giovedì 21 Novembre 2024

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Piero Pelù: guida all’ascolto di “Pugili fragili”, istruzioni per l’uso

Disponibile da venerdì 21 febbraio il nuovo album del rocker toscano, scopriamo insieme i dettagli

Quarant’anni di musica celebrati con un nuovo lavoro di inediti, questo e molto altro ancora è “Pugili fragili” di Piero Pelù, un disco che mescola presente, passato e futuro in un unico flusso rock-emozionale. Reduce dall’esordio sanremese con Gigante, l’artista toscano mette a segno un nuovo tassello della sua cavalcata discografica, tra l’impegno con i Litfiba e il proprio percorso solista. Nove brani nuovi di zecca più una cover, “Cuore matto” di Little Tony, proposta anch’essa sul palco dell’Ariston nella serata dedicata alle canzoni protagoniste della storia del Festival. Tante le collaborazioni presenti, dal producer Luca Chiaravalli a Greta Thunberg (che presta la voce nel brano d’apertura), passando per prestigiose firme quali: Davide Simonetta, Francesco Sarcina de Le Vibrazioni e Andrea Appino degli Zen Circus.

Disponibile nei negozi tradizionali e negli store digitali a partire da venerdì 21 febbraio, “Pugili fragili” esprime le molteplici anime di Pelù, spaziando tra melodia e ritmo, il tutto condito dal ben dosato uso dell’elettronica, equilibrata con sapienza da Chiaravalli per garantire una buona traslazione nella dimensione dal vivo, in vista del Pugili fragili Live 2020 che andrà in scena dal prossimo luglio nelle principali città italiane, cominciando da alcuni importanti festival estivi: il 3 luglio al Rugby Sound Festival di Legnano, il 10 luglio al Marostica Summer Festival, il 16 luglio all’Anima Festival di Fossano (Cuneo), il 19 luglio all’Oversound Festival di Molfetta (Bari), il 23 luglio al Valmontone Outlet di Roma, il 1 agosto al Festival delle Crociere di Grosseto, il 19 agosto al Festival I Colori Dell’Olio di Presicce (Lecce) e il 3 settembre al Verona Folk Festival. 

A proposito dell’album, Piero racconta: «La collaborazione con Chiaravalli è stata positiva, tra noi si è instaurata una sinergia artistica e umana incredibile, tutto quello che speravo di poter aggiungere alla mia musica è arrivato. Abbiamo litigato dalla mattina alla sera, “Pugili fragili” è il compromesso tra due forze che alla fine sono andate nella stessa direzione. Dal punto di vista tematico ho affrontato diversi argomenti, mentre per quanto riguarda l’aspetto musicale era importante per me toccare  generi musicali differenti, proprio come accaduto in questi quarant’anni sia da solo che con i Litfiba. Tutta questa somma di energie è esplosa sul palco dell’Ariston così come l’avevamo in mente, anche se non è stato facile, avevamo di fronte una forte scommessa. “Gigante” è una canzone nella quale credo, all’interno ci sono argomenti presenti in tutto l’album, a partire dal tema della rinascita. In questo pezzo c’è sia l’incoscienza che la progettualità, mi considero un istintivo ma, al tempo stesso, razionalizzo tanto ciò che faccio, una doppia anima con la quale convivo da sempre»

Riguardo al Festival, prosegue: «L’approccio è stato totalmente easy, non mi interessava la gara, l’ho sempre dichiarato, ero lì per festeggiare il mio quarantennale nella musica. Sono arrivato a quell’età in cui o ti diverti o ti dai all’orto (sorride, ndr), ho optato per la prima scelta perché penso di riuscire ancora a trasmettere la giusta energia all’esterno. La musica è un po’ la mia ragione di vita, credo di avere ancora molto da dire, perché ho un vissuto che non mi allontana dalla realtà, un po’ per scelta, un po’ per necessità. La mia vita è un rodeo continuo, un ring perpetuo in cui l’avversario cambia in continuazione, può essere il mercato che continua oppure il pregiudizio di chi pensa che il rock sia morto da decenni, per poi accorgersi scippando borse a Sanremo che non è affatto così! Tra l’atro mi hanno detto solo dopo che quella che “avevo preso in prestito” aveva un valore di 5.000 euro… io l’agitavo come fosse una borsetta delle mie figliole (sorride, ndr), ho rischiato davvero di fare una figuraccia in diretta, ma questo è lo spirito che mi contraddistingue e mi fa sentire libero, vivo».

«Ora più che mai ho cercato di coniugare la musica col mio impegno ambientale – conclude Piero – non è un caso che “Pugili fragili” inizi con “Picnic all’inferno” e finisca con “Canicola”, due canzoni con due stili completamente diversi ma che affrontano lo stesso tema. Devo ringraziare i miei genitori che da bambino hanno insegnato, sia a me che a mio fratello Andrea, a lasciare i luoghi in uno stato migliore di come li abbiamo trovati, per amore dell’ambiente e per gli altri. E’ questione di altruismo, raccattare plastiche non è un gesto da sfigati, bensì un atto rivoluzionario, oggi più che mai».

Pugili fragili | Tracklist

  1. Picnic all’inferno
  2. Gigante
  3. Ferro caldo
  4. Pugili fragili
  5. Luna nuda
  6. Cuore matto
  7. Nata libera
  8. Fossi foco
  9. Stereo Santo
  10. Canicola

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.