venerdì 22 Novembre 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: emoziona Tiziano Ferro, sperimenta Francesca Michielin

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli radiofonici

  • LA DONNA CANNONE – Antonello Venditti e Francesco De Gregori

Il più grande classico che la penna e la voce di Francesco De Gregori hanno partorito in tutti questi anni di carriera finisce per essere inciso insieme al compagno di una fortunatissima tournée live. Sulla bellezza del pezzo e sul grado di poesia che i suoi versi custodiscono tutt’oggi non è possibile spendere altre parole. L’ingresso di Venditti in questo pezzo si rivela agilmente rispettoso e profondamente coerente con le intenzioni stesse. Piace l’idea di relegare l’ingresso vocale di Antonello all’apertura del primo inciso creando un effetto piacevole a livello di dinamica. Più misurato, invece, De Gregori s’incarica delle strofe risultando sempre padrone del piano narrativo. VOTO: 10

  • PEPPINO – Antonello Venditti e Francesco De Gregori

Meno famosa rispetto al classico di De Gregori, questa bellissima poesia nata dalla penna di Venditti ragiona su dogmi musicali simili ed accostabili. Le due voci si mischiano con più frequenza e riescono ad integrarsi una con l’altra rendendo giustizia ad una delle canzoni più delicate e sincere del repertorio del cantautore romano. Pubblicata nel 1986, oggi riesce ancora a risultare credibile e spendibile rivelando tutta la forza di una musica che non muore con il tempo. L’arrangiamento qui proposto è magistrale e perfetto per questa versione. VOTO: 9

  • OCCHI GRANDI GRANDI – Francesca Michielin

Non arresta la sua voglia sperimentale la giovane Francesca Michielin che con questo nuovo pezzo cambia nuovamente direzione musicale guardando verso un orizzonte simil-rock grazie ad una buona produzione curata con E.D.D. e Zef. Il ritornello c’è e si fa canticchiare con facilità rendendo spendibile la canzone che, tuttavia, rimane lontana dalle cose migliori che la cantautrice veneta ha proposto al pubblico in questi anni. La sensazione è che tutto questo sperimentalismo non stia portando da nessuna parte ben definita mentre, invece, ad una voce come quella di Francesca servirebbe esattamente la costruzione di un percorso definito. VOTO: 6.5

  • LA VITA SPLENDIDA – Tiziano Ferro

C’è tanto della scrittura di Brunori Sas in questo ritorno musicale di un Tiziano Ferro che sceglie nuovamente la dimensione della ballad per il proprio come-back discografico da collocare, come da tradizione, sul finire dell’anno. L’influenza del cantautore calabrese si sente nel fraseggio del testo in cui Tiziano s’inserisce con la sua vocazione pop e con una timbrica vocale sempre profondissima che esalta la partenza piano e voce. Il pezzo cresce con progressività inserendo l’orchestra e una leggera sessione ritmica che serve a rendere credibile e appetibile il tutto ma che non sposta Tiziano e la canzone stessa dai binari di un classico d’altri tempi. Meno radiofonico di sempre rispetto alle altre apparizioni d’apertura per un disco ma poetico come raramente è successo. Fatica ad entrare in testa da subito ma la bellezza del testo compensa tutto il resto e vien da pensare che Tiziano, forse, ha scelto definitivamente la via della maturità. VOTO: 8

  • NON DIRLO A NESSUNO – Virginio

Adotta ancora lo schema della ballata d’amore da sporcare con elementi di attualità sonora Virginio per questo nuovo singolo radiofonico. Il pezzo sfrutta una vocalità che si trattiene dentro registri misurati e mai sopra le righe sposando un arrangiamento altrettanto calibrato entro regimi mai del tutto esplosivi. A mancare al pezzo, probabilmente, è proprio quell’elemento di esplosività e di compiutezza che risultando assente lascia all’ascoltatore la sensazione di un qualcosa da rivedere e completare. Le premesse delle strofe erano delle più positive ma l’inciso non cattura risultando, forse, troppo soft. VOTO: 6

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.