Recensione del nuovo lavoro discografico del cantautore
La musica è parole e note ma non solo. La musica è spesso emozione da vivere e rivivere ogni volta allo stesso modo e, contemporaneamente, in modo nuovo. Ed è proprio quell’emozione che giustifica il senso stesso della musica perchè una canzone senza un appiglio di verità , senza un sentimento di profondità e senza il dovuto e necessario pugno allo stomaco mentre la si ascolta vale poco o niente. Ed è quella stessa emozione che puntualmente ritorna ad ogni ascolto presentandosi, magari, anche con delle sfaccettature diverse capaci di suscitare ricordi delle lacrime versate su di quelle stesse note qualche tempo prima, degli abbracci scambiati sotto ad un palco di un concerto o dei sorrisi regalati mentre una canzone scorreva in sottofondo ad un bar.
I ricordi. Ecco a cosa servono davvero le canzoni. Ed è proprio a questo che aspira, e a cui forse ha aspirato da sempre, Roberto Casalino con la sua musica che finalmente ha scelto di racchiudere tutta in Il fabbricante di ricordi, il suo nuovo album da cantautore che restituisce al pubblico i suoi maggiori successi autorali degli ultimi 10 anni con la sua voce.
Lo scorrere delle tracce non può che essere un fiume in piena di ricordi e di emozioni per chi ha vissuto questi ultimi anni del grande pop all’italiana, quello delle grandi e giovani voci capaci di conquistare le masse attraverso la radio e la televisione ma soprattutto per mezzo di canzoni che con un linguaggio semplice e diretto hanno saputo raccontare di emozioni e comune vivere quotidiano.
A proposito di rock e duetti nell’album svetta la nuova versione di Cercavo amore che nella primavera/estate del 2012 spopolò con la voce di Emma riflettendone anche le vicende private ed amorose. Qui la salentina dona la propria vocalità a Casalino per mettere in scena una versione ancor più decisa e determinate nelle intenzioni interpretative. Non solo un ritornello che spinge con forza nella parte ritmica dell’arrangiamento ma anche un’attitudine vocale che alterna con efficacia sensualità e forza arrivando a credere che l’amore fosse davvero nella persona che si aveva davanti agli occhi prima di rendersi conto che “mi hai detto ti amo, io me ne fotto”. Un connubio perfetto per il miglior duetto del disco.
A proposito di duetti Emma interviene anche nella più recente Mi parli piano che, invece, gioca tutta o quasi la sua struttura sul supporto del pianoforte che sostiene la crescita vocale dei due artisti che uniscono le proprie voci fin da subito per raccontare (in un testo che a tratti profuma di vera poesia pop) un amore ormai troppo distante ed invivibile. C’è poi l’altra salentina della musica italiana, Alessandra Amoroso, che da il meglio di sè in Sul ciglio senza far rumore, vera e propria gemma che Casalino cucì come un sarto sulle corde vocali della stella di Amici di Maria de Filippi valorizzandone la profondità timbrica che qui Alessandra saggiamente e generosamente sa mettere anche da parte per valorizzare il proprio partner. Ugualmente interessante ma, forse, meno ispirata è l’ultima Trova un modo dove i due viaggiano, forse, con due intenzioni differenti: più delicata lei, più prepotente lui.
Acquista punti, rispetto, alla versione dell’interprete originale A un isolato da te, che Francesco Renga portò al Festival di Sanremo nel 2014 dovendola obbligatoriamente “oscurare” rispetto all’ottima ‘Vivendo adesso’ che gli firmava Elisa. Qui, Casalino riesce a mettere in scena tutta la sua profondità vocale che da senso e peso a parole importanti che ricordano di chi “piuttosto che essere normale hai scelto di essere felice”: un mantra che dovrebbe appartenere ad ogni vita umana.
Completano il percorso di questa tracklist Per sempre, altro episodio sanremese che qui viene totalmente stravolto nell’arrangiamento vocale non replicando il blues ed il soul retrò della vocalità di Nina Zilli che proprio con questa canzone aveva toccato il proprio apice artistico nel 2012, la Distratto che Francesca Michielin interpretò come proprio singolo di lancio ad X-Factor avvalendosi anche della fortissima firma e dinamica musicale di Elisa che qui il cantautore di Latina è abile a non richiamare alla memoria dando la sua personale chiave di lettura, e la celebre L’essenziale che nel 2013 trionfò al Festival di Sanremo dando una seconda vita a Marco Mengoni che la valorizzò grazie ad una vocalità unica pur operando una netta sottrazione estetica rispetto ai suoi primi passi. Sottrazione che lo stesso Casalino qui opera ricercando una propria intimità e profondità che non si discosta poi molto dalle intenzioni dell’interprete di Ronciglione.
Difficile selezionare le cose migliori perchè tra un disco di hit ognuno andrà a scegliere quella che più emozioni gli ricorda come è giusto che sia per un disco che, come questo, ha l’obiettivo di arrivare al cuore delle esperienze di ciascuno in modo proprio e diverso da quello di tutti gli altri.
Migliori tracce |Â L’essenziale – Mi parli piano – Cercavo amore – Sul ciglio senza far rumore
Voto complessivo | 8.7/10
Tracklist |
- Diamante lei e luce lui Â