venerdì 22 Novembre 2024

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Sabrina Salerno fedele alla sua internazionalità in “Voices” – RECENSIONE

Disponibile in rotazione radiofonica e in digital download dal 30 novembre il nuovo singolo dell’artista

Sabrina Salerno VoicesIl tempo sembra essersi fermato per Sabrina Salerno, una delle icone dell’italo-disco anni ’80, genere riconosciuto a livello internazionale che non ha mai smesso di influenzare le successive generazioni. A quattro anni di distanza dal precedente singolo “Colour me” (prodotto dall’americano Rick Nowels), l’artista torna con “Voices”, brano che anticipa l’uscita del nuovo album previsto per il 2019. Il pezzo, in radio dal 30 novembre, è firmato dalla stessa Sabrina insieme a George Santana e Javy Selfert, prodotto da Mauro Ferrucci e Tommy Veedistribuito da Sony Music. Sonorità pop elettroniche fanno da tappeto ad un testo quantomai ispirato, riferito a quelle voci della nostra coscienza a cui, a volte, preferiamo non dare ascolto.

In un momento storico in cui si tende a dire tutto ma, in sostanza, si arriva a dire poco o niente, c’è ancora chi predilige un certo tipo di contenuto e preferisce non lasciare nulla al caso, parole comprese. Forse, il segreto di un successo così trasversale e longevo è proprio questo: dispensare messaggi, andare oltre al ritmo ballabile o ad un inciso orecchiabile, lasciare un segno tangibile, qualcosa che vada al di là delle solite “canzonette”, come definite dal buon Edoardo Bennato.

«Negli ultimi due anni, tra una pausa e l’altra del tour francese, mi sono dedicata alla musica e alla produzione di nuove canzoni – racconta la cantante – il tutto è avvenuto con il supporto di due giovani autori spagnoli George Santana e Javy Seifert con i quali è nato immediatamente un ottimo feeling. Abbiamo lavorato su una decina di brani. “Voices” musicalmente rappresenta quella che sono oggi». 

Questo e molto altro ancora è Sabrina Salerno, una showgirl completa che negli anni ha saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico a livello internazionale, arrivando a vendere oltre venti milioni di dischi in più di trent’anni di carriera. Musica, cinema, teatro e televisione, sono tante le forme artistiche sperimentate nel corso del suo fortunato percorso, con grande professionalità e senza lasciare nulla di intentato, mettendosi in gioco, rischiando, uscendo ogni tanto dalla propria zona di comfort, reinventandosi all’occorrenza, fino ad arrivare a superare le mode, le etichette e qualsivoglia tipo di confine spazio-temporale.

Voices | Video

Voices | Testo

Voices, we hear them calling
buried among the noises
shameless we keep on walking
hiding behind our worries

Voices, telling a story
but no one’s taking notice
will we live on ignoring
the ones that keep on falling?

Voices, telling a story
but no one’s taking notice
(gotta be a way, there’s gotta be another way)
will we live on ignoring
the ones that keep on falling
(gotta be a way, gotta be another day)

Nous sommes les enfants du monde
les battements du coeur
les voix de demain

J’antend toutes ces voix
seules autour de moi
qui me disent tout bas
que tu n’aimeras que moi
J’antend toutes ces voix
seules autour de moi
il y a trop de pourquoi
mais pas assez de toi

Voices we hear them calling
buried among the noises
shameless we keep on walking
hiding behind our worries
voices telling a story
but no one’s taking notice
(gotta be a way, there’s gotta be another way)

Will we live on ignoring
the one’s that keep on falling
(gotta be a way, there’s gotta be another way)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.