Sanremo 2025 rientrerebbe tra i desideri di Massimo Ranieri, che in un’intervista ha dichiarato che gli piacerebbe ricalcare il palco dell’Ariston all’età di 73 anni
A meno di venti giorni dall’annuncio dei big di Sanremo 2025, prosegue il toto-nomi sui possibili cantanti in gara, tra voci di conferme e smentite. A mostrarsi interessato a un suo ritorno è Massimo Ranieri, che al Festival ha trionfato nel 1988 con l’immortale “Perdere l’amore”.
In un’intervista rilasciata a Il Mattino, a firma di Luciano Giannini, l’artista ha parlato di un suo possibile ritorno in gara: «Perché no, mi ha letto nel pensiero. Sogno realizzabile, se troverò la canzone giusta. Ho 73 anni e il conforto di chi mi vuol bene. Mi chiedo: come reagirebbe il mio pubblico? Poi, penso: andrei innanzitutto per far ascoltare una bella canzone. Punto. Il mio animo è sereno».
Massimo Ranieri aveva già la scorsa estate espresso la volontà di tornare a calcare il palco dell’Ariston, in alcune dichiarazioni rilasciate all’Ansa: «Pronto a tornare a Sanremo, anche in gara, perché tutti dobbiamo molto al Festival e quando si va lì ci si sente sempre giovani».
Sempre in quell’occasione, l’artista aveva parlato di un disco a cui stava lavorando, nel quale sono contenute, tra le altre, canzoni di Tiziano Ferro e di Nek. Tra l’altro, il primo duettò con lui a Sanremo nel 2020 proprio sulle note di “Perdere l’amore”, mentre il secondo fu suo ospite nella serata cover del 2022 con “Anna verrà” di Pino Daniele, in quell’edizione che segnò il ritorno di Ranieri in gara dopo venticinque anni di assenza.
La canzone con la quale si presentò tre anni fa, vincendo il Premio della Critica Mia Martini, si intitola “Lettera di là del mare“, dedicata al tema delle migrazioni, firmata da Fabio Ilacqua, altro degli autori presente nel prossimo album di Ranieri, che tornerà ad interpretare anche nuovi brani scritti per lui dai fratelli Carlo e Niccolò Verrienti.
Oltre alle due partecipazioni già citate del 1988 e del 2022, Massimo Ranieri ha preso parte in concorso alla kermesse altre cinque volte: tra cui annoveriamo: “Da bambino” nel 1968, “Quando l’amore diventa poesia” nel 1969, “Ti penso” nel 1992, “La vestaglia” nel 1995 e “Ti parlerò d’amore” nel 1997.
Nico Donvito
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