “denuncialo” rompe, forse, fin troppo il castello di carte costruito fino a prima e rivela la fragilità di una canzone che appare quanto mai costruita a tavolino. VOTO: 5

  • FOGLIE DI UN TEMPO – Anthony e Vittorio Conte

I due giovani cantautori prestano la voce a questo interessante brano che unisce con efficacia il pop-rock e le nuove tendenze sonore ammiccanti l’elettronica. Piacevole e ben cantato con la distorsione della timbrica grazie ai sintetizzatori che accompagnano il racconto di un “mondo in bilico”. Si cerca di “ritrovare me stesso in un viaggio più libero” e sicuramente la canzone scorre via lasciando una buona impressione anche se non indimenticabile. VOTO: 6

  • LE LUCI DELLA CITTA’ – Coez

coez faccio un casinoNuovo singolo, nuovo tormentone e nuovo numero #1 assicurato nelle classifiche. Stavolta, però, Coez si lascia andare ad una dinamica vocale maggiore rispetto ai suoi ultimi standard rendendo il risultato uno dei punti nettamente più alti della sua discografia. Ovviamente rimane sempre presente la consuetudine delle doppie voci, dell’autotune a non finire e dei paradigmi consueti nelle tematiche. Piacerà a chi ama questo genere e sorprenderà, forse, coloro i quali vedono il trap come espressione sregolata e incomprensibile di parole. VOTO: 6+

  • BOLIVIA – Francesca Michielin

La ricetta seguita dalla giovane veneta per questo suo terzo nuovo singolo radiofonico è quella tradizionalmente seguita dai primi due estratti, campioni di passaggi radiofonici. Si parte lenti e misurati quasi come fosse una ballata ma poi tutto si apre nell’inciso in cui entra in gioco l’arrangiamento sintetico ed il ritornello dalla facile memorizzazione. In radio funzionerà sicuramente anche questa (anche se con una marcia in meno, forse, delle prime due hit) ma Francesca avrebbe potuto scegliere qualcosa di più convincente dal suo ultimo album per questa primavera. VOTO: 6.5

  • TRA LE VITE DEGLI ALTRI – Ministri

Il ritorno dei Ministri è, come sempre, potente e deciso nella sua espressione che trova nel timbro consumato e graffiato del proprio vocalist il punto di massima realizzazione e comunicazione. Ad uscire fortemente da questo brano, in particolare, è il tentativo di farsi più spendibili e diffondibili grazie ad un arrangiamento che mette (forse volutamente, forse no) da parte quella “cazzimma” rock che la band ha sempre dimostrato di avere nel DNA. Piacevoli e funzionali, forse anche più del solito. VOTO: 6.5

  • 1 X UN ATTIMO – Nina ZilliNina Zilli - Modern Art Sanremo Edition

La giovane e bella Nina tornata dall’ultimo Festival di Sanremo con le aspettative non esattamente ripagate lancia in radio già un nuovo estratto dal suo ultimo album d’inediti che, escluso il tormentone del suo ultimo autunno, le ha regalato ben poche gioie e soddisfazioni. Anche questo ennesimo estratto si rivela fin troppo debole, piegato su se stesso e lontano da quell’effetto di tormentone assicurato. Nina canta ma tutto scorre via senza alcun sussulto: non c’è più traccia del suo soul, della sua vocalità retrò, della sua personalità fuori dal coro. Canzone carina ma non basta. VOTO: 5.5

  • ED IO – Valerio Scanu

Valerio Scanu - Ed ioUno di quei brani che non ti aspetti e che arrivano come un fulmine al ciel sereno riuscendo a portare qualche cosa di nuovo nella monotonia del cielo azzurro disertato anche dalle nuvole. Scanu, a due anni dalla sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo, si ripropone con questo nuovo brano che dimostra tutta la sua maturazione che lo porta ora liberamente ad esplorare l’orizzonte della fede. In un intenso dialogo interiore che punta a voler riflettere su se stessi il cantante sardo esplora nuovi cieli cullato dalle firme preziose di Simonetta Spiri, il cui grandissimo talento autorale emerge nell’intensità di questo brano, e di Tony Maiello, che lascia il proprio marchio di fabbrica nella bellissima costruzione melodica della canzone che viene ancor più sottolineata da un perfetto arrangiamento orchestrale. In faccia alle mode e alla monotonia Valerio tira fuori, probabilmente, il miglior singolo della sua intera carriera che, forse, avrebbe meritato il palco dell’Ariston. VOTO: 8.5

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.