Sanremo 2026, Carmen Consoli: “Non amo l’idea della gara”

In attesa di scoprire quello che sarà Sanremo 2026, in una nostra intervista Carmen Consoli ha espresso il suo pensiero smentendo un possibile ritorno al Festival
Dopo aver stilato il nostro listone sui possibili partecipanti a Sanremo 2026 (qui il toto-nomi in continuo aggiornamento), cominciamo a registrare le prime smentite, partendo da quanto dichiarato da Carmen Consoli.
Nella nostra videointervista realizzata in occasione dell’uscita del suo nuovo disco “Amuri luci”, la cantautrice siciliana ha dichiarato: «Non amo l’idea della gara. Dopo “In bianco e nero” mi sono venuti tutti i capelli bianchi, e ho capito che quella cosa non la reggo. La classifica, il giudizio… mi disturbano. Mi piace partecipare a Sanremo, ma fuori dalla competizione. Anche quando mi hanno chiamata come super ospite mi sono sentita a disagio: sembrava che fossi “sopra” gli altri, e invece io credo che l’arte debba restare orizzontale, mai verticale. Da spettatrice, invece, lo adoro. A casa mia faccio la pizza, vengono gli amici e lo guardiamo tutti insieme seduti sul tappeto. È un rituale».
Carmen Consoli ha debuttato esattamente trent’anni fa a Sanremo Giovani, partecipando con l’inedito “Quello che sento”. Questa partecipazione ha permesso all’artista di partecipare nel 1996 tra le Nuove Proposte del Festival con “Amore di plastica”. Seguirono poi altre due partecipazioni, quella del 1997 con “Confusa e felice” e l’ultima del 2000 con “In bianco e nero”.
Lo scorso 3 ottobre, Carmen Consoli ha reso disponibile il suo nuovo album “Amuri luci”, primo capitolo di una trilogia ambiziosa e visionaria, che ripercorre i secoli di storia della Sicilia intrecciando lingue, suoni, storie e poesia. Greco antico, latino, siciliano: in questo primo lavoro l’artista catanese costruisce un ponte ideale tra passato e presente, facendo convivere Teocrito e Ibn Hamdis, Ignazio Buttitta e Jovanotti, Mahmood e Leonardo Sgroi. Un’opera corale che diventa manifesto, dichiarazione d’intenti, esercizio di memoria e atto d’amore per una terra ricca di contraddizioni e bellezza.