Tutte le recensioni dei nuovi singoli in radio
- HASTA LUEGO – Alessandro Casillo
Fuori dal circuito di Amici di Maria de Filippi l’ex vincitore di Sanremo Giovani si ripropone con questi ritmi latini e suoni confezionati per i quali l’alta rotazione radiofonica sembra stravedere. Peccato che il giovane cantautore milanese non sia nelle condizioni di potersi imporre al pubblico, tanto meno alle radio. La canzoncina di per sè c’è e funziona sotto la luna delle estati passate in riva al mare con una chitarra acustica e qualche bottiglia di superalcolici da sgolarsi per chiudere in allegria la “notte lunghissima”. Semplice, orecchiabile ma scontatissima. VOTO: 5-
- CHISSA’ SE MI PENSI – Carmen Ferreri e GionnyScandal
Si aspettava forse tutt’altri risultati Carmen Ferreri per il suo ritorno discografico dopo parecchi mesi di lavoro al suo primo album ufficiale. E, invece, l’accoglienza è stata quanto mai debole malgrado un progetto che in alcuni suoi punti merita perlomeno una chance. Questo nuovo singolo non è certamente tra le cose a cui si faceva riferimento ma, d’altronde, è l’unica cartuccia con qualche possibilità di farsi notare in questo momento. Niente testi impegnanti o melodie ariose capaci di premiare l’intensità dell’interprete ma soltanto un duetto frivolo con il rapper di turno che le scaraventa addosso valanghe di autotune e di versi che raccontano l’ennesima storia d’amore al capolinea. In sostanza è la solita coppia rapper-vocalist femminile che han portato fortuna ai vari Fedez-Michielin o Shade-Federica. La ricetta sarà buona anche questa volta? Lo auguriamo ad entrambi ma, forse, i tempi son passati… VOTO: 5
- E’ UN’ALTRA COSA – Francesco Gabbani
Quando si è al top si può soltanto cadere in basso soprattutto se il successo di cui si gode è principalmente frutto di un tormentone radiofonico azzeccato e non di un intero progetto artistico che pian piano attira e fidelizza il pubblico. Il Francesco Gabbani dopo Occidentali’s karma è, però, un qualcosa che convince esattamente il periodo d’oro di Magellano. Il ritorno è esattamente come ce lo so poteva aspettare: una bella canzone che si fa canticchiare con allegria e gusto pur senza scimmiottare le mode attuali dell’elettronica, dell’autotune e delle collaborazioni abusate. Attenti a non fermarvi all’appiccicoso verso dell’inciso che dice “l’estate dentro ai tuoi occhi è un’altra cosa” perchè il testo è, come sempre, molto più ambizioso e “fastidioso”: “non ho più capito se il popolo ha ragione o se il popolo è impazzito”, giusto per citare un vero. Farà ballare in parecchi. VOTO: 8
- NOTTURNA – Enrico Nigiotti
Difficilmente ci si poteva immaginare Nigiotti dentro un sound così frivolo se ci si ricorda di lui quasi ed esclusivamente per l’episodio sanremese ed il precedessore ad X-Factor. In realtà, però, il cantautore di Livorno ha dimostrato di tanto in tanto questo animo semplice e leggero capace di affermarsi con capacità e coerenza in brani come questo. Il fischio dell’inciso non può che richiamare l’attenzione (LP docet) donando quell’aspetto ipnotico di cui un brano ha assolutamente bisogno per affermarsi in radio d’estate. Una conferma che non fa che far del bene alla carriera di un artista sempre capace di raccontarsi. VOTO: 7++
- SIAMO – Eros Ramazzotti
Esaurita la quota estiva in pieno inverno ecco che Ramazzotti torna a fare quello che fa pressochè da sempre. Meglio sentirlo in un brano come questo che sostanzialmente non mette in padella nulla di nuovo che in un brano ridicolo come quello in duetto con Luis Fonsi che, ad eccezione delle radio, in ben pochi hanno apprezzato. Dario Faini fa sentire il suo personale tocco autorale condendo tutto il brano con tastiere che Tommaso Paradiso avrebbe reso al meglio. Ramazzotti ci prova cantando un amore che non ha competitor ma il risultato è convincente solo a metà: manca la vera variazione sul tema capace di attirare l’attenzione. Il riferimento, poi, al fatto che “più bella cosa non c’è” lo si poteva anche evitare. Brani come quelli difficilmente torneranno a passare per le corde vocali di un cantautore che ormai da qualche anno ha perso l’ispirazione. VOTO: 6
- IL SENSO – Fiorella Mannoia
Aver parlato così apertamente di coraggio nel prendere posizione e fare la propria parte nelle sfide dell’Italia di oggi non ha portato particolarmente fortuna a Fiorella Mannoia che ha visto un lancio più timido delle previsioni per il suo nuovo (bel) disco d’inediti. Ecco, dunque, che si corre ai ripari mandando in radio l’unico brano davvero movimentato e contemporaneo che, d’altronde, può adattarsi alla stagione estiva. Firmano Zibba e Giulia Anania e la produzione ripropone quelle sporcature di elettroniche sperimentate nel passato progetto e messe prepotentemente da parte in quest’ultimo lavoro. Piacevole, fresca e trascinante anche se il testo si concede una parentesi per ricordare che non ha senso “parlare di diritti se poi non siamo tutti uguali”. VOTO: 6/7
- I PASSI DELL’AMORE – Irene Grandi
Il ritorno sulle scene di Irene Grandi ci mancava come l’aria. D’altronde il suo ultimo progetto con i Pastis era piuttosto di nicchia e non così esaltante radiofonicamente parlando. La scelta per avviare i festeggiamenti del suo venticinquennale carriera passa attraverso una bella ballata pop-rock che si poggia tutta su di un avvolgente e caldo arpeggio di chitarra acustica su cui la cantautrice toscana racconta l’evolversi di un amore. L’avevamo lasciata qualche anno con il desiderio di diventare più intima e delicata ma ora “tornare insieme forse cambierà la nostra vita”: lei ed il ritmo non si possono separare. Un ritorno piacevole e fresco anche perchè “la felicità ha la forma delle nuvole” come canta lei in questo inciso ispirato. VOTO: 7.5
- CARTAGENA – Ivana Spagna e Jay Santos
E’ questo il ritorno di una regina assoluta della musica italiana da troppo tempo in penombra per quel che riguarda l’attenzione mediatica e musicale. Ivana Spagna si dedica così ad un brano perfetto per l’estate facendo proprie quelle atmosfere latine del reggae che tanta fortuna hanno portato a parecchi suoi colleghi nelle ultime estate. Ci si aggiunge anche l’animo di Jay Santos che di musica sudamericana, per propria natura, se ne intende parecchio. La fusione è interessante, il ritmo incalzante e l’accoppiata funziona anche se la canzone si rivela piuttosto semplicistica. Diciamo che lo possiamo accettare come escamotage per farsi nuovamente notare dal distrattissimo pubblico delle estati d’oggi ma Ivana è capace di ben altro. VOTO: 6+
- TEQUILA E SAN MIGUEL – Loredana Bertè
Loredana Bertè sembra non voler stare troppo distante dal successo dopo che per anni è stata reclusa in una sfera di cristallo senza alcuna possibilità musicale. Ed ecco, dunque, che per la stagione estiva trova l’ispirazione per un nuovo brano radiofonico che palesamene ha il compito di replicare il successo di Non ti dico no. Producono Takagi e Ketra (e si sente) ma, stavolta, scrivono Calcutta e Tommaso Paradiso che, per l’occasione, mettono da parte i loro estremismi testuali e rimangono abbastanza neutri con le immagini da evocare. Funziona e conferma Loredana in uno stato di grazia che fa indubbiamente piacere a tutti i suoi estimatori. Le radio apprezzeranno anche questa volta e la spingeranno parecchio. C’è, però, da ammettere che rispetto alla passata annata questa volta il pezzo è più debole. VOTO: 7
- PAROLACCE – Sergio Sylvestre
Mancava da tanto il gigante buono e la sorpresa di ritrovarlo in un brano così particolare e lontano dal suo mondo è, proprio per questo, duplice. Il pezzo si basa tutto nelle continue pause e ripartenze che la dinamica della melodia e del cantato impongono dall’alto alla canzone che così diventa incessante. Il risultato spiazza e sorprende rendendo difficilmente immaginabile se questa possa essere davvero la giusta via per una voce così importante ed intensa come quella di Sergio che qui si ritrova a scimmiottare Mahmood e le sue intenzioni interpretative. Convince a metà, insomma. VOTO: 6+
- TRY TO C – Tish
La ragazza nel serale di Amici di Maria de Filippi è stata designata come la rivale canora di Giordana Angi con la differenza che questa è riuscita a ritagliarsi un posto nel cuore del pubblico e nel mercato discografico ben definito mentre, invece, la rossa cantautrice serba sembra sopravvivere soltanto grazie alla protezione di Rudy Zerbi. In questo suo nuovo episodio radiofonico mette in campo tutto il suo potenziale di orecchiabilità e contemporaneità pur continuando a rifugiarsi nella lingua inglese che cela le grandi falle nell’interpretazione e nell’assimilazione della lingua italiana a cui, prima o poi, dovrà rassegnarsi, come tutti. Orecchiabile ma non basta per affermarsi in un talent show. VOTO: 6-
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Ilario Luisetto
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