martedì 3 Dicembre 2024

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Sanremo 2010, viaggio nella storia del Festival

Dopo la vittoria di Marco Carta si aggiudica il titolo Valerio Scanu, un altro figlio del talent show di Maria De Filippi. Tra i giovani si afferma Tony Maiello

Sanremo 2010 Antonella ClericiLa sessantesima edizione del Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 16 al 20 febbraio del 2010, è stata affidata ad Antonella Clerici, quarta donna a condurre in solitaria la kermesse canora dopo Loretta Goggi, Raffaella Carrà e Simona Ventura. Venticinque le canzoni in gara suddivise, come al solito, nelle due categorie “Campioni” e “Nuove Proposte”. Alla vigilia della rassegna canora, suscitò diverse polemiche l’esclusione di Morgan, reo di aver confessato in un’intervista del suo uso abituale di cocaina come antidepressivo. Tra i veterani della sezione big, segnaliamo i ritorni di Simone Cristicchi, Enrico Ruggeri, Irene Grandi, Arisa, Malika Ayane, Fabrizio Moro, Irene Fornaciari, Nomadi, Nino D’Angelo, Pupo, Toto Cutugno, Povia e i Sonora, oltre agli interessanti debutti di Marco Mengoni, Noemi, Maria Nazionale, Luca Canonici, Emanuele Filiberto di Savoia e del vincitore Valerio Scanu, sul gradino più alto del podio con la celebre “Per tutte le volte che”, composta per Pierdavide Carone.

Tra le Nuove Proposte, invece, spiccano le presenze di Nina Zilli, i La Fame di Camilla (capitanati da Ermal Meta), Nicolas Bonazzi, Luca Marino, Jacopo Ratini, i Broken Heart College, Jessica Brando, Romeus, Mattia De Luca e Tony Maiello, che si aggiudica il titolo con “Il linguaggio della resa”. Svolta epocale per i giovani, le canzoni vengono rilasciate prima dell’inizio del Festival, sia in radio che nel web, con l’intento di agevolare l’ascolto da parte del pubblico e di dare maggiore visibilità agli emergenti. Numerosi gli ospiti musicali presenti nelle cinque serate, tra cui ricordiamo Jennifer Lopez, Mary J. Blige, Bob Sinclar, Susan Boyle, i Tokio Hotel, Miguel Bosé, Elisa, Francesco Renga, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Massimo Ranieri, Riccardo Cocciante e Nilla Pizzi.

Top e Flop di Sanremo 2010

Top
1. Valerio Scanu  – “Per tutte le volte che”
2. Marco Mengoni – “Credimi ancora”  
3. Noemi – “Per tutta la vita”     

Flop
1. Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici – “Italia amore mio”  
2. Nino D’Angelo e Maria Nazionale – “Jammo jà”  
3. Broken Heart College – “Mesi”

Sanremo 2010 Marco MengoniAd imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani dalla kermesse oltre alle due canzoni vincitrici, nelle rispettive categorie, “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu tra i big e “Il linguaggio della resa” di Tony Maiello tra i giovani, saranno soprattutto Credimi ancora di Marco Mengoni e “Per tutta la vita” di Noemi. Tra gli altri brani di successo presenti in quest’annata, ricordiamo: “Ricomincio da qui” di Malika Ayane, La cometa di Halley di Irene Grandi, “Il mondo piange” di Irene Fornaciari (con la partecipazione dei Nomadi), “Malamorenò” di Arisa, “L’uomo che amava le donne” di Nina Zilli, “Non è una canzone” di Fabrizio Moro, “Meno male” di Simone Cristicchi, La notte delle fate di Enrico Ruggeri, Baby dei Sonohra, “Aeroplani” di Toto Cutugno, Dirsi che è normale di Nicolas Bonari, Buio e luce dei La Fame di Camilla e Su questa panchina di Jacopo Ratini.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Festival davvero pieno di aspetti interessanti quello del 2010 condotto “fiabescamente” da Antonella Clerici che sul palco dell’Ariston portò il suo spirito nazionalpopolare in uno show quanto mai luccicante. Musicalmente parlando il risultato con la discussa vittoria di Valerio Scanu confermò il trend già iniziato l’anno precedente con la consacrazione sanremese degli artisti venuti alla ribalta grazie ai talent show. Celebre fu lo scenico “lancio degli spartiti” che gli orchestrali “tributarono” all’esclusione di Malika Ayane e Noemi dal podio finale. Sono, in effetti, le donne a donare le cose più celebri dell’edizione: oltre all’italo-marocchina che conferma il suo successo con la delicatissima ‘Ricomincio da qui’, la bella interprete romana incanta con la sua fragilità ed insicurezza trasformata in graffio in ‘Per tutta la vita’, la rock Irene Grandi convince le radio con un nuovo classico come ‘La cometa di Haley’ e la sempre “zuccheriana” Irene Fornaciari da prova di maturità con ‘Il mondo piange’. Al contrario Pupo, Emanule Filiberto e Luca Canonici paiono dividere parecchio il pubblico gettando non pochi dubbi sul loro piazzamento finale a cui si sarebbe, probabilmente, preferito un nascente Marco Mengoni che con un look spiazzante ed una canzone istrionica dimostra di saper usare la voce come pochi altri.

 

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.