giovedì 10 Ottobre 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: Loredana Errore è una fuoriclasse, Giusy Ferreri ancora regina dell’estate

Tutte le mini-recensioni dei nuovi singoli in radio

  • MOVIMENTO LENTO – Annalisa e Federico Rossi

L’accoppiata non è una novità come nemmeno la canzone che era già stata inserita in versione solista nell’ultima ripubblicazione dell’artista savonese. Per l’estate anche Nali finisce, dunque, per giocarsi la carta del reggae con un pezzo che torna ad allontanarla dall’aurea sanremese di voce imperiosa per catapultarla nuovamente in un’atmosfera sbarazzina che molte altre sue colleghe hanno sperimentato negli ultimi anni pur non godendo della sua ugola. L’intervento di Federico Rossi si riduce a far da supporto ad Annalisa utilizzando un’impostazione timbrica particolarmente minimale che non colora di tinte troppo accese la sua voce ma riesce ad esaltare, per contrasto, la lucentezza della Scarrone. Insieme funzionano e danno un senso a questo pezzo più di quanto avrebbe fatto la versione solista. VOTO: 7-

  • DIECIMILA BUGIE – Cioffi

E’ una ripartenza per il giovane Cioffi che solo un anno fa muoveva i suoi primi passi nel mondo della musica. Per questa nuova occasione la scelta è quella di avvicinarsi ad un linguaggio più universale e condivisibile per raccontare di una storia d’amore finita. L’aspetto testuale, forse anche per questa scelta, diventa più semplice da comunicare e si fa accompagnare da un impianto produttivo più complesso e completo. L’effetto finale è quella di una buona power-ballad con sfumature di mengoniana memoria nell’arrangiamento che, coniugato alla voce del giovane artista salentino, finisce per avvicinarsi particolarmente a nuove leve del pop italiano come Emanuele Aloia di cui Steve Tarta (che anche qui produce con maestria) è il produttore. Più pop che mai, meno intimo di altre occasioni ma, forse, più spendibile. VOTO: 6.5

  • TATTICA – Fulminacci

Parte con una chitarra acustica in primo piano che non siamo abituati ad ascoltare in questo modo nel contesto radiofonico. Poi il brano evolve e si colora di un suono deciso e pieno che accompagna una doppia linea vocale del cantautore romano che, comunque, sceglie saggiamente la via di non sbraitare ma di cantare in maniera lineare e pulita. Il brano beneficia di questa scelta e gode di tutta l’energia che la musica riesce a genere senza ricorrere a strane “tattiche” (giusto per rimanere in tema) produttive. Semplicemente “parliamo di tutto, dei sogni, del mondo, del fatto che ti amo di brutto, di sbagli che ho fatto…”. Fulminacci sempre illuminato. VOTO: 8

  • SPACCOTUTTO – Legno

Uno dei migliori progetti attuali dell’indie-pop italiano si ripropone per quest’estate con questo singolo che si dota di un fischiettio contagioso per risultare ancora più efficace e contagioso. La scelta di canticchiare per qualche verso annullando quasi l’accompagnamento musicale pare straniante ma si giustifica con l’esplosione che, poi, genera nell’aprire il ritornello che si propone godibile e facilmente memorizzabile. La profondità vocale di questa pasta timbrica risulta particolarmente adatta anche a questo tipo di brani riuscendo ad uscirne valorizzata e, ancora una volta, a fuoco. VOTO: 6/7

  • NON C’E’ PERICOLO – Loredana Errore

Il brano escluso dalla commissione che ha composto il cast dell’ultimo Festival di Sanremo viene comunque pubblicato dall’artista siciliana. Riccardo Quagliato e Stefano Paviani si dimostrano una coppia di autori perfetti per la voce della Errore che, dopo l’illuminata ‘Torniamo a casa’, torna a proporsi in una ballad pop-rock che mette da parte gli sperimentalismi sonori più estremi per mettersi a disposizione di un’artista che non ha bisogno di escamotage per brillare. Fin dal primo verso l’ecclettismo vocale di Loredana si mette in primo piano e la inquadra alla perfezione rendendola riconoscibile. Il pezzo, poi, cresce, evolve e racconta della bellezza di una vita per la quale vale sempre la pena combattere perchè “andrà benissimo”. Insieme alla voce cresce anche l’arrangiamento che gode di un bellissimo uso delle chitarre che sostengono anche la continua crescita del graffiato timbrico che, sul finale, arriva finalmente a liberarsi totalmente poggiandosi su di un bridge da pelle d’oca. Sentirla dal vivo sul palco dell’Ariston sarebbe stato il degno coronamento di un’artista fuori dal comune a livello vocale ed interpretativo oltre che di una (ennesima) bella canzone capace di esaltarne le doti. Chapeau. VOTO: 9

  • FINO A CHE NON TI ODIERO’ – Lowlow e Ghemon

Connubio inedito tra due artisti riconosciuti come due fuoriclasse ma da sempre facenti parte di una nicchia musicale più ricercata nei gusti e nella condivisione. Il flow di Lowlow è una delle cose più belle proposte dal rap-cantautorale italiano in tutti questi anni. Piace tornarlo a sentirlo alle prese con delle strofe dense di immagini e di narrativa con una capacità e verve interpretativa che da un po’ non si sentiva. Ghemon rimane una voce pazzesca che, quando si trova a confrontarsi con melodie un po’ più ampie come in questo caso, brilla sempre di una luce tutta particolare. VOTO: 7++

  • ABITANTE DI UN CORPO CELESTE – Ron

E’ un Ron dotato di una scrittura sempre sognante e piacevolmente positivamente delicata. Ron è dotato di una di quelle pochissime voci capaci di raccontare e questo è l’elemento chiave per rendere un “cantante” un “artista”. Per anticipare l’uscita di un nuovo album d’inediti viene scelto questo brano che, seppur si debba confrontare con una sbraitante stagione estiva, non risulta affatto fuori stagione. La scelta di affidarsi ad un arrangiamento orchestralmente pieno che sfrutta con abilità la componente ritmica dona una sensazione di leggerezza e di spensieratezza che ben si accostano alla stagione calda. VOTO: 7

  • ARIZONA – Sonohra

Il duo veronese torna a proporsi con un nuovo singolo che si apre con la chitarra acustica ma che, ben presto, si popola di un arrangiamento ritmicamente ben più ricco. Il cantato dei due fratelli si rivela ancora dotato di qualche ricciolo gorgheggiante vecchio stampo che, però, per gli amanti di un certo utilizzo dello strumento vocale, si rivela interessante da sentire inserito in un pezzo dal sapore tipicamente estivo. Pur non adottando la ricetta reggaeton la canzone risulta perfettamente adattabile alla stagione estiva e dotata di un suono particolarmente compatto. Fa venir voglia di ballare per davvero. VOTO: 7=

  • SHIMMY SHIMMY – Takagi & Ketra feat. Giusy Ferreri

Non c’è due senza tre. Questa è la regola. Non fanno eccezione nemmeno Takagi & Ketra che, dopo aver sperimentato un’estate insieme ad Elodie, tornano ad affidarsi alla voce regina dell’estate. Giusy Ferreri non fatica ad entrare in sonorità reggae che non le sono affatto nuove. Il tutto viene poi declinato, a livello produttivo, verso un mondo ispirato al mondo arabo che, però, non fa che da contorno ad una ricetta che, di fatto, di nuovo non ha sostanzialmente nulla. Rispetto al solito manca soltanto un intervento rap o straniero che spezzi ma, dopo qualche ascolto, non se ne fa più caso. Che gli si vuol dire? Funzionerà a forza di sentirla e già dal secondo ascolto non ci si può esimere dal canticchiarla. Hanno vinto anche questa volta. VOTO: 7.5

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.