Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare
Dopo un periodo di crisi creativa vissuto negli anni ’80, due partecipazioni al Festival di Sanremo nel 1991 con “Spalle al muro” e nel 1993 con “Ave Maria”, il ritrovato successo commerciale con il precedente disco “Quando non sei più di nessuno”, per Renato Zero arriva il tempo delle conferme, l’inizio di una nuova fase della sua carriera. “L’imperfetto” ĆØ il titolo del disco che segna la definitiva rinascita del cantautore romano, il primo dell’era Sony, l’artista torna ad ottenere grandi consensi sia dal punto di vista delle vendite che per quanto riguarda la critica.
Con questo lavoro, Zero sfiora i massimi livelli della sua ispirazione, abbracciando sonoritĆ melodiche ed essenziali, fatta accezione del primo estratto “Felici e perdenti”, un brano funky-pop che strizza l’occhio al mondo delle radio. A contribuire alla sua rinnovata ascesa sarĆ soprattutto “Nei giardini che nessuno sa”, Ā una profonda ballad di rara bellezza dedicataĀ agli ultimi, quelli che la societĆ considera diversi, inabili, emarginandoli e abbandonandoli in cliniche, case di cura e luoghi in cui la vita rallenta o, spesso e volentieri, del tutto si ferma.
Tra le altre tracce degne di nota, spiccano “Amando amando”, “Facce”, “Digli no”, “Aria di pentimenti”, “Dubito” e “Chi”, quest’ultima una delle canzoni più rappresentative della poetica dell’artista, composta a quattro mani con Dario Baldan Bembo, inspiegabilmente non estratta come singolo promozionale.
Prodotto daĀ Phil Palmer, l’album esprime una forte componente internazionale, pur mantenendo una buona ossatura melodica tipica del cantautorato all’italiana, fronte di cui Renato Zero ĆØ uno degli indiscussi protagonisti, abile a destreggiarsi e a trasformarsi a seconda delle stagioni e dei colori, ma senza mai snaturarsi.. proprio come un vero poeta-camalentone.
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L’imperfettoĀ | Tracklist e stelline
- Amando amando
(Gianluca Podio, Renato Zero) - Aria di pentimenti
(Gianluca Podio, Renato Zero) - Facce
(Danilo Riccardi, Renato Zero) - Roma malata