Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica
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EVA + EVA – Annalisa e Rose Villain
Continua a rielaborare i brani contenuti nel suo ultimo album d’inediti la brava Annalisa. Da un lato lo fa per un’evidente convenienza discografica dato che i duetti vengono premiati dalle logiche delle playlist digitali. Dall’altro lato, sicuramente, influisce anche la certezza che il pop di oggi vive di contaminazioni, collaborazioni e sperimentazioni per cui anche un nome alternativo come quello di Rose Villain può tranquillamente risultare un arricchimento per un brano come questo. Rispetto alla versione originale viene potenziata la dimensione ritmica dell’arrangiamento e creato il giusto spazio per l’inserimento dell’ospite. Annalisa conduce il pezzo direttamente a destinazione mentre, invece, Rose Villain si diverte a creare qualche variazione sul tema. Il risultato è indubbiamente quello di un brano efficace radiofonicamente, aderente all’oggi musicale e coerente con le ultime scelte artistiche di una Annalisa che si sta concentrando sempre più nell’individuazione di un proprio spazio artistico e sonoro nel presente. Con buona pace della sua vocalità sacrificata in questo genere di brani. Ma ce ne faremo tutti una ragione. VOTO: 6.5
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GIOVE – Deddy
Per accompagnare la ristampa del suo album di debutto Deddy sceglie di mandare in radio questa intensa ballata pop che pare saltare fuori dal repertorio di qualche suo ex collega di talent dei primi anni ’10. Solo la produzione, che utilizza un substrato elettronico e tanti strumenti campionati, tenta di attualizzare l’intera proposta. Il tema ovviamente è quello dell’amore che viene declinato con capacità seppur con un’originalità non troppo spiccata. Vocalmente non sfigura, in questo genere di proposte, quel timbro fanciullesco e ancora grezzo del giovane interprete torinese. Ciò che più manca, però, è l’individuazione di una chiara direzione artistica: se la scelta è quella di un certo tipo di pop si abbia il coraggio di sceglierlo fino in fondo rispettandone suoni e sviluppi produttivi. Voler cercare il pop anni ’10 ma condirlo con l’elettronica per fingerlo moderno è una scelta che non porta da nessuna parte e, anzi, confonde le acque. VOTO: 6
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NEI TUOI OCCHI – Francesca Michielin
Fa un passo indietro la cantautrice di Bassano del Grappa. Non lo fa sul piano della qualità della proposta ma piuttosto su quello della forma-canzone. Torna a cantare da solista dopo un disco di duetti che ha monopolizzato il suo ultimo biennio discografico. Torna, però, soprattutto a sposare una dimensione pop più distesa e meno condizionata da sperimentazioni e contaminazioni. La produzione, che la prima volta è curata anche dalla stessa Michielin, non fa a meno della componente elettronica ma non risulta eccessivamente invadente o condizionante. VOTO: 6
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MISS MONDO AFRICA – Fulminacci
Il grande pubblico non ha ancora colto la grande capacità autorale di questo giovanissimo artista romano ma ad ogni sua uscita radiofonica Fulminacci non fa che ribadire il proprio potenziale ed il proprio talento nella scrittura. Anche in questa occasione la sua penna si fa veicolo di una narrativa lineare, logica e ragionata senza risultare, tuttavia, eccessiva o fuorviante rispetto ai tempi. A condire il tutto c’è un cantato scanzonato ed una produzione che riprende con capacità quel mondo positivo, ricco ed orchestrale di un pop d’autore votato ai lustrini del canto popolare. VOTO: 7-
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MAMMAMIA – Maneskin
Dopo essere diventati il fenomeno del rock mondiale e della musica italiana nel mondo i Maneskin provano a stupire nuovamente con un singolo che, quasi obbligatoriamente, deve utilizzare la lingua inglese. Per Damiano e soci, tuttavia, non è una vera novità ed il salto non viene affatto percepito. Ciò che, invece, maggiormente stranisce è che, forse per la prima volta, il giovane gruppo romano rischi di ripetersi eccessivamente risultando poco spiazzanti. Molti sono i punti in comuni con l’ultima ‘I wanna be your slave‘ e con l’esaltazione di una trasgressività anche corporea che si vuole rendere evidente. Il suono è sempre deciso, la voce di Damiano precisa ed il pezzo ha il suo perchè ma non spettina per davvero. Forse è la mossa giusta per confermarsi nel mondo ribadendo la propria identità oppure, più semplicemente, dopo un periodo molto frenetico di idee ce ne sono poche. VOTO: 5
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LA PIU’ BELLA – Mecna e Coco
Il Raf del 1995 viene rivisto da un’accoppiata alternativa che sa rendere un brano iconico come “Sei la più bella del mondo” ancora attuale e spendibile nel presente sonoro. Se l’inciso del pezzo viene mantenuto fedelmente ribadendone la forza, le strofe vanno incontro all’utilizzo di qualche barra rap riscritte appositamente. Anche questa introduzione, comunque, ben si coniuga con la scrittura originale di Raf non stonando rispetto al risultato finale. La produzione risulta illuminata e ben calibrata e l’effetto finale non può che essere positivo. Merito di un’ottima base di partenza e di una riscrittura ben riuscita. VOTO: 6.5
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KUMITE – Salmo
Canta d’amore Salmo in questa occasione e lo fa andando in radio il che costituisce una novità piuttosto notevole per le sue scelte artistiche. Il primo estratto dal suo nuovo album d’inediti, “Flop”, presenta il rapper sardo più morbido e canterino che mai arrivando a sentirgli dire anche “punta solo su di te” il che suona come un verso particolarmente romantico se raffrontato con tante altre barre scritte in questi ultimi anni da una delle penne più taglienti. Ad ogni modo il tutto funziona anche in questa versione particolarmente soft e delicata ribadendo soprattutto la capacità produttiva (in questo caso ad opera di Takagi & Ketra) delle proposte di Salmo. VOTO: 6+
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LEONI AL SOLE – The Kolors
Par di sentire un pezzo di Tommaso Paradiso e la cosa stupisce per un singolo dei The Kolors che hanno indiscutibilmente da sempre una propria identità musicale ben definita. Il pezzo, effettivamente, è scritto dall’ex leader dei Thegiornalisti che, malgrado non sia accreditato come featuring, sembra proprio che ci abbia messo anche la voce in questo pezzo. L’operazione sicuramente risulta accusata se si fa riferimento alla missione di Stash e compagni di riattualizzare il linguaggio musicale anni ’80 tramite il recupero del sax, delle tastiere e di un certo tipo di elettronica. VOTO: 7
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Ilario Luisetto
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