venerdì 22 Novembre 2024

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Pagelle nuovi singoli: Tiziano Ferro torna melodico, Alberto Urso rimane classico

Tutte le recensioni dei nuovi estratti radiofonici

  • QUANTE VOLTE – Aida Cooper

Per celebrare la musica di Mia Martini la sua storica vocalist, Aida Cooper, ha scelto di partire da una delle canzoni più belle scritte dalla stessa voce calabrese che, in realtà, diede sempre il proprio meglio come interprete rispetto ai suoi episodi da cantautrice. In questa sua versione la Cooper fa valere tutta la sua voce e quel suo timbro soul e black che ben si sposa con le tinte della Mimì della sofferenza e della maturità. L’arrangiamento viene modernizzato con una resa sonora più ovattata e la voce mette tutta la sua intenzione nel testimoniare e trasmettere la propria potenza espressiva e tecnica che, forse, Mimì aveva qui messo in ombra per lasciare spazio anche ad un po’ di sensualità e dolcezza. VOTO: 6.5

  • E POI TI PENTI – Alberto Urso

Il ritorno del tenore che vinse Amici qualche mese fa torna ora a farsi sentire spalancando le porte all’autunno e alla stagione delle ballate d’amore potenti, romantiche e sensuali. La sua voce rimane una perfetta espressione di dolcezza e leggerezza che sa mettersi sempre abilmente a disposizione della canzone che, in questo caso, gli arriva dritta dritta dalla penna di Kekko Silvestre dei Modà che, va detto, continua a presentarsi come un’abile autore per il mondo pop-tradizionale. Il tema è sempre quello dell’amore che viene e che va con qualche figura retorica che di certo non suona come una novità esattamente come tutto il mood del pezzo che non si discosta da quel pop-lirico che mette in fila un acuto dietro l’altro (a volte esagerando). L’elemento più piacevole è la batteria che entra nella seconda parte e che smuove un po’ la situazione non lasciando tutta la scena alla voce che, comunque, a tratti sembra voler strillare troppo. Less is more! Malgrado tutto ciò a Sanremo avrebbe raccolto applausi: in radio, invece, non si sentirà nemmeno per sbaglio. VOTO: 7

  • AL DI LA’ DELL’AMORE – Brunori Sas

E’ un brano difficile il nuovo singolo di Brunori Sas che torna sulle scene dopo la grande esplosione di popolarità derivata dal suo ultimo progetto discografico. Il cantautore calabrese si dedica al racconto di un amore pur senza rinunciare alla sua aspirazione di dipingere anche la società alla quale è puntuale il richiamo in più parti del testo (“supplicando chi viene dal mare di tracciare di nuovo il confine fra il bene ed il male. Ma questi vogliono solo rubare: alzare la casse e fare rumore fuori dal torto e dalla ragione, un branco di cani senza padrone che fanno finta di non vedere, che fanno finta di non sapere che si parla di uomini, di donne e di uomini”). A non capire il reale senso del testo il brano non colpisce poi particolarmente ma Brunori ha bisogno di attenzione e di uno studio non superficiale. Chapeau. VOTO: 8.5

  • LE PERSONE SERIE – Daniele Magro

Va di sottrazione Daniele Magro che in questi anni ha consolidato uno straordinario talento autorale che gli permette oggi con facilità di raccontarsi in modo compiuto e sensato. Musicalmente la vocazione rimane (fortunatamente) quella del soul che, caso più unico che raro, riesce ancora a sposare la lingua italiana nella sua produzione cantautorale. In questo suo nuovo singolo Daniele mette l’accento sul racconto sacrificando, forse, quell’aspetto musicale che spesso lo aveva portato a comporre dei brani facilmente orecchiabili e radiofonici. Questa volta, però, l’obiettivo è dare un messaggio, raccontare una storia, la propria storia, anche a costo di non tirare fuori il ritornello che si ricorda dopo due ascolti. In compenso, però, la voce di Daniele è quell’elemento che fa venire il brivido lungo la schiena e l’atmosfera è quella perfetta per quando passeggi solo di notte per le vie di una Milano sotto la pioggia. VOTO: 7+

  • AQUILONI – Michele Merlo

Che il ragazzo avesse dalla sua una penna davvero degna di nota lo si era capito già da qualche tempo ma stavolta il giovane Michele Merlo mette sul piatto il pezzo della vita (almeno finora) scrivendo il miglior testo della sua giovane carriera. Parte lento, sussurrato e quasi parlato poggiandosi su di un solo pianoforte per poi esplodere all’improvviso su di un ritornello che coinvolge tutta l’orchestrazione e apre le doppie voci per dare dinamica ad un cantato orecchiabile. La seconda parte del brano recupera il parlato ma lo fa con intensità e irruenza sfociando anche in un’espressione più convinta, dura e diretta. La canzone meriterebbe un posto importante nell’attualità musicale e non solo. Pezzo fantastico! VOTO: 9

  • TI VOLEVO DEDICARE – Rocco Hunt, J-Ax e Boomdabash

E’ la prima collaborazione tra i tre artisti anche se, in realtà, le loro rispettive penne si sono incrociate più di qualche volta anche per mettersi al servizio di altri interpreti. La canzone è totalmente ad appannaggio dei Boomdabash (Rocco Hunt e la sua voce si fatica a riconoscerli) e del loro sound salentino che si fa movimentato e perfetto per la rotazione radiofonica che siamo curiosi di capire come accoglieranno ora questo pezzo che in estate avrebbe sicuramente fatto bene. J-Ax si inserisce nel tutto con una strofa tutta sua che, in realtà, aggiunge poco o niente alla canzone e, anzi, ne spezza il ritmo funzionale e perfetto. A volte saper rifiutare le collaborazioni non è un male o una dimostrazione di egoismo: essere ovunque riduce notevolmente l’effetto sorpresa e l’ispirazione. VOTO: 7

  • ACCETTO MIRACOLI – Tiziano Ferro

Tiziano corre ai ripari dopo un singolo estivo che, malgrado una produzione colossale, non è riuscito a lasciare davvero il segno nel suo pubblico di riferimento. Per l’autunno la scelta più saggia, dunque, è parsa una gran bella ballata che riporta l’artista di Latina a raccontare la vita, il dolore e l’esperienza. L’evoluzione, però, sta, proprio, in quel verso che conclude l’inciso: “fermo gli ostacoli, accetto miracoli”. Tiziano non soffre più, ha capito come valorizzare la sua vita, come viverla al meglio e come trasformarla in quell’esistenza che ha sempre desiderato e sognato. Il testo, co-scritto con Giordana Angi (e qui si sente particolarmente il suo zampino) e Antonio Iammarino è uno dei più belli tra quelli dei brani di Ferro, la musica paga lo scotto dell’essenzialità che è la vera novità di questo brano che consapevolmente non vuole essere la classica ballad. Less is more, anche stavolta. Basterà per le radio? Forse si, forse no. Per il pubblico debole di cuore, però, basta e avanza: il poeta dell’amore e della vita è tornato. VOTO: 8/9

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.