venerdì, Marzo 29, 2024

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Sanremo 2021, la scheda di Madame: tutte le curiosità da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Prima partecipazione in assoluto al Festival di Sanremo per Madame che, finora, non aveva partecipato alla kermesse canora ligure nè in veste di artista in gara nè in quella di ospite.

IL BRANO:

Per la sua prima partecipazione alla kermesse ligure Madame punta su un brano scritto completamente, per il testo, da lei stessa e che, invece, l’ha vista collaborare con Dario Faini ed Enrico Botta per la composizione. La canzone è intitolata Voce.

Madame

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Cieli da scoprire, universi da scandagliare. Mancanza. Brano intenso, voce sofferta, 7” [Gabriella Mancini, Gazzetta]

“Sì, esiste un rap al femminile anche da noi. E Madame, anzi Miss (ha 19 anni) Francesca Calearo, lo conferma. La voce c’è, lo style non è del tutto free, si incarta in fraseggi tipo «in un bosco di me c’è un rumore incessante». Molto rumore per nulla? No, l’età e il genere è dalla sua parte” [Massimiliano Castellani, Avvenire]

“«In un bosco di me, c’è un rumore incessante, e lo faccio da parte, tu sei la mia voce». INTENSO” [DomaniPress]

“La Madame a 19 anni arriva sul palco del festival con la quarta canzone scritta da Dardust in questa edizione, e canta un pezzo lughissimo, pieno di parole e di poesia. Vedi alla voce essere di talento” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Anche per Francesca Calearo, in forza alla Sugar di Caterina Caselli è un debutto all’Ariston, pur essendo in questi giorni il suo ultimo singolo, “Il mio amico” con Fabri Fibra, tra i più programmati in radio. Nei synth e nell’incedere sinergico e sincopatico voce/beat tipici di Dardust (ariborda), con un attacco che echeggia subito “Sciccherie”, la 19enne cantautrice veneta (la mascotte del gruppo) racconta la ricerca della propria identità, in mezzo al caos del mondo. Da risentire. Voto: 6+” [Andrea Grandi, Newsic.it]

“Madame ci stupisce? Non moltissimo. Forse partivamo con aspettative davvero troppo alte. Madame/Francesca è brava a buttar giù rime ma forse si è avvicinata troppo a Sfera Ebbasta quando è in vena di brani pop. E questo per il conteggio dei suoi stream non può che essere che positivo, certo. Comunque il brano è originale, così come il tema ovvero una dedica alla sua voce. Forse avremmo urlato a un mezzo miracolo se non avessimo mai sentito niente di suo prima” [Silvia Danielli, Billboard]

“Una “Voce” dal futuro. Se abbiamo speranze e aspettative dobbiamo riporle nell’indie internazionale di Madame. Con coraggio parla a se stessa e alla musica italiana. Fascino puro. Voto: 9.5” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

“Se per Veronica Lucchesi non è un debutto assoluto (l’anno scorso duettò con Rancore nella serata delle cover), è invece all’esordio Madame, diciannovenne vicentina registrata all’anagrafe con il nome di Francesca Calearo. Arriva dal mondo rap/urban, ma fino a pochi anni fa guardava Sanremo sul televisore dalla poltrona di casa insieme con la famiglia. Presenta Voce, una canzone deludente, lontana anni luce da quella Sciccherie che l’ha lanciata: un trap melodico sull’amore lesbico che «è un invito a trovare la propria voce, la propria identità, nel casino che ci circonda. È una preghiera, anche a me stessa», spiega la talentuosa ragazza che, nella serata delle cover, rileggerà Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano. Voto: 5,5” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Protagonista è la voce. “L’ultimo soffio di fiato darà la voce a quella che è l’unica cosa più viva di me”. Ballad suadente. Da ascoltare con l’accompagnamento orchestrale.” [Rita Vecchio, Leggo]

“La nuova regina del rap al femminile, Madame, ha 18 anni ed è una delle scommesse del direttore artistico Amadeus. Com’è la sua Voce? Una canzone che è una lettera d’amore alla musica e alla creatività, impreziosita dal pianoforte di Dardust” [Elsa Ungari, Io Donna]

“Prima volta di Madame, alias Francesca Calearo, all’Ariston. Rap elegante con un tocco di R&B. Se faticherete a capire cosa dice tranquilli, fa parte del pacchetto “urban”. Voto 7″ [Unione Sarda]

“Anche qui consueta componente electro garantita da Dardust. Testo non banale (finalmente), che sulla Voce – il nome del brano – lavora senza sosta per mantenere l’hype. Un bell’hype. Voto: 7” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“Protagonista l’amore tra donne per una delle rappresentanti più autorevoli al momento del rap al femminile, nonostante i suoi 19 anni. Testo un po’ troppo lungo.” [Claudia Fascia, La Sicilia]

“La prima canzone che accenna agli abbracci mancati di questo ultimo anno. Sincopata, autotunizzata, con le parole che a volte rotolano una sopra l’altra. Il talento di Madame si dipana in un pezzo difficile, poco festivaliero, ma di grande atmosfera. Anche in questo caso firma Dardust” [Tgcom24]

“Fresca, surreale, astrale questa diciottenne riesce a emozionare sparigliando i sentimenti. A un primo ascolto sembra il testo più lungo di questo Festival. E anche se fosse non annoia e viene voglia di riascoltarlo perché “bastava guardarmi dentro più che attorno”. Voto: 7/8” [Fabrizio Basso, SkyTG24]

“Brava e profonda. E’ la prima volta che mi convince così tanto ed è solo il primo ascolto: Ora siamo tornate e per sempre sarà che tu sei la mia voce. La stessa voce che va oltre l’arrangiamento e spicca il volo. Voto: 8” [Paola Gallo, Ondefunky]

“Lei si ricorda del suo amore e ora che sono lontane le mancano molto le loro acrobazie. Troppo moderna e ”sbiascicata” per Sanremo. Ma è bella come la bottiglia di vetro della Coca Cola. “Mi vedevano ridere da sola/ ma eri te”. O un colpo di sole. Voto: 7,5” [Fabrizio Biasin, Libero]

“La golden girl della musica italiana, amatissima dal mondo rap italiano, si presenta con una canzone sincera dedicata al suo amore: “Dove sei finita amore come non ci sei più e ti dico che mi manchi”. Una bella prova per Madame al suo debutto a Sanremo che con la sua voce, appunto, punta a conquistare l’ampia platea di Rai Uno Giudizio: Talento puro” [Andrea Conti, Il fatto quotidiano]

“Una canzone urban raffinata: fra le sfumature del suono si sente il tocco di Dardust, qui molto più forte e deciso rispetto ad altre canzoni curate per il Festival. “L’ultimo soffio di fiato e sarà la voce ad essere l’unica cosa più viva di me”, canta Madame, che passa dal rap al pop con abilità e stile, giocando con il suo mutevole timbro vocale” [Claudio Cabona, Rockol]

“La giovanissima Madame non porta a Sanremo un vero rap, bensì una vocalità dai caratteri unici: chi conosce il suo stile lo ritroverà anche all’Ariston. “Voce” è una dedica piena di sentimento e di nostalgia («Dove sei finita amore»), nell’attesa di potersi abbracciare di nuovo, di poter dire: mi sei mancata. Lo stile, però, è contemporaneo e “urban”, con un arrangiamento incisivo fatto di filtri vocali e bassi potenti” [Francesco Chignola, TV Sorrisi e Canzoni]

“L’esordio di Madame ha dentro un po’ di cose. C’è il flow della rapper che veste un abito più dark e soprattutto c’è un testo intenso, pregno, supportata dalla firma ancora una volta di Dardust, che questa volta cerca di capitalizzare la gemma che si trova tra le mani. Chissà se sarà capita dal pubblico medio del Festival, ma dubitiamo che a Madame freghi qualcosa in più della sua idea artistica. Quindi bene così” [Francesco Raiola, Fanpage]

“in mezzo al caos e al rumore bisogna trovare la propria voce, la propria identità. Inno alla voce. Canta: “Sarà la voce ad essere l’unica cosa più viva di me, voglio che viva a cent’anni da me“. Anche musicalmente la voce è centrale e gli strumenti seguono. Giudizio: giovane e moderna” [TVblog]

“Anche la enfant prodige della trap al Festival. Anche lei con l’aiuto di Dardust. Autotune prestato alle canzone d’amore. Nulla di trascendentale, ma orecchiabile. E spesso basta e avanza per la zona podio. Voto: 5” [Francesco Prisco, Il Sole 24 ore]

Madame

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

7 / 10 (7° posizione generale)

QUOTE SNAI:

10.00 (6° posizione generale)

COVER PER LA 3° SERATA:

Prisencolinenensinainciusol (Adriano Celentano)

IL NUOVO ALBUM:

Madame

Uscirà per Sugar Music il prossimo 19 marzo Madame, il primo album d’inediti di Madame che, oltre al brano sanremese, conterrà anche alcuni brani già editi della sua produzione musicale come l’ultimo singolo, Il mio amico, realizzato in collaborazione con Fabri Fibra.

Tracklist [autore testo – autore musica]:

  1. Istinto
  2. Voce
  3. Il mio amico feat. Fabri Fibra
  4. x
  5. x
  6. x
  7. Clito
  8. x
  9. x
  10. x
  11. x
  12. Baby
  13. x
  14. x
  15. x
  16. x

TESTO DEL BRANO:

VOCE
di Madame – Madame, Dardust, Enrico Botta
Ed. Sugarmusic/Madame Edizioni Musicali/Badabum Edizioni/Thaurus Publishing – Universal Music Publishing Ricordi – Milano – Creazzo (VI)

Mi ricordo di te
Ricordo i mille giri sulle giostre su di te
Ho fatto un’altra canzone
Mi ricorda chi sono
Ho messo un altro rossetto sopra il labbro superiore
Negli occhi delle serrande si stenderanno e io sparirò
L’ultimo soffio di fiato e sarà la voce ad essere l’unica cosa più viva di me
Voglio che viva a cent’anni da me
Fumo per sbarazzarmi di lei
Ma torna da me
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Non so se
Ti ricordi di me
Quanto bello abbracciarti
Che mi mancavi tanto
Sarà bello abbracciarti
Dirti mi sei mancata
In un bosco di me
C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Mi ricordo di te
Mi vedevano ridere sola
Ma eri te
Ho baciato un foglio bianco
E la forma delle mie labbra
Ha scritto da dove nasci tu e che non morirai e se
Negli occhi delle serrande si stenderanno e io sparirò
L’ultimo soffio di fiato darà la voce a quella che è l’unica cosa più viva di me
Voglio che viva a cent’anni da me
Perché in giro mi chiedon di me
E mi chiedo di te anch’io
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Non so se
Ti ricordi di me
Quanto bello abbracciarti
Per sentirti un po’ a casa
Sarà bello abbracciarti
Dirti mi sei mancata
In un bosco di me
C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Baby ne ho fatte
Baby ne ho fatta di strada
Baby ti ho cercato in ogni dove
Nelle corde di gente che non conosco
Ma infondo bastava guardarsi dentro più che attorno
Sei sempre stata in me e non me ne rendevo conto
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Io so che
Ti ricordi di me
Perché è bello abbracciarmi
Per sentirti un po’ a casa
Ti ricordi le notti
Che urlavamo per strada
Ma nel bosco di me
Ora siamo tornate
E per sempre sarà
Che tu sei la mia voce
E noi siamo tornate
E per sempre sarà
Sì per sempre sarà
Che tu sei la mia voce

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.