Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica
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NON DIRE UNA PAROLA – Baby K e Alvaro Soler
Cosa succede quando metti insieme i due hitmaker delle ultime estati? Baby K dopo essersi abbinata ai Boomdabash ripete l’operazione contattando Alvaro Soler per un singolo che dovrebbe farci compagnia nel corso del prossimo autunno. Lei si trova sempre più a proprio agio con il cantato tanto da rinunciare a gran parte delle distorsioni. Lui si presta a cantare anche in italiano per la prima volta risultando credibile. Il tutto ovviamente è condito da una chitarra gitana su cui gira tutto il brano secondo le tradizionali melodie latine. La canzone funziona e cattura l’ascoltatore che ha ancora voglia, dopo un’estate particolarmente ricca da questo punto di vista, di un ascolto leggero e disimpegnato. VOTO: 6.5
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MENO MALE – Beba e Willie Peyote
Accoppiata inattesa con Beba che si propone, come di consueto, in modo contemporaneo ricercando un ritornello incisivo ed un sound ricco e sostenuto. Willie Peyote s’inserisce su questo clima e sorprende il suo riuscire a risultare credibile e spendibile. La vera protagonista rimane comunque Beba che, pur volendo suonare efficace e spendibile nell’attualità musicale, non finisce nel rischio di un eccessivo scimmiottamento altrui o qualcosa di simile. VOTO: 6
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BLU CELESTE – Blanco
Nel giorno della pubblicazione del suo primo album d’inediti manda in radio questo nuovo singolo che si discosta nettamente dalle sue proposte precedenti. Via le sovrapproduzioni, via l’energia tipica delle sue interpretazioni e via l’ammiccamento alla contemporaneità sfruttando alcuni elementi particolarmente efficaci. Resta un pezzo delicatissimo che ha un arrangiamento tutto (o quasi) basato su di un pianoforte che accompagna la voce di Blanco che s’incarica di riempire totalmente la scena. Difficile immaginare un brano così in radio o in cima alle playlist su Spotify ma Blanco ha già dimostrato di saper invertire le previsioni. Di fatto lui è la voce dell’anima contemporanea e la narrativa di una generazione pronta a riscoprire il sentimento nei propri testi. E’ la rinascita della luce della melodia italiana dopo il buio di anni confusi. VOTO: 7+
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EL SENDERO – Caparezza e Mishel Domenssain
Il punto di partenza per lo sviluppo di questo pezzo è l’inciso di Mishel Domenssain su cui Caparezza inserisce le proprie strofe dando una dinamica ai propri versi non eccessivamente serrata e più distesa di quanto mostrato in altre occasioni. Il risultato è come sempre efficace e trascinante anche in ottica radiofonica pur non rientrando in una delle qualche mode sonore e musicali del momento ma, piuttosto, proponendosi come qualcosa di alternativo e diverso. VOTO: 7
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KATI’ – Dargen D’Amico
Canta più che mai Dargen d’Amico che, dopo diverse avventure nelle vesti di autore, torna a proporsi in prima persona con un pezzo che sfrutta ritmiche attuali e cerca di creare un bit elettronico che possa funzionare con efficacia anche grazie ad un arrangiamento particolarmente ricco e completo. C’è il ritornello pop da canticchiare con facilità e le strofe “rappate” con leggerezza che, comunque, cambiano la dinamica del pezzo completando le esigenze di un pezzo d’oggi. VOTO: 5.5
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L’ULTIMA PAROLA – Laioung
Ad apertura di un nuovo album ricchissimo di contenuti Laioung ha posto, sia nella tracklist che in rotazione radiofonica nazionale, questo pezzo che sfrutta ritmiche che presentano un sottofondo etnico/tribale ed un utilizzo vocale particolarmente scuro e profondo nelle timbriche scelte. Il risultato che ne deriva è quello di un pezzo che non rischia l’effetto-tormentone ma che, piuttosto, si mantiene lineare. Si racconta ancora di una “tipa” tra aneddoti d’amore. Non troppa originalità insomma. VOTO: 5
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ORA TI CANTO IL MARE – Negramaro
Arrivano da un album (‘Contatto‘) che non gli ha riservato troppa fortuna ed hanno, dunque, l’urgenza di correggere il tiro e magari provare a capire che cosa non abbia funzionato nella loro virata più elettronica che mai. Ecco che arriva, dunque, questo inedito che s’inserisce con coerenza nell’idea strumentale dell’intero progetto ma che risulta più credibile grazie al recupero di una vocalità centrale nella costruzione del brano. Giuliano Sangiorgi non rifiuta di tornare ad essere il perno della propria musica e si presta a doppie voci, aperture importanti e all’utilizzo di timbriche riconoscibili da subito. Il resto lo fa un sound piuttosto innovativo per il gruppo salentino ma che funziona benissimo realizzando un brano che in radio, c’è da scommetterci, impazzirà. Come riprendersi da un passaggio a vuoto cambiando pelle ma non troppo. VOTO: 8
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TI BACIO ANCORA MENTRE DORMI – Sottotono
Dopo l’efficace ‘Mastroianni’ i riuniti Sottotono propongono in radio questo nuovo estratto dal loro ultimo album. Un singolo che, forse, suona meno convincente dal punto di vista radiofonico del precedente ma che ha, nella produzione e nel cantato, quelle sfumature capaci di trasformare anche questo brano in un possibile candidato per l’alta rotazione. Tormento in questi ultimi anni ha sviluppato una capacità canora sempre più precisa e in questi ultimi brani ha la possibilità di dimostrarlo con qualità. VOTO: 7
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DOMENICA – Tiromancino
E’ un ritorno quanto mai melodico e lineare quello dei Tiromancino che non sono mai stati troppo irruenti nella loro proposta musicale ma che questa volta appaiono particolarmente distesi. L’inciso, che poggia su di un arpeggio di chitarra su cui si è costruito poi l’intera produzione, non crea un distacco troppo netto rispetto a tutta la parte restante del brano privilegiando l’idea di una continuità progressiva del pezzo. Si racconta d’amore, di quel desiderio di “non lasciarci mai” per vivere una vita che appaia una continua “domenica”. Leggeri, lineari e puntuali. VOTO: 7
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AMORE TOXIC – Villabanks e Random
Una relazione tossica fa da sfondo alla narrazione di questo brano che sfrutta tante parole per tracciare lo sviluppo di un testo all’interno del quale qualche parola si fa fatica a percepire fin dal primo ascolto anche per colpa di una produzione distorsiva che, coniugata ad uno scandire non ottimale, non facilita la comprensione. Random si coniuga con efficacia al mondo artistico di Villabanks non facendo percepire all’ascoltatore uno stacco eccessivo tra le due voci. Un pezzo leggero che non si fatica ad ascoltare. VOTO: 6-
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Ilario Luisetto
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