Affrontiamo un tema collegandoci ad una canzone
L’ultimo album di Eros Ramazzotti, “Vita ce n’è”, è aperto da una canzone intitolata “Per il resto tutto bene”. A dire la verità lo stesso album (di cui qui la nostra recensione) si conclude proprio con la medesima canzone proposta in collaborazione con Helene Fischer.
Traccia numero uno e traccia numero quindici creano un cerchio perfetto che apre e chiude il disco con il medesimo contenuto presentato prima ad una e poi a due voci. Tralasciando questi aspetti tecnici in questo spazio che si occupa di creare dei collegamenti tra le tematiche affrontate dalle canzoni e i vari aspetti che riguardano la nostra quotidianità non possiamo esimerci dal prendere in considerazione la difficoltà e la delicatezza del momento che stiamo vivendo.
Nella sua “Per il resto tutto bene” Eros Ramazzotti riassume una serie di problematiche dovute alla mancanza di senso di responsabilità. La descrizione in musica del noto artista romano vede al centro un mondo a pezzi flagellato da egoismo, indifferenza, incapacità di guardare oltre il proprio orticello. Come se la vita fosse una gara al continuo inseguimento della tendenza, al continuo parlare prima degli altri e più forte degli altri. Come se ogni evento fosse un’occasione per dimostrare chissà cosa a chissà chi. Come se la realtà fosse un gioco in cui se chi ci circonda non riconosce che siamo stati più bravi non andiamo a dormire tranquilli.
“Per il resto tutto bene” è un invito a guardare oltre il proprio orizzonte visivo per prendere consapevolezza del fatto che “Il bene perda sempre troppo spesso contro il male”. Per questo c’è un’urgente necessità di cambiare, soprattutto in settimane come queste in cui serve abbandonare le partite individuali per difendere la causa di una partita comune. Dal concetto più volte evidenziato nella frase “Ognuno fa quello che gli conviene” occorre avere ben chiaro che ora non c’è spazio per ragionamenti di questo tipo.
E se la canzone denuncia una serie di elementi negativi ecco che serve essere in grado di saperli individuare ed eliminare. La somma delle frasi di “Per il resto tutto bene” conduce ad un risultato inequivocabile che è la mancanza di responsabilità, dote indispensabile sempre, a maggior ragione nelle situazioni di emergenza. Senso di responsabilità che è la cura morale per tutti i mali elencati da Eros Ramazzotti. Nei giorni che stiamo vivendo credo che esso si identifichi nella presa di consapevolezza da parte di tutti del proprio ruolo e del rispetto nei confronti degli altri.
Non è una gara a dimostrare che sappiamo più del nostro vicino. Se proprio non riusciamo a non vedere la vita come una sfida facciamo in modo di amplificare al massimo gli effetti positivi che il nostro ruolo ci permette di creare. Abbiamo mille modi diversi per far star bene gli altri in base a quelle che sono le nostre capacità e i nostri compiti. E il non fare niente, attività a cui non siamo evidentemente abituati e che ci è stata chiesta, vediamola come una scelta per il bene degli altri. Scegliere di non fare, se quel fare può togliere qualcosa di importante a qualcuno. È anche questo amore. Ricordiamocelo sempre, per favore.
In conclusione vorrei invece sottolineare il senso di responsabilità che molte persone stanno dimostrando in queste settimane. Mi riferisco a chi mette a disposizione se stesso e il proprio ruolo per tutelare gli altri. Facciamo il nostro e lasciamo fare agli altri il loro. In situazioni di questo tipo ci rendiamo davvero conto di chi siano i veri eroi dei nostri tempi. Eroi di tutti i giorni, e in modo particolare di questi.
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