sabato 7 Dicembre 2024

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“Paloma”, il refrigerante cocktail estivo di Fred De Palma e Anitta – RECENSIONE

Disponibile dallo scorso 3 luglio il nuovo tormentone estivo del cantautore torinese classe ’89

Dopo D’estate non vale e Una volta ancora, Fred De Palma mette a segno la terza hit estiva consecutiva, affiancato questa volta dalla popstar brasiliana Anitta. Squadra che vince si cambia, questo ci piace, altrimenti si corre il rischio di ripetersi, di non proporre qualcosa di nuovo e di creare nell’ascoltatore un “effetto déjà-vu”.

Il king dell’estate italiana (suo il tormentone 2019 ad aver ottenuto il maggior successo in termini di vendite) torna con un brano che non cavalca l’onda dei precedenti, seppur surfa sempre nell’oceano delle hit da spiaggia, ma in una direzione leggermente diversa e con il vento contrario, per via dell’ingente quantitativo di proposte balneari che, anche quest’anno, non si sono fatte attendere.

Premetto di non essere mai stato un fan del reggaetton, anzi le ultime analisi hanno evidenziato una certa allergia e intolleranza al genere, ma Fred De Palma è riuscito nel delicato compito di interiorizzarlo, stravolgendolo dal suo interno, italianizzandolo e rendendolo personale al 100%. Strizzare l’occhio è una cosa, copiare e scimmiottare un’altra, di conseguenza bisogna attribuirgli il giusto lungimirante merito.

La voce di Anitta aggiunge quel tocco in più, permettendoci la conoscenza di una delle ugole brasiliane più promettenti degli ultimi anni. In conclusione, Paloma non è altro che un refrigerante cocktail estivo da sorseggiare in riva al mare, che segue una ricetta vincente seppur rivisitandola con altri ingredienti e sonorità, in modo da dare quel giusto tocco di novità che anche d’estate vale… una volta ancora.

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Paloma | Video

Paloma | Testo

Dimmi che tutto adesso è come sembra
che la nostra vita è ritornata come prima
e se guardo fuori dalla finestra
il sole sta scaldando ancora
il mondo mentre gira

E tu sei come quella melodia
perché ti ho sempre in testa
notte e giorno e non vai via

dimmi che nonostante tutto tu sei mia
che voglio dare un nome a tutta questa nostalgia

Questa notte chiama
il vento soffia
la tua voce fino a qui

cantando Paloma
in giro per le strade
come a Medellin

Non importa se
se una canzone
che sa il mio nome

che importa se la notte
è ancora lunga

aspettavo l’alba
e aspettavo te, te

Ti ho visto lì da sola
e mi sono chiesto
se una così bella
si innamora
 di uno
che è cresciuto tra
i palazzi in quella zona

Ma tu mi hai detto tutto
senza dire una parola

scusami se vado veloce

Oi suavecita, ¿quieres bailar esta noche?
Sento il cuore che si capovolge
e non mi ha mai battuto forte così

Questa notte chiama
il vento soffia
la tua voce
fino a qui

cantano Paloma
in giro per le strade
come a Medellin

Non importa se
se una canzone
che sa il mio nome

che importa se
la notte è ancora lunga
aspettavo l’alba
e aspettavo te, te

Basta che mi tocchi
anche solo un secondo

e il mare mosso
poi diventa calmo

voglio i tuoi occhi
per guardare il mondo

e le tue labbra per dimenticarlo, uebe

Vorrei portarti con me
dove nessuna nostra paura può farci male

Non importa se
se una canzone
che sa il mio nome

che importa se
la notte è ancora lunga
aspettavo l’alba
e aspettavo te, te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.