La nostra rubrica dedicata agli emergenti che ci scrivono
Nel nostro appuntamento settimanale dedicato alla nuova musica italiana con Risponde Recensiamo diamo spazio a tutte le proposte che ogni settimana ci arrivano dagli artisti emergenti nostrani. Con il supporto della piattaforma internazionale di ‘Groover’ diamo modo ogni settimana ai giovani talenti che ci scrivono di ricevere un nostro feedback, di poterci contattare direttamente e di veder pubblicati nei nostri canali i loro brani (qui trovate spiegato esattamente come funziona).
Se anche tu vuoi proporci il tuo progetto e vuoi che sia pubblicato su ‘Risponde Recensiamo’ l’unico modo per farlo è cliccare sul banner qui sotto, inviarci il brano ed attendere, entro 7 giorni, il nostro feedback e la pubblicazione:
FURIOUS URGENT REVOLUTION – Homesick
Durata piuttosto anomala per i tempi del pop contemporaneo che, ormai sempre più, si sta appiattendo attorno al limite dei 3 minuti. Ciò che, però, colpisce di più non è lo sviluppo psichedelico dell’arrangiamento che parte minimale e si gonfia poi con l’elettronica ma la timbrica vocale particolarmente scura e profonda tanto da rivelarsi non abituale nello scenario pop. Quando, poi, evolve verso una dimensione più rock tutto rientra nella norma e trova un suo perchè.
NEBNO – Distance
Potrebbe sembrare una perfetta musica d’atmosfera per quella capacità di giocare con intimità e profondità con i suoni e le immagini che queste riescono a creare nella mente di un ascoltatore disposto a lasciarsi trasportare. Un buon motivo per ricordarsi che la musica è tanta proprio per soddisfare le diverse esigenze.
QUOROOM – Appeso all’aria
Su di un accompagnamento strumentale piuttosto classico si sviluppa la costruzione di un brano tipicamente cantautoral-pop nelle proprie intenzioni. Le voci accompagnano lo sviluppo narrativo senza creare troppi ghirigori ma appoggiandosi sullo sviluppo quasi folk di un arrangiamento tutto strumentale ed acustico che fa risaltare le caratteristiche del brano.
SIMONE SARTINI – L’amaro nei bicchieri
Un buon pezzo che unisce con coerenza la contemporaneità alla tradizione senza snaturarla. Testo apparentemente poco impegnativo ma che, in realtà, porta con sè un significato ben preciso ed identificabile dall’ascoltatore. Un piacevole pop-rock ben suonato e mai urlato che anche per questo riesce a conquistare con piacevolezza l’ascolto.
Ilario Luisetto
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