Il conduttore e direttore artistico deve sciogliere ancora diversi nodi
Mancano circa due mesi all’inizio della prossima edizione del Festival di Sanremo e se ora la categoria delle Nuove Proposte si avvia ad assumere una forma pressochè definitiva ancora diversi sono i nodi che Amadeus, la Rai e tutta la squadra di lavoro della kermesse dovranno sciogliere in velocità nel corso delle prossime settimane.
Il nodo che ai più interessa sembrerebbe essere, ad oggi, quello dello spettacolo dato che il conduttore ravennate è salito al soglio del santo più famoso della Riviera proprio promettendo un ritorno in grande stile della tradizione e della dimensione “spettacolare” dei cinque giorni sanremesi. Gli ospiti, però, latitano ancora soprattutto sul fronte internazionale dove pare essere sfumato definitivamente il sogno Lady Gaga che, a quanto si apprende dai giornali di gossip, avrebbe declinato l’invito. Amadeus ed i suoi si stanno muovendo, dunque, per accaparrarsi Bradley Cooper e Meryl Streep che da Hollywood porterebbero un po’ del cinema d’oltreoceano all’Ariston non riuscendo, però, a coprire il fronte musicale internazionale che, nella peggiore delle ipotesi, si ridurrebbe al “solito” Mika, già ospite al Festival in tempi recenti.
Tra gli italiani troveranno sicuramente un posto importante nella cornice della kermesse Fiorello, amico di vecchia data di Amadeus, Jovanotti, che da Sanremo rifiuta ogni invito dal 2000, e Tiziano Ferro, che vuole e deve promozionare il suo nuovo album d’inediti ma che per sfuggire all’ormai troppo ripetitivo cliché dell’ospitata promozionale farà qualcosa di più sul palcoscenico sfuggendo, comunque, al ruolo di co-conduzione che tanto lo spaventa (qui tutti i rumors). Tra i diversi contatti con artisti italiani vi possiamo anticipare che potrebbero essere della partita anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori, che presenteranno il loro concerto congiunto allo Stadio Olimpico di Roma per l’estate 2020 (qui), e Claudio Baglioni, per una sorta di passaggio di testimone ed un secondo fine promozionale vista la sua imminente uscita discografica inedita.
Ancora tutto da definire, invece, il nodo della co-conduzione: ad ora Amadeus è ancora del tutto privo di compagni/e fissi/e con cui dividere il palcoscenico nel corso delle cinque serate televisive. Circolano insistentemente i nomi di Chiara Ferragni, che però sembra definitivamente esclusa dalla rosa delle candidate, Monica Bellucci, tutta da convincere nel caso, Diletta Leotta, che implicherebbe però delle scelte di parte anche nel cast visto la condivisione di un manager importante anche sul piano musicale, e di Vanessa Incontrada, davvero molto sostenuta sul web ma che pare quanto mai lontana ad un esordio all’Ariston.
I problemi veri del direttore artistico della kermesse, però, sono principalmente tre e sono tutti legati alla scelta del cast di cantanti big da includere nella gara. Il primo riguarda il serio e reale rischio di cadere in un Baglioni II-bis: tra le numerosissime proposte giunte alla commissione artistica un numero sensibile arriva dagli artisti già presenti nell’ultima edizione e, gioco del destino, in molte hanno colpito Amadeus che ora si trova tra le mani una patata bollente: riconfermare una quota sensibile del cast ridurrebbe di parecchio la sua figura e renderebbe Sanremo 2020 una sbiadita riproposizione (almeno per quanto riguarda i nomi) di quello che fu Sanremo 2019 e, dunque, la scelta artistica di Claudio Baglioni.
Secondo gravoso problema, che si ricollega proprio al primo punto: dalle voci di corridoio emerge la sufficientemente chiara e dichiarata volontà di comporre un cast quanto più variegato possibile e, soprattutto, attento alla contemporaneità del mercato discografico arrivando, di conseguenza, a dar ancor maggior spazio, rispetto a quanto fatto in passato, alle tendenze rap, trap ed indie che al giorno d’oggi si manifestano nello scenario musicale italiano. Le tendenze innovatrici di Amadeus, però, paiono scontrarsi con una certa diffidenza del mondo corteggiato verso l’Ariston e, mentre le quote pop sembrano ampiamente coperte, quelle “moderne” appaiono ancora abbastanza risicate e indirizzanti verso delle scelte obbligate.
Terzo ed ultimo problema riguarda la conseguenza di tutto ciò: chi aveva visto nell’approdo di Amadeus all’Ariston una speranza di rivalsa, un recupero della tradizione ed una maggior rappresentanza delle quote indipendenti in gara rimarrà deluso. Il conduttore è stato nominato alla guida del Festival solo dopo aver valutato, da parte della Rai, diverse altre ipotesi e nei vertici dell’azienda di Stato non sembra esserci la volontà di poter poi assistere ad un Amadeus-bis per il 2021. Ecco che il ravennate non si trova, dunque, nella posizione di poter rischiare o stupire: dovesse andare male si taglierebbe le gambe da solo, come si suol dire. Molto meglio andare sul sicuro e optare per un cast che assicuri, almeno sulla carta, ascolti importanti e vendite discografiche sostenute accontentando azienda, manager e discografia (almeno quella che conta). Per le vecchie glorie, i cari rappresentanti di ‘Ora o mai più’ o vecchi amici derivati da frequentazioni passate lo spazio non c’è. O ce ne sarà assai poco. Se sono amici capiranno altrimenti, per Amadeus, non ci sarà altra soluzione che interpretare il tutto come opportunismo da parte di chi voleva, in qualche modo, approfittarsi di lui per arrivare alla rivalsa dal palco della kermesse di Riviera.
Chi entrerà, dunque, nel cast definitivo dei 22 (pare che il numero di 20 sia stato definitivamente superato) Big partecipanti alla nuova edizione del Festival di Sanremo? Appuntamento a mertedì alle ore 14:00 quando vi aggiorneremo con i nostri ultimi rumors!
Ilario Luisetto
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