venerdì 1 Novembre 2024

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Sanremo per tutti, la storia del Festival | 1964 – 1965

I riassuntoni di Sanremo, il Festival spiegato facile

Il nostro viaggio nella storia del Festival di Sanremo prosegue nel segno della rivoluzione, quella del 1964 è l’edizione della ripresa, dopo un’annata un po’ sottotono. Da qualche tempo le canzoni vincitrici vendono meno delle altre, questo è un problema da risolvere. Ad aggiudicarsi il titolo è la sedicenne veronese Gigliola Cinquetti, che ci regala anche il primo storico trionfo italiano all’Eurofestival di Copenaghen.

Un debutto fortunato il suo, sancito dall’intramontabile “Non ho l’età”, eseguita in coppia con l’italo-belga Patricia Carli. Infatti, si tratta della prima edizione che vede cantanti stranieri affiancare i nostri interpreti, formula che sarà ripetuta fino al ’69, per poi essere ripresa molti e molti anni dopo nel ’90-’91 dal futuro patron Adriano Aragozzini. 

L’Italia sul tetto più alto d’Europa, non solo musicalmente, perché il boom economico di quegli anni ci rende una potenza agli occhi degli altri Paesi, in pochi mesi vengono inaugurate delle opere urbanistiche importanti: a Milano apre la prima linea metropolitana, mentre a Roma viene inaugurato il Piper, quello che per molti anni è stato considerato il tempio del beat.

Sulla stessa scia anche l’edizione del 1965, a trionfare è Bobby Solo che si riprende con gli interessi dall’esclusione dell’anno precedente, eliminato per aver cantato in playback “Una lacrima sul viso” a causa di una forte laringite. La vittoria arriva un anno in ritardo con “Se piangi se ridi”, in abbinamento con il collettivo folk statunitense dei The New Christy Minstrels.

Ad imporsi nel tempo sarà, soprattutto e senza ombra di dubbio, “Io che non vivo (senza te)” di Pino Donaggio, considerati uno degli intramontabili evergreen sbocciati nella città dei fiori. Questo e molto altro ancora nell’ottavo appuntamento di Sanremo per tutti – il festival spiegato facile, a voi il nostro video-racconto e alcuni ulteriori dettagli su queste due storiche annate.

Sanremo per tutti | 1964 – 1965

1964 | Info

XIV Festival della canzone italiana
in scena dal 30 gennaio al 1° febbraio al Salone delle feste del Casinò municipale di Sanremo
presenta: Mike Bongiorno con Giuliana Lojodice
direzione artistica: Gianni Ravera

1964 | Regolamento

24 canzoni in gara eseguite da 40 interpreti (Domenico Modugno, Claudio Villa, Gino Paoli, Pino Donaggio, Milva, Little Tony, Giorgio Gaber, Tony Renis, Emilio Pericoli, Cocky Mazzetti, Tony Dallara, Fausto Cigliano, Aurelio Fierro, Richard Moser jr, Peter Kraus, Peggy March, Frida Boccara, Marina Moran, i Los Hermans Rigual, Ben E. King, Bobby Rydell, Frankie Laine, i The Fraternity Brothers, Frankie Avalon, April Stevens, Gene Pitney, Paul Anka, Antonio Prieto, Bruno Filippini, Fabrizio Ferretti, Laura Villa, Remo Germani, Piero Focaccia, Lilly Bonato, Roby Ferrante, Nicola Arigliano, Robertino, Bobby Solo, Patricia Carli e Gigliola Cinquetti). Vengono presentate 12 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata la giuria (composta da 20 gruppi d’ascolto dislocati in località segrete) vota e decide le 12 canzoni che accedono alla serata finale, nella quale viene comunicato solo il brano vincente e non la classifica ufficiale con le consuete posizioni. Tutti vengono considerati al secondo posto ad ex-aequo.

1964 | Classifica

Gigliola Cinquetti – Patricia Carli – Non ho l’età (per amarti)
(Nisa, Mario Panzeri, Giancarlo Colonnello)

Finalisti
Domenico Modugno – Frankie Laine – Che me ne importa a me
(Domenico Modugno)
Tony Dallara – Ben E. King – Come potrei dimenticarti
(Vito Pallavicini, Ezio Leoni)
Gino Paoli – Antonio Prieto – Ieri ho incontrato mia madre
(Gino Paoli)
Fabrizio Ferretti – Gil Fields e The Fraternity Brothers – La prima che incontro
(Vito Pallavicini, Giorni Kramer)
Pino Donaggio – Frankie Avalon – Motivo d’amore
(Pino Donaggio)
Roby Ferrante – Paul Anka – Ogni volta
(Carlo Rossi, Roby Ferrante)
Little Tony – Gene Pitney – Quando vedrai la mia ragazza
(Carlo Rossi, Antonio Ciacci)
Bruno Filippini – Gil Fields e The Fraternity Brothers – Sabato sera
(Bruno Pallesi, Walter Malgoni)
Remo Germani – Nino Tempo e April Stevens – Stasera no no no
(Vito Pallavicini, Evasio Roncarati)
Robertino – Bobby Rydell – Un bacio piccolissimo
(Giovanni Ornati, Gino Mescoli)
Bobby Solo – Frankie Laine – Una lacrima sul viso
(Mogol, Roberto Satti)

Non finalisti
Giorgio Gaber – Patricia Carli – Così felice
(Giorgio Gaber)
Fausto Cigliano – Gene Pitney – E se domani
(Giorgio Calabrese, Carlo Alberto Rossi)
Tony Renis – Frankie Avalon – I sorrisi di sera
(Mogol, Alberto Testa, Tony Renis)
Piero Focaccia – Bobby Rydell – L’inverno cosa fai?
(Nisa, Giancarlo Colonnello)
Milva – Frida Boccara – L’ultimo tram 
(Giorgio Calabrese, Eros Sciorilli)
Cocky Mazzetti – Los Hermanos Rigual – Mezzanotte
(Angelo Rotunno, Carlo Rossi)
Claudio Villa – Peggy March – Passo su passo
(Franco Migliacci, Umberto Bindi)
Emilio Pericoli – Peter Kraus – Piccolo piccolo
(Lelio Luttazzi, Antonio Amurri)
Aurelio Fierro – Marina Moran – Sole pizza e amore
(Tata Giacobetti, Virgilio Savona)
Laura Villa – Los Hermanos Rigual – Sole sole
(Laura Zanin, Arturo Casadei)
Lilly Bonato – Richard Moser jr. – Tu piangi per niete
(Vito Pallavicini, Piero Soffici)
Nicola Arigliano – Peter Kraus – Venti chilometri al giorno
(Mogol, Pino Massara)

1965 | Info

XV Festival della canzone italiana
in scena dal 28 al 30 gennaio al Salone delle feste del Casinò municipale di Sanremo
presenta: Mike Bongiorno con Grazia Maria Spina
direzione artistica: Gianni Ravera

1965 | Regolamento

24 canzoni in gara eseguite da 43 interpreti (Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Betty Curtis, Pino Donaggio, Milva, Nicola Di Bari, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Peppino Gagliardi, Franco Tozzi, Beppe Cardile, Gianni Mascolo, Don Miko, Giordano Colombo, John Foster, Remo Germani, Le Amiche, Vittorio Inzaina, Ricky Gianco, Bruno Filippini, Fabrizio Ferretti, Robertino, Wilma Goich, Danyel Gérard, Anita Harris, Dusty Springfield, Kiki Dee, Petula Clark, Audreye Bernd Spier, Udo Jürgens, i Les Surfs, Yukari Ito, Connie Francis, Joe Damiano, Jody Miller, Kenny Rankin, Johnny Tillotson, Timi Yuro, Gene Pitney, i The New Christy Minstrels e Bobby Solo). Vengono presentate 12 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata la giuria (composta da 400 membri) vota e decide quali sono le canzoni che hanno accesso alla finale, durante la quale i cantanti sono tutti classificati al secondo posto a pari merito.

1965 | Classifica

Bobby Solo – The New Christy Minstrels – Se piangi, se ridi
(Mogol, Roberto Satti, Gianni Marchetti)

Finalisti
Ornella Vanoni – Udo Jürgens – Abbracciami forte
(Mogol, Carlo Donida)
Nicola Di Bari – Gene Pitney – Amici miei
(Vito Pallavicini, Giancarlo Colonnello)
Fred Bongusto – Kiki Dee – Aspetta domani
(Vito Pallavicini, Fred Bongusto)
Gigliola Cinquetti – Connie Francis – Ho bisogno di vederti
(Piero Ciampi, Roberto Ciampi)
Betty Curtis – Petula Clark – Invece no
(Vito Pallavicini, Ezio Leoni)
Pino Donaggio – Jody Miller – Io che non vivo (senza te)
(Vito Pallavicini, Pino Donaggio)
Bruno Filippini – Yukari Ito – L’amore ha i tuoi occhi
(Vito Pallavicini, Giorni Kramer)
Wilma Goich – The New Christy Minstrels – Le colline sono in fiore
(Mogol, Calibi, Renato Angioli, Carlo Donida)
Remo Germani e Le Amiche – Audrey – Prima o poi
(Vito Pallavicini, Antonio Amurri, Giorgio Ferrari)
Vittorio Inzaina – Les Surfs – Si vedrà
(Alberico Gentile, Calogero Lentini)
Milva – Bernd Spier – Vieni con noi
(Franco Maresca, Mario Pagano)

Non finalisti
John Foster – Joe Damiano – Cominciamo ad amarci
(Vito Pallavicini, Gino Mescoli)
Ricky Gianco – Jody Miller – Devi essere tu
(Vincenzo D’Acquisto, Ricky Gianco)
Gianni Mascolo – Dusty Springfield – Di fronte all’amore
(Silvana Simoni, Umberto Bindi)
Don Miko – Timi Yuro – E poi verrà l’autunno
(Antonio Amurri, Caio Bascherano)
Iva Zanicchi – Gene Pitney – I tuoi anni più belli
(Mogol, Mimma Gaspari, Enrico Polito)
Bruno Lauzi – Kenny Rankin – Il tuo amore
(Bruno Lauzi)
Giordano Colombo – Hoagy Lands – Io non volevo
(Saro Leva, Gianfranco Reverberi)
Beppe Cardile – Anita Harris – L’amore è partito
(Beppe Cardile)
Robertino – Danyel Gérard – Mia cara
(Mogol, Pino Massara)
Franco Tozzi – Johnny Tillotson – Non a caso il destino (ci ha fatto incontrare)
(Antartide, Carlo Alberto Rossi)
Peppino Gagliardi – Timi Yuro – Ti credo
(Gaetano Amendola, Peppino Gagliardi)
Fabrizio Ferretti – Dusty Springfield – Tu che ne sai?
(Antonio Amurri, Franco Pisano)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.