Tutte le mini-recensioni dei nuovi singoli radiofonici
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MI FIDERO’ – Marco Mengoni e Madame
Un altro artista numero uno del pop anni ’10 pare essere caduto vittima dello streaming e delle logiche del mercato digitale tanto che un bell’album come “Materia (Terra)” ha dovuto attendere 3 settimane prima di conquistare il disco d’oro. Sono ormai lontani anche per lui i tempi di un disco di platino alla prima settimana di vendita. Nonostante i risultati siano migliori di quelli di molti altri (titolati) colleghi, comunque, il tentativo di accontentare anche le playlist non tarda ad arrivare e, dunque, ecco entrare in rotazione radiofonica l’unica tracce (forse) davvero adatta per tale scopo grazie al duetto con l’inflazionata Madame. Il rischio di confondersi tra le proposte viene sventato grazie alla produzione intelligente di Tino Piontek che usa l’elettronica ma senza ad assomigliare troppo al sound di oggi preferendo creare, piuttosto, un tappeto leggero che possa accompagnare l’ascolto più che determinarlo. Ha tutta l’aria di poter essere una nuova ricetta per il tormentone. VOTO: 7.5
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GOODBYE – Nashley
E’ un rap-pop fondato sulla pulizia e sulla commistione dei due generi quello che Nashley propone già da qualche tempo con efficacia. In questo nuovo singolo l’attenzione finisce al racconta di un amore dove la voce si poggia ad una regolazione meccanica risuonando metallica ma ugualmente credibile nel momento in cui sceglie di non spingere mai verso un rap troppo evidente. Un bel brano che dimostra come anche chi nasce con le barre deve affrontare, prima o poi, l’esigenza di un’espressione più distesa. VOTO: 6
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L’ANGELO CADUTO – Salmo e Shari
Sceglie la voce delicatissima di Shari per il suo nuovo singolo radiofonico il rapper sardo guardando ad una tradizione già efficace che accosta rap e pop al femminile. In effetti, anche in quest’occasione l’accostamento funziona senza troppi problemi e contribuisce a dare alla giovane voce un’occasione importante per lanciarla presso il grande pubblico. Proprio Shari è il punto focale della canzone con quella sua timbrica fin troppo forzatamente “angelica”. La scelta indiscutibilmente ben si sposa con l’intento del brano ma, contemporaneamente, da il senso di essere troppo artificiosa come scelta. Superato il momento necessario per l’assimilazione della timbrica il brano scorre via con gradevolezza e misura anche grazie ad un testo ben cucito. VOTO: 7+
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TEMPO DA CONSUMARE – Simona Molinari
Si arricchisce di un nuovo brano il percorso discografico di rinascita di Simona Molinari. Dopo una bellissima “Davanti al mare“, la voce partenopea si affida alla scrittura e alla produzione del sempre illuminato Fabio Ilacqua. L’occasione è quella che racconta di chi guarda al passato con nostalgia e di chi, invece, continua a guardare avanti: due atteggiamenti che hanno in comune soltanto il valore del tempo. Simona interpreta con la sua solita classe dando alla propria vocalità un’impronta ancor più eterea che ben si sposa con un impianto sonoro orchestrale che ricorda anche l’impronta jazz e blues da cui proviene. VOTO: 7
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Ilario Luisetto
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