In un Festival ricco di numeri uno chi rischia di vedersi spinto ai bordi delle classifiche?
Al Festival di Sanremo si partecipa sempre per portare un proprio progetto musicale agli occhi, o meglio alle orecchie, del pubblico più largo possibile. Inutile negare che vendite di album, singoli o concerti sono l’interesse primario per (quasi) ogni artista che vi partecipa ogni anno. L’edizione del 2022, su questo, non farà eccezione. Certo è, però, che anche gli effetti non sempre sono i medesimi. In un cast ricco (e competitivo) c’è sempre chi potrà ritenersi soddisfatto a prescindere, praticamente certo del proprio successo, e chi, invece, nel Festival può vivere anche un’arma a doppio taglio.
Tra i cast del 2022 scelto da Amadeus per il suo terzo Festival da conduttore e direttore artistico come si dividono gli artisti in gara a proposito di aspettative, rischi e certezze di successo? Ecco come la vediamo noi prima di aver ascoltato le canzoni:
Comunque andrà sarà un successo
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ACHILLE LAURO
Alla sua quarta presenza al Festival di Sanremo, ormai Achille Lauro è un habitué della kermesse. Certo, c’è il rischio d’incappare nel ripetersi e nel risultare l’ennesima riproposizione di uno schema fin troppo abusato ma c’è da scommettere che Lauro saprà stupire e far chiacchierare di sè anche questa volta. Non dovesse riuscirci è sicuro che il cantautore romano saprà reinventarsi ancora un gran numero di volte (anche al di fuori del contesto sanremese). Una continua sorpresa.
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ELISA
E’ il grande nome di questa edizione. La canzone dovrà limitarsi ad essere elegante, raffinata ed intensa come il suo nome richiede. Se poi vincerà sarà l’apoteosi di una carriera ed il giusto premio ad un’artista del suo calibro che ha saputo accettare il rischio della gara. Non dovesse vincere sarà comunque un successo che potrà convertirsi, se andrà bene, in copie vendute o, se andrà male, in una rinnovata attestazione di valore artistico. Non sbaglierà.
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FABRIZIO MORO
Il cantautore romano è un nome di garanzia quando si parla di Sanremo e di canzoni d’amore romantiche. Anche questa volta c’è da stare sicuri che saprà come entusiasmare il largo pubblico oltre che i suoi fan più appassionati. Il contemporaneo approdo al cinema ne aumenterà l’esperienza artistica. Una sicurezza che si rinnova.
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GIANNI MORANDI
Il Gianni nazionale ci punta su questo Festival e pare voler fare sul serio affidandosi ad un numero uno della scrittura allegra e leggera di Jovanotti. I risultati non sono certo assicurati ma anche se la sua ‘Apri tutte le porte’ non dovesse riuscire ad assicurargli risultati discografici all’altezza è indubbio che la carriera di Morandi continuerà ad essere di primo livello. Grandi si rimane per sempre.
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LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Già lo scorso anno hanno incantato la platea del Teatro Ariston e, soprattutto, il largo pubblico che non li conosceva. Quest’anno tornano con la canzone-tormentone “Ciao ciao” che, dalle premesse, si presenta essere più vicina alla loro anima musicale di sempre. E’ sicuro che riusciranno a convincere anche i più scettici e a proseguire nel loro percorso artistico mantenendo alta la qualità. La qualità paga sempre.
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MAHMOOD e BLANCO
La coppia d’oro di questo Festival forse vincerà o forse no ma, indubbiamente, porteranno a casa dischi di platino su dischi di platino. Il 2021 di Blanco è stato spettacolare, quello di Mahmood forse sotto le attese ma entrambi hanno le qualità necessarie per assestarsi ai vertici delle classifiche per settimane e settimane. Il successo è assicurato.
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MASSIMO RANIERI
Come per Gianni Morandi anche il talento partenopeo di Massimo Ranieri è destinato a brillare in questo Sanremo. E pure dopo. La canzone si preannuncia essere sufficientemente all’altezza del suo interprete ma, anche se non dovesse esserlo, Ranieri continuerà a cantare le sue ‘Rose rosse’ ancora per anni e anni senza conoscere alcuna disaffezione da parte del pubblico. Rimarrà in vetta.
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RKOMI
L’artista più venduto del 2021 cerca la consacrazione anche per il 2022 e c’è da giurarci che non potrà che riuscirci. Il pubblico dei più giovani già lo ama, a Sanremo ci arriva, dopo una riuscita virata verso il pop, per conquistare almeno in parte anche quello dei più adulti. Se è già al top anche ogni altro minimo risultato sarà un surplus. Non può fallire.
Domani è un altro giorno, si vedrà
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AKA 7EVEN
Direttamente da “Amici di Maria de Filippi” Aka 7even intende giocarsi tutte le sue carte grazie ad una scrittura capace di essere fruibile ma anche in costante crescita e ad una vocalità non così male per chi, come lui, ha scelto di partire dal mondo rap-urban per farsi notare. Nel serale del noto talent si è classificato al secondo posto tra i cantanti ma a Sanremo la gara sarà serratissima e molte saranno le insidie. Gli serve un gran pezzo ed un progetto che sappia poi continuare a funzionare da subito. Serve questo e quello.
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DITONELLAPIAGA e RETTORE
Se di Ditonellapiaga si conosce ancora poco, di Donatella Rettore il largo pubblico sa tutto o quasi. La cosa positiva è che la cantautrice veneta finalmente torni su di un palco importante dopo diversi anni di lontananza dalle scene musicali che contano. Rettore ha la personalità giusta per far parlare di sé e questa potrebbe essere la carta vincente che ne fa crescere esponenzialmente le possibilità al Festival e fuori di esso. Se tutto gira per il verso giusto…
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EMMA
La cantante salentina torna al Festival come ex-vincitrice ancora imbattuta. Dal 2012 è tornata a Sanremo prima come co-conduttrice e poi come ospite numerose volte. La gara tornerà ad emozionarla e a regalarle nuova linfa discografica sperando che sappia introdurla anche nel circolo dei nuovi sistemi di fruizione musicale da cui latita eccessivamente. La personalità c’è. Ora servirà la canzone giusta e, subito dopo, un disco che sappia riprendersi il pubblico perso per strada negli ultimi anni (immeritatamente). Chi l’ha dura la vince.
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GIUSY FERRERI
La regina dei tormentoni (estivi e non) torna a Sanremo per la quarta volta in carriera sapendo che in Riviera le cose le sono sempre andate piuttosto male. Per riprovarci pare abbia scelto un ritorno alle origini con un sound pop-rock che racconti l’amore sfruttando atmosfere retrò ed una voce possente per mettere da parte gli eccessivi episodi estivi degli ultimi tempi. A Sanremo dovrà necessariamente non fare prigionieri e poi sfoderare un disco di qualità ma contemporaneamente nazionalpopolare. In attesa di un’estate che magari la proponga con un tormentone alternativo lontano dai suoi ultimi standard. La speranza è l’ultima a morire.
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IRAMA
Tornato alla kermesse per prendersi un premio di consolazione dopo l’esperienza dello scorso anno, Irama si gioca la carta della ballata emozionale mettendo da parte (almeno per ora) i ritmi latini e le distorsioni elettroniche dell’ultimo biennio. Il rischio c’è ma la consolazione è che probabilmente tutto sarà stato calcolato. Certo è che un Sanremo sottotono in questo momento non sarebbe utile. Meglio sarebbe se andasse tutto bene.
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LE VIBRAZIONI
Al Festival hanno funzionato discretamente bene nel corso delle loro ultime partecipazioni. Lo hanno fatto perlomeno sulla carta perchè poi, a livello discografico, i numeri non sono mai stati particolarmente rilevanti. Certo, Francesco Sarcina e soci dal vivo raccolgono ancora buoni consensi ma è inutile nascondersi che un upgrade sia ora necessario per non dover poi ritrovarsi a ripartire nuovamente da Sanremo da qui a due anni. E facciamolo sto salto!
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MICHELE BRAVI
Lo ha desiderato ardentemente questo Sanremo il giovane cantautore umbro escluso per due anni consecutivi con una gemma di canzone come “Mantieni il bacio”. Stavolta al Festival torna proponendosi con un brano intensissimo che sappia raccontare della sua esperienza mettendo in scena anche la maturità acquisita negli ultimi anni. Che emozionerà è già certo ma Michele è qui anche per riprendere in mano i numeri del suo progetto artistico. Impara l’arte e mettila da parte.
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NOEMI
Il suo ultimo anno è stato stellare a livello di singoli eppure Noemi ha ancora bisogno di consolidare e accrescere il proprio successo. Sul fronte dell’album, “Metamorfosi” non è stato sufficientemente apprezzato e messo in mostra e, dunque, perché non continuare a consolidare quanto fin qui si è ottenuto? Le servirà un Sanremo ancora migliore del precedente ed un’annata che ne confermi in toto il valore. L’accendiamo?
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SANGIOVANNI
Ha dominato la prima parte del 2021 poi, sulle battute autunnali, ha mostrato qualche cedimento a livello di numeri che, comunque sia, rimangono ancora molto buoni. Certo, Sanremo può dargli la spinta giusta per un secondo album che sappia confermare le attese a livello di numeri e risultati. Una buona figura alla kermesse con un brano che ricopra tutta la primavera prima di un tormentone estivo in pieno stile Sangiovanni servirebbe come l’aria. La ricetta è nota.
E’ come cercare un ago in un pagliaio
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ANA MENA
La giovane artista spagnola è stata per anni la compagna d’avventura ideale per le hit estive riuscendo a renderle popolari tanto in Italia quanto in Spagna. La sua è una voce pulita ed interessante ma in questo Sanremo cerca un qualcosa che probabilmente non riuscirà ad ottenere: una base di pubblico che sappia andare oltre alla singola proposta. Basterà una nuova hit per superare le stagioni?
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DARGEN D’AMICO
Dargen non è artista per tutti. ‘Dove si balla’ è stata presentata come la canzone giusta per farsi conoscere al pubblico con leggerezza ma anche con l’arte del mestiere. Il suo nome è già dietro alla scrittura di numerosi brani di successo. Se anche dovesse riuscire ad affermare la forza di questa canzone contando soltanto su se stesso è difficile immaginare che poi vorrà continuare ad adottare lo schema della hit facile o del brano commerciale per rimanere in vetta. Una scappatella tra le hit per poi tornare nell’underground.
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GIOVANNI TRUPPI
Un cantautore di classe e sostanza fa sempre bene alla musica italiana. Le difficoltà di vederlo, però, ai vertici delle classifiche paiono essere numerose. Probabilmente non è nemmeno il suo intento e per questo è giusto che sia sul palco del Festival a ricordarci che la musica italiana è anche racconto narrativamente intenso. Un nome che fa morale.
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IVA ZANICCHI
Al contrario dei suoi colleghi più storici, Gianni Morandi e Massimo Ranieri, per Iva Zanicchi si fatica ad immaginare un futuro musicale di grande prospetto per il post-Sanremo 2022. La sua carriera musicale è ormai ferma da diversi anni al contrario di quella televisiva dove ha ricoperto diversi ruoli con più o meno fortuna. Assolutamente gradito è il suo ritorno alla kermesse ma è difficile pensare che possa poi portarla a ripercorrere le orme fortunate calcate da Orietta Berti lo scorso anno. Più probabile che si trovi a seguire la strada tracciata da Rita Pavone nel 2020 e, dunque, a tornare alla dimensione televisiva più che musicale. Percorsi alternativi.
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HIGHSNOB e HU
Coppia strana ed inaspettata quella formata da una giovane e curiosa Hu e da un nome del rap più underground come quello di Highsnob. Per il dopo-Sanremo i due torneranno a percorrere le proprie strade artistiche singolarmente non dando seguito, almeno non nell’immediato, ad una collaborazione più strutturata. O avranno con sè il brano della vita oppure sarà per loro complicato riuscire a ritagliarsi un posto da prima pagina in mezzo ad un cast di stelle. Cercando un posto al sole.
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MATTEO ROMANO
Il terzo classificato dell’ultimo Sanremo Giovani arriva sul palco del Teatro Ariston con le sembianze di un miracolato. Non fosse stato per l’allargamento del cast deciso all’ultimo momento lui non sarebbe stata della partita. Tra i 3 giovani selezionati è senz’altro quello che dispone di una maggiore fanbase grazie all’esperienza maturata sui social ma, si sa, quando da internet si sbarca in televisione è un po’ come diventare grandi. E non tutti i bambini promettenti poi diventano capo di governo. Uno su mille ce la fa.
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TANANAI
Negli anni si è fatto notare, tra gli addetti ai lavori, grazie ad una qualità di scrittura non trascurabile e a qualche collaborazione di lusso che lo ha portato ad essere una delle novità su cui scommettere. Ora ha la grande occasione della sua vita, una di quelle che accade una volta sola. Saperla cogliere sarà la sua grande sfida ma poi dovrà sperare in tutta un’altra serie di fortunate convergenze che ne consolidino le potenzialità. Congiuntura d’astri.
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YUMAN
Dalla sua ha una voce possente e sognante. Contro di lui, però, giocano la giovane età, la non larga popolarità ed un genere musicale che, per la sua età, agli occhi di molti risulta stantio e troppo classico. Le sue indubbie qualità non potranno essere messe in ombra facilmente ma la canzone dovrà far ricredere chi ha orecchi ormai soltanto per una musica facilmente skippabile. Ritorno al passato.
Ilario Luisetto
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