giovedì 10 Ottobre 2024

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Sanremo 2024, 10 esordi che vorremmo vedere tra sogni proibiti, quasi certezze e outsider

La nostra seconda lista dei desideri per Sanremo 2024con 10 artisti che sarebbero all’esordio tra consolidati e più giovani

Dopo esserci occupati la scorsa settimana di ritorni, torniamo a parlare di Sanremo e stavolta lo facciamo con una nuova lista di desideri che riguarda gli esordi, tra artisti con già una lunga carriera alle spalle che non hanno però mai gareggiato al Festival e altri più giovani per cui il palco dell’Ariston potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione.

Uomini |

Partiamo dagli uomini e lo facciamo con Antonello Venditti. Attualmente protagonista di un trionfale tour in coppia con Francesco De Gregori, il suo ultimo album di inediti – “Tortuga” – è uscito nel 2015 e ci aspettiamo quindi l’imminente uscita di nuova musica. All’Ariston solo due apparizioni come superospite in oltre 50 anni di carriera e vederlo in gara sarebbe uno straordinario colpo. Curiosità? L’anno scorso è stato lui a consigliare a Ultimo di partecipare con “Alba” e si vocifera gli abbia detto: “Con questa canzone vinci di sicuro e ti riprendi ciò che è tuo. Se non succederà, il prossimo anno andrò io in gara“. Chissà che non possa tenere veramente fede a questa scommessa tra amici.

Altro cantautore che non pubblica inediti da diverso tempo è Luca Carboni. L’ultimo album – “Sputnik” – è uscito nel 2018, a gennaio 2022 era al lavoro su nuova musica di cui però non ha più fatto sapere nulla, facendo anche perdere le tracce di sé sui social. Al Festival non c’è mai stato nemmeno da ospite e si è sempre considerato molto lontano dall’idea: in un’intervista di una decina di anni fa dichiarava che “Sanremo non rientra nel mio modo di vivere e sentire la musica. È una continua mediazione con il gossip, con la spettacolarizzazione, con l’audience televisivo“. Una sua partecipazione sarebbe quindi da considerare un sogno (quasi) proibito ma, in caso, anche una grandissima sorpresa.

Arriva da Bologna come Carboni ed è tra i più rispettati e apprezzati cantautori dell’attuale panorama musicale italiano: parliamo ovviamente di Cesare Cremonini che a Sanremo aveva provato a partecipare con i Lunapop nel 2000, subito dopo il successo di “50 Special“, venendo però scartato. Poi, un percorso vissuto per 22 anni lontanissimo dal palco dell’Ariston, fino all’ospitata del 2022 con un medley da standing ovation che ha messo d’accordo tutti. Per un suo sbarco in Riviera, stavolta in gara, Amadeus farebbe sicuramente carte false, e siamo anche convinti che la sua presenza sbaraglierebbe la concorrenza.

A proposito di Cremonini, facciamo ora il nome di un artista con cui lui ha un sodalizio artistico che dura da oltre dieci anni: Davide Petrella, uno dei songwriter più influenti dell’attuale mercato musicale italiano, che Sanremo l’ha già conquistato con la sua penna, firmando l’anno scorso sia il brano del vincitore Marco Mengoni che quello del secondo classificato Lazza. Ora sta ottenendo una particolare, e meritata, attenzione anche per il suo interessante progetto cantautorale Tropico e forse questo è il momento più adatto per trovare la consacrazione anche come interprete.

Chiudiamo il capitolo uomini con il rap ormai ampiamente sdoganato da Amadeus. Manca però ancora l’opera di convincimento forse più difficile in assoluto: coinvolgere il capostipite della scena, colui che per primo ha portato il genere al primo posto in classifica negli anni 2000. Si tratta ovviamente di Fabri Fibra che il Festival l’ha già rifiutato parecchie volte, l’ha anche dissato in una canzone del 2008 (“Andiamo a Sanremo“), ma forse oggi proprio i profondi cambiamenti apportati da Amadeus potrebbero convincerlo a calarsi nel gioco.

Donne |

Passiamo alle donne e lo facciamo subito con la cantante di maggior successo uscita dai talent: Alessandra Amoroso. 16 anni di carriera e praticamente ogni anno il suo nome è comparso nelle liste pre-Festival, ma poi non se n’è mai fatto nulla. Lei non ha mai nascosto di voler partecipare un giorno alla kermesse, ma solo “con la canzone giusta“. Di canzoni giuste tra tutte quelle che ha pubblicato, diciamolo, ce ne sarebbero state tante e l’impressione è che ad esserle sempre mancata è in realtà la convinzione. Potrebbe arrivare oggi, anche per mettere definitivamente a tacere, con una ballatona delle sue, l’inspiegabile shitstorm che l’ha coinvolta negli ultimi anni, a causa di un autografo negato a una fan.

Arriva da Amici anche Angelina Mango. Era dai tempi della stessa Alessandra Amoroso e di Emma che una partecipante del programma di Maria De Filippi non metteva così d’accordo pubblico e critica com’è riuscita lei nell’imminente post-talent con il suo primo EP “Voglia di vivere” e con i singoli “Ci pensiamo domani” e “Che t’o dico a fa‘”. L’Ariston sarebbe la scontata destinazione del percorso fatto nell’ultimo anno e una sua mancata presenza ci stupirebbe non poco.

Chiudiamo il capitolo donne con Gianna Nannini. Sanremo l’ha già vinto da autrice nel 2008, firmando il brano “Colpo di fulmine” per Giò di Tonno e Lola Ponce, e negli ultimi anni l’abbiamo vista diverse volte da superospite. Non è mai stata però in gara: nel 2024 festeggerà i 50 anni di carriera e non pubblica da cinque anni un album di inediti. E forse questo sarebbe quindi il momento più giusto per mettersi per la prima volta in gioco nella kermesse.

Outsider e regolamento rivedibile di Sanremo Giovani |

Il capitolo outsider, cioè di nomi che non partono come favoriti per partecipare ma che una chance la meriterebbero, ci permette di fare un ragionamento più allargato su Sanremo Giovani e sull’attuale regolamento, con il limite di età abbassato a 29 anni che porta in gara artisti spesso acerbi e non ancora pronti per un palco come quello dell’Ariston, e questo infatti è il vero tallone d’Achille dei Festival di Amadeus: in quattro edizioni, solo Tananai è riuscito ad arrivare ad alti livelli dopo aver partecipato tra i Giovani.

Una decisione che, inoltre, nega la possibilità di partecipare ad artisti invece molto più pronti e in grado di sfruttare al meglio la loro presenza tra le nuove proposte, avendo già un’esperienza di palchi e una maturità decisamente più pronunciata. Con questo regolamento avremmo rischiato di perderci artisti come Fabrizio Moro, Ermal Meta, Francesco Gabbani e Diodato: tutti usciti da Sanremo Giovani, tutti sopra i 30 anni al momento della loro partecipazione, tutti diventati certezze della musica italiana grazie a quel lancio.

Ed è proprio per questo che nella nostra lista di speranze legate agli esordi abbiamo deciso di inserire anche il nome di un cantautore e di una cantautrice che hanno tutte le caratteristiche per avere un grande futuro davanti e aspettano solo la grande occasione. Al momento non ci potrà essere quella di Sanremo Giovani, avendo entrambi superato il limite dei 29 anni, ma speriamo che prima o poi possano aprirsi comunque per loro le porte dell’Ariston, magari puntando anche sulla possibilità di un duetto con un altro artista per provare ad accorciare un po’ di più i tempi.

Il cantautore di cui vi vogliamo parlare è Comete. L’abbiamo visto a X-Factor nel 2019 con la sua indimenticabile cover di “En e Xanax” di Samuele Bersani e il suo inedito “Cornflakes” che è stato anche l’ultimo inedito di grande successo lanciato dal talent Sky, poi è arrivato un album – “Solo cose belle” – pubblicato per Sony Music e contenente altri brani che hanno ottenuto buonissimi riscontri come “Ma tu” e “Glovo“, e oggi è iniziato per lui un nuovo percorso da indipendente con l’etichetta Ala Bianca. La sua è una proposta pop molto identitaria, definita, decisa e assicurerebbe sia qualità che ottime possibilità commerciali.

La cantautrice, invece, è Isotta (qui la nostra intervista più recente). Un percorso alla vecchia maniera il suo, che l’ha portata prima ad essere apprezzata nei circuiti dedicati alla musica d’autore in cui ha già ottenuto importanti premi, e oggi la sta affacciando anche verso mondi più mainstream, come dimostra il riscontro radiofonico dei singoli “Mi piace il caso” e “Al di là della felicità (feat. Cannella)“. Piccoli passi ma in continua crescita che meriterebbero l’Ariston come approdo naturale perché, in una musica femminile ormai sempre più improntata su urban e tormentoni, abbiamo più che mai bisogno di nuove artiste che costruiscono alternative e ci fanno nutrire la speranza di un mainstream che possa tornare ad essere molto più variegato di quello attuale. E Isotta, in questo senso, non è solo promettente, ma anche perfettamente credibile.

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.