Rap Italy, le generazioni dell’hip hop a Sanremo 2025

Rap Italy

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. A cura di Mattia Cantarutti

Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro.

Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.

Rap Italy, le generazioni dell’hip hop a Sanremo 2025

“Nuovo anno, nuovo album”, così rappò Tedua nel lontano 2020. Trasformiamo di conseguenza questa barra in “nuovo anno, nuovo Sanremo”. Dopo l’approfondimento precedente riguardante i rapper e il Festival della canzone italiana, ci concentriamo oggi su un recap dedicato ai rapper e alle rapper di questo 2025. 

Tra gli esordienti dell’anno troviamo Bresh e “La tana del granchio”. L’esponente della nuova scuola genovese arriva al Festival dopo anni ricchi di successi, anche grazie all’ottimo risultato di critica e di pubblico dell’album “Oro blu”.

Per chi volesse fare dei compiti per casa: vi raccontiamo e consigliamo Bresh attraverso “Parà” con Tedua, le hit “Angelina Jolie” e “Guasto d’amore”, ma anche la meno conosciuta “La Presa B e La Presa Male” con Francesca Michielin (anche lei in gara in questa edizione). E ancora l’intensa “Svuotatasche”  e l’ottima “Andrea”. Tra i feat realizzati dall’artista possiamo citare “Mare Mosso” sempre con Tedua e la profonda “Mezzanotte in punto” di Night Skinny.

Altro nuovo arrivato dal rap a Sanremo 2025 è il trapper Tony Effe con “Damme ‘na mano”. L’artista viene da un 2024 da urlo, il suo secondo album da solista vanta infatti attualmente ben quattro dischi di platino. Con un’estate da protagonista grazie all’estiva “Sesso e samba” in compagnia di Gaia (curiosamente pure lei in concorso quest’anno), Tony cercherà di mantenere vivo il grande successo mainstream ottenuto.

Nel suo caso i citati compiti per casa consistono nel doveroso recupero di “Pillole” con Sfera Ebbasta e Geolier, Miu Miu, Effe, Colpevole, Luce a Roma con l’ex socio Side Baby. Un featuring non sempre ricordato a dovere è “Pass” con Tedua. Vi consigliamo anche “Paura e delirio a Milano” di Ghali, in compagnia di Side Baby e Pyrex. E per restare in tema DPG, raccontati anche loro su Rap Italy, vi ricitiamo l’immortale trappata di “Sportswear”.

Per ultimi, ma decisamente non per importanza, nel campo degli esordienti in gara a Sanremo restano Shablo e Guè, accompagnati da Joshua (giovane e recente scoperta del talentuoso team di Shablo) e Tormento. La canzone che porteranno si chiamerà “La mia parola”.

Nel caso di Shablo, parliamo di un producer attivo sulla scena dagli inizi 2000, con un percorso storico e manageriale veramente da urlo. Per quanto riguarda Guè, il rapper già presente in altre forme nei vecchi Sanremo, vanta un percorso estremamente intenso e ricco di eventi, raccontato pure in questo caso nella nostra rubrica( e che tornerà nel racconto del rap italiano prossimamente!). In questo caso vi consigliamo delle canzoni forse atipiche vista la mole a disposizione, ovvero alcune collaborazioni precedenti tra i due. E allora ecco “Le leggende non muiono mai” con Don Joe, “Kriminal” con Gemitaiz e Samurai Jay, “Too Old to Die Young”, “Venezuela” un Red Bull 64 Bars, “Ti amo, ti odio” con Roshelle e Mecna e “25 Ore” rmx con Ernia.

Passiamo ora a chi ha già affrontato il percorso della gara a Sanremo. Troviamo quindi il ritorno di Achille Lauro, “Incoscienti giovani” è la canzone che riporterà il poliedrico artista romano all’Ariston. Per omaggiare i suoi inizi trap, vi affidiamo quindi alle note di “Maharaja”, “Ragazzi Madre”, “La Bella e la Bestia”, “Amore mi” e “Non Sei Come Me”.

Altro rapper in gara è Fedez, raccontato pure lui nel corso di Rap Italy, ad attenderci sarà la sua proposta per Sanremo 2025: “Battito”, brano che speriamo possa lanciare un risvolto positivo ad una carriera in ripresa. Con personaggi estremamente mainstream come Fedez è difficile consigliare dei brani meno noti, possiamo provare consigliandovi “Ti vorrei dire”, “Una cosa sola” con Danti, “Alza la testa” con J-Ax, “Generazione Boh”, “Amnesia” e “Leggeri Leggeri”.

Arriviamo a Rocco Hunt e “Mille vote ancora”. Il rapper torna all’Ariston carico e con un 2025 tutto da segnare. Del rapper partenopeo, estremamente carico anche lui di grosse hit nel suo repertorio, vi consigliamo “Fa O Brav” con i fortissimi Yung Snapp, Mv Killa, Lele Blade e il presente Emis Killa.

Non dimentichiamo Rose Villain (in arrivo con “Fuorilegge”) e Rkomi (porterà “Il ritmo delle cose”), di cui nel primo caso citiamo invece “Lamette” con Salmo, “Brutti Pensieri” con thasup, la bellissima “Cartoni animati” e “Hattori Hanzo” con Madame. Per quanto riguarda Rkomi, vi rimandiamo direttamente all’approfondimento a lui dedicato!

Torna anche Willie Peyote con “Grazie ma no grazie”, l’artista ha un percorso molto lungo e variegato. Possiamo provare conducendovi a “Io non sono razzista ma…” e “Le chiavi in borsa” feat Dutch Nazari.

Concludiamo quindi questa lunga lista tornando a “La mia parola” di Shablo, eccoci quindi a Tormento, vera e propria leggenda del rap italiano. Del suo periodo da solista possiamo consigliarvi infine le collaborazioni con Tiromancino e J-Ax nelle bellissime “Per Quel Che Ne So” e “Acqua su Marte”. Vi citiamo inoltre un brano molto sottovalutato, ovvero “2 Gocce di Vodka”. Se volete ingannare l’attesa di sentire rappare Tormento con Guè, ecco a voi “Anime Inquiete”. La lista potrebbe proseguire con i lavori con Primo e con Big Fish nei Sottotono, insomma le canzoni sono davvero tante. Terminiamo citando un’ultima chicca rimasta forse troppo nascosta: la sentita “Occhi diversi” di Grido in featuring proprio con il nostro Tormento.

Questo Sanremo 2025 si presenta quindi come un’edizione particolarmente significativa per il rap italiano, con una forte presenza di artisti che rappresentano diverse generazioni e stili del genere. Dagli esordienti come Bresh della nuova scuola genovese, a un veterano come Guè, fino a leggende come Tormento, il Festival propone un panorama variegato che testimonia la definitiva consacrazione del rap nel mainstream musicale italiano. La presenza di artisti come Tony Effe e producer come Shablo, inoltre, dimostra come il festival stia abbracciando più sfumature della scena rap contemporanea. Questa edizione segna quindi un ulteriore passo avanti nel percorso di integrazione tra il rap e il più tradizionale Festival della canzone italiana.

Scritto da Mattia Cantarutti
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